Concetti Chiave
- La preistoria è divisa in Paleolitico, Mesolitico, Neolitico e Età dei Metalli, con evoluzioni significative nella lavorazione della pietra e nello sviluppo dell'uomo.
- La Mezzaluna Fertile, con il suo clima favorevole, ha visto la nascita delle prime comunità agricole nel Neolitico, concentrandosi su colture di cereali e legumi.
- Le tecniche di irrigazione avanzate hanno portato a un surplus agricolo, facilitando il commercio e la formazione di classi sociali con specializzazioni lavorative.
- Lo sviluppo urbano è stato segnato dalla costruzione di città, centri di potere e amministrazione, differenziate dalla campagna produttrice di materie prime.
- La crescita economica e sociale ha portato a conflitti interni e all'esigenza di protezione, con la costruzione di mura e l'istituzione di corpi militari.
Indice
Divisione della preistoria
La preistoria di divide in:
Paleolitico: età della pietra antica
Mesolitico: età della pietra di mezzo
Neolitico: età della pietra nuova
Età dei metalli: bronzo rame e ferro. (4000-3000 a.C.)
Evoluzione umana e tecniche
Nel passaggio tra Paleolitico e Neolitico si ha l’evoluzione dell’uomo che da Australopiteco diventa uomo di Cro Magno o di Neandethal.
Con il passare delle età cambia anche il metodo di lavorare la pietra: prima (paleolitico) era scheggiata, successivamente (neolitico) levigata. Tutto avvenne quando cominciò la storia: 4000-3500 a.C. nella regione dell’Asia minore della Mezza Luna Fertile, chiamata così per la conformazione del terreno. La regione si estendeva alle pendici meridionali della catena del Tauro e dalle catene del Libano e della Palestina fino al golfo Persico passando per i monti Zagros. In questa valle nascono i due fiumi mesopotamici: il Tigri e l’Eufrate ed è delimitata ad ovest dal deserto arabico.Sviluppo delle comunità agricole
In quest’area si svilupparono le prime comunità agricole durante l’epoca del Neolitico favorite dal clima mediterraneo. Le colture più prodotte erano quelle dei cereali e dei legumi (grano e orzo). L'area era divisa in piccole comunità di agricoltori che vivevano di un’economia semplice. L'uomo iniziò a raccogliete i prodotti che la natura offriva spontaneamente e iniziò a coltivarli passando da un’agricoltura di sussistenza a una di produzione. Ogni gruppo era autonomo e ogni membro era in grado di aiutare il proprio nucleo familiare nella vita dei campi.
Surplus e divisione sociale
Con il passare del tempo questi villaggi iniziarono a sviluppare nuove tecniche di irrigazione costruendo canali, dighe e pozzi favorendo l’aumento della produzione agricola. Da qui nasce il concetto di surplus ossia ciò che è in più e non si coltivava solo per consumare ma anche per commerciare o garantirsi scorte. Iniziarono a formarsi classi aperte e caste chiuse (al vertice di tutto c’erano i sacerdoti considerati gli intermediari tra il popolo e le divinità, al disotto i soldati e infine i contadini) e a differenza di lavoro si aveva un reddito differente infatti uno non era costretto a dedicarsi all’agricoltura ma molte persone potevano dedicarsi ad altro specializzandosi e creando nuovi mestieri come l’allevamento, l’artigianato, il commercio. Il surplus garantisce alla divisione sociale all’interno di uno stato in cui le mansioni più richieste erano le più retribuite.
Rivoluzione urbana e difesa
Con lo sviluppo di nuovi mestieri c’è bisogno anche dello sviluppo delle città contribuita dalla distinzione con la campagna: la campagna produce le materie prime e lì vivevano i gruppi contadini che coltivavano i campi successivamente di proprietà o dello stato o di ricchi proprietari terrieri, le città le lavorano e sono la sede del potere politico e dell’amministrazione della difesa e subiscono una mutazione anche le case: diventano più grandi e i laboratori spesso erano inglobati con la casa poi vennero spostati nei templi facendone centri di culto e di potere per questo si può parlare di una rivoluzione urbana. Il surplus determina anche la divisione della popolazione e favorisce in senso negativo lo scoppio di guerre nell’ambito della stessa città all’interno di una o più popolazioni. Per evitare eventuali invasioni da parte di popoli esterni vennero erette mura, solo nelle città per proteggere tutte le ricchezze, e istituito un corpo di militari.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali ere della preistoria e come si differenziano?
- Come avvenne la transizione tra il Paleolitico e il Neolitico?
- Quali furono le prime comunità agricole e dove si svilupparono?
- Qual è stato l'impatto del surplus agricolo sulle società neolitiche?
- Quali misure furono adottate per proteggere le città dalle invasioni?
La preistoria si divide in Paleolitico, Mesolitico, Neolitico ed Età dei Metalli. Ogni era si distingue per l'evoluzione degli strumenti e delle tecniche di lavorazione della pietra e dei metalli.
La transizione avvenne con l'evoluzione dell'uomo da Australopiteco a uomo di Cro-Magno o di Neandertal e con il cambiamento delle tecniche di lavorazione della pietra da scheggiata a levigata.
Le prime comunità agricole si svilupparono nella Mezza Luna Fertile, favorita dal clima mediterraneo, dove si coltivavano principalmente cereali e legumi.
Il surplus agricolo ha portato alla formazione di classi sociali, alla specializzazione dei mestieri e alla nascita delle città, contribuendo a una rivoluzione urbana e alla divisione sociale.
Per proteggere le città dalle invasioni, furono erette mura e istituito un corpo di militari per difendere le ricchezze e mantenere la sicurezza.