Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il Paleolitico e il Neolitico sono i principali periodi della preistoria, con il Mesolitico come transizione tra cacciatore-raccoglitore e agricoltore.
  • Nel Paleolitico, l'uomo subisce trasformazioni biologiche, tecnologiche e sociali, evolvendo da Homo habilis a Homo sapiens.
  • Gli strumenti litici del Paleolitico sono classificati in attrezzi primari, secondari, compositi e meta attrezzi, con diverse tecniche di produzione.
  • I chopper e le bifacciali sono esempi di strumenti litici del Paleolitico inferiore, utilizzati per lavorare materiali e cacciare.
  • Nel Neolitico, si assiste a una rivoluzione tecnologica e sociale con la creazione di strumenti levigati e l'avvio della produzione ceramica.

I due più grandi periodi della preistoria sono il Paleolitico (o età della pietra scheggiata che è il periodo più antico e il Neolitico (o età della pietra levigata. Fra questi due periodi si colloca il Mesolitico in cui l’uomo, fino ad allora cacciatore-raccoglitore, diventa a poco a poco pescatore e agricoltore, comportando così la rivoluzione neolitica, caratterizzata dai primi villaggi e dalla sedentarietà. Il Paleolitico si estende su 5/6 milioni di anni ed arriva fino all’inizio del Quaternario (10.000 anni prima della nostra era) e termina con l’ultima glaciazione.

Durante tutta era, l’uomo subisce delle trasformazioni biologiche (da homo habilis a homo sapiens), tecnologiche (dall’uso della pietra scheggiata a quella dei microliti), sociale (l’uomo inizia a formare delle società ben organizzate) e psicologiche (presa a carico dei corpi dei defunti)

Indice

  1. Evoluzione degli strumenti litici
  2. Tipologie di attrezzi preistorici
  3. Strumenti del Paleolitico inferiore
  4. Tecniche avanzate e Neolitico

Evoluzione degli strumenti litici

Grazie al confronto e alla classificazione dei diversi tipi di pietre scheggiate e lavorate e delle tecniche necessarie alla loro produzione, gli archeologi hanno saputo ricostruire le tappe fondamentali delle industrie litiche – cioè dei manufatti in pietra – durante tutta l’Età della Pietra. Nel periodo iniziale del Paleolitico (noto come Paleolitico inferiore) la pietra veniva semplicemente scheggiata, fino a rendere tagliente uno dei margini del ciottolo. Questo “attrezzo” si otteneva colpendo fra di loro due pietre, fino a far partire una scheggia.

Tipologie di attrezzi preistorici

Gli specialisti distinguono gli attrezzi primari, secondari, compositi e i meta attrezzi. Gli attrezzi primari sono quegli oggetti che, senza alcuna trasformazione, sono stati utilizzati come attrezzo. Si tratta degli oggetti trovati in natura (pietre pour battere su qualcosa) o foglie (per asciugare o levigare). Negli scavi è difficile trovare questo tipo di attrezzo perché, utilizzato allo stato grezzo, non ha praticamente grandi differenze con l’oggetto naturale corrispondente. Soltanto tracce di usura ci possono far capire la loro utilizzazione. Succede spesso che alcuni animali ricorrano all’utilizzo di pietre per schiacciare le noci (scimpanzé), come faceva l’uomo preistorico. Gli attrezzi secondari sono quelli fabbricati con l’aiuto di un altro attrezzo; per esempio une pietra utilizzata come corpo contundente che permette di modellare un’altra pietra e farne una sorta di coltello. Gli attrezzi compositi sono formati da diversi strumenti, riuniti per formarne uno solo, come un arco o un’ascia. Il meta attrezzo, invece, permette di migliorare un altro attrezzo, per renderlo più adatto al suo scopo.

Strumenti del Paleolitico inferiore

I primi rudimentali strumenti sono noti agli archeologi con il nome di chopper (= strumenti da taglio), dall’inglese to chop, “spaccare”. Si tratta di pietre o ciottoli di fiume che presentano un bordo tagliente; se i bordi sono due si chiama “choopping-tool”. Essi venivano utilizzati soprattutto per fare a pezzi gli animali uccisi per potersene cibare o molto probabilmente anche per recuperare le pelli, utili per difendersi dal freddo. Un reperto di chooper del Paleolitico inferiore lo troviamo a San Lazzaro di Savena (Bologna), presso il Museo di Preistoria.

Più tardi, fu introdotta una tecnica più evoluta che permise di fabbricare strumenti con le due facce opposte taglienti, a volte anche lungo quasi tutto il bordo: le bifacciali. Le cosiddette “bifacciali” o “amigdale” (dal greco amýgdala, “mandorla”), dalla sagoma più regolare e dalla punta acuminata, erano perfette come pugnali o asce a mano. Un reperto di Amigdala bifacciale del Paleolitico inferiore lo troviamo a Perugia presso il Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria.

In seguito, la produzione litica si affinò sempre più fino a combinarsi con altri componenti per formare attrezzi più complessi, come asce, frecce, ecc.

Tecniche avanzate e Neolitico

In epoche più recenti, tra i 35000 e i 10000 anni fa (nel Paleolitico superiore) si diffusero tecniche più elaborate, che permettono di produrre strumenti più raffinati e sempre più standardizzati, adatti a funzioni diverse. Infine, i grandi mutamenti sociali del Neolitico si accompagnarono a una significativa evoluzione nel campo tecnologico: la creazione di utensili in pietra levigata e lucidata e l’inizio della produzione ceramica.

Un reperto di ascia levigata di forma triangolare, del 5000-3500 a.C., lo troviamo a Bologna presso il Museo

Civico Archeologico.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i principali periodi della preistoria e le loro caratteristiche distintive?
  2. I principali periodi della preistoria sono il Paleolitico, il Mesolitico e il Neolitico. Il Paleolitico è caratterizzato dall'uso della pietra scheggiata e si estende su 5/6 milioni di anni. Il Mesolitico segna la transizione verso la pesca e l'agricoltura. Il Neolitico è noto per la rivoluzione neolitica, con la nascita dei primi villaggi e la sedentarietà.

  3. Come si sono evoluti gli strumenti litici durante il Paleolitico?
  4. Durante il Paleolitico, gli strumenti litici si sono evoluti da semplici pietre scheggiate a strumenti più complessi come i bifacciali. Inizialmente, venivano utilizzati chopper per tagliare e lavorare le pelli. Successivamente, furono introdotte tecniche più avanzate per creare strumenti con bordi taglienti su entrambe le facce.

  5. Quali sono le differenze tra attrezzi primari, secondari, compositi e meta attrezzi?
  6. Gli attrezzi primari sono oggetti naturali usati senza trasformazioni. Gli attrezzi secondari sono creati con l'aiuto di altri strumenti. Gli attrezzi compositi combinano diversi strumenti in uno solo, mentre i meta attrezzi migliorano altri attrezzi per renderli più efficaci.

  7. Quali sono alcuni esempi di reperti archeologici del Paleolitico inferiore in Italia?
  8. Alcuni esempi di reperti archeologici del Paleolitico inferiore in Italia includono un chopper trovato a San Lazzaro di Savena presso il Museo di Preistoria e un'amigdala bifacciale trovata a Perugia presso il Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria.

  9. Come si è evoluta la tecnologia litica nel Neolitico?
  10. Nel Neolitico, la tecnologia litica si è evoluta con la creazione di utensili in pietra levigata e lucidata. Questo periodo ha visto anche l'inizio della produzione ceramica, segnando un significativo progresso tecnologico rispetto ai periodi precedenti. Un esempio è un'ascia levigata di forma triangolare trovata a Bologna presso il Museo Civico Archeologico.

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