Concetti Chiave
- L'età neolitica segna la transizione all'agricoltura con l'uso di pietre levigate e la protezione di specie vegetali utili.
- Gli agricoltori neolitici miglioravano le piante selezionando semi e rimuovendo elementi indesiderati per aumentare la resa.
- La terra doveva essere lasciata a riposo dopo un periodo di coltivazione per recuperare la fertilità, portando a pratiche di agricoltura itinerante.
- Per risolvere l'esaurimento del suolo, le comunità adottavano la rotazione delle colture e il sistema del maggese.
- L'introduzione dell'aratro aumentò la produttività agricola, permettendo una lavorazione più profonda del terreno.
Indice
Definizione di età neolitica
La definizione di età neolitica si riferisce a un criterio tecnico molto preciso: età neolitica vuol dire, infatti, età della “pietra nuova”, cioè della pietra non più solo scheggiata, ma levigata. Ma la straordianria trasformazione della vita umana in questo periodo fu anche determinata dalla nascita dell'agricoltura.
Nascita dell'agricoltura
L'uomo diventa agricoltore in senso proprio quando comincia a proteggere le specie vegetali di cui si nutre: elimina gli elementi fastidiosi (barbe dei cereali, spine, ecc.), estirpa da un determinato terreno le piante concorrenti non commestibili, interviene nella riproduzione dei vegetali selezionando i semi, cerca di ingigantire le parti destinate alla consumazione (frutti, foglie, tuberi, ecc.) a danno delle parti che vengono scartate.
Agricoltura itinerante e rotazione
La terra non può essere coltivata incessantemente: dopo un certo periodo esaurisce la fertilità e ha bisogno di riposo per ricostituire le sue proprietà organiche. Quando i primi contadini riscontravano l'impoverimento dei raccolti erano costretti a spostarsi, alla ricerca di nuove terre da coltivare. Praticavano dunque un'agricoltura itinerante.
Questi comportamenti si adattavano tuttavia a gruppi umani non troppo numerosi e insediati in regioni poco popolate, dove ci fosse grande disponibilità di terra. In mancanza di queste possibilità e anche per attaccamento a un determinato luogo ritenuto particoalrmente gradevole, le comunità contadine cercarono di fronteggiare il problema dell'esaurimento del suolo praticando la rotazione delle colture, oppure ricorrendo al cosiddetto sistema del maggese.
Perfezionamento degli strumenti agricoli
La produttività dell'agricoltura fu accresciuta anche grazie al perfezionamento degli strumenti. La terra, per garantire il massimo della fertilità, deve essere ben lavorata: le zolle devono essere rivoltate perché acquisiscano l'ossigeno, indispensabile al ciclo produttivo. Nelle fasi iniziali dell'agricoltura la terra veniva smossa con bastoni da scavo o con la zappa. Importante fu l'introduzione dell'aratro, che penetrava più in profondità.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di età neolitica?
- Come si è sviluppata l'agricoltura durante l'età neolitica?
- Quali metodi utilizzavano i primi agricoltori per mantenere la fertilità del suolo?
L'età neolitica è definita come l'epoca della "pietra nuova", caratterizzata dall'uso di pietre levigate e dalla nascita dell'agricoltura.
L'agricoltura si è sviluppata attraverso la protezione delle specie vegetali, l'eliminazione di elementi indesiderati, la selezione dei semi e l'ingrandimento delle parti commestibili delle piante.
I primi agricoltori praticavano l'agricoltura itinerante e la rotazione delle colture per mantenere la fertilità del suolo, spostandosi o lasciando riposare la terra.