Concetti Chiave
- Nel Cinquecento, le città divennero centri di cultura, politica e commercio grazie a eventi come il Rinascimento e le scoperte geografiche.
- Nonostante la crescita urbana, circa il 90% della popolazione viveva ancora in campagna, in villaggi isolati dal progresso economico e culturale.
- Le campagne erano caratterizzate da un'economia primitiva basata sul baratto e dall'autosufficienza delle comunità locali.
- La borghesia cittadina crebbe in ricchezza e prestigio gestendo il commercio e sfruttando le innovazioni tecnologiche per migliorare i metodi di lavorazione.
- La nobiltà rimase la classe più potente, mantenendo il controllo delle terre, mentre i contadini affrontavano l'aumento degli affitti.
Indice
Le novità dell'età moderna
L’età moderna fu aperta da grandi novità:
- il Rinascimento;
- l’affermazione delle monarchie nazionali;
- la straordinaria espansione commerciale favorita dalle scoperte geografiche.
Tutte queste novità si concentrarono nelle città, dove si trovavano i centri della cultura, del potere politico e del commercio su lunghe distanze.
Crescita delle città nel Cinquecento
Nel Cinquecento le città crebbero di numero ed aumentarono di molto il numero degli abitanti, esse erano concentrate soprattutto nell’Italia settentrionale o sulle coste del Mare del Nord, cioè in quelle aree dove maggiore era la vita commerciale dell’Europa.
Vita rurale e isolamento
Nonostante l’aumento della popolazione nelle città, nel Cinquecento circa il 90% della popolazione totale viveva ancora in campagna.
Viveva soprattutto in piccoli villaggi dove non arrivavano le novità che interessavano le città, in questi villaggi regnava l’isolamento, erano luoghi fermi nel tempo in cui non erano ancora arrivati né il progresso economico ne quello culturale.
Le comunità cercavano di essere autosufficienti vivendo di un’economia primitiva basata ancora sul baratto.
Ascesa della borghesia e nobiltà
La borghesia cittadina che era impegnata nelle attività commerciali o artigianali di tipo organizzato, che gestiva il commercio dei prodotti e delle merci che arrivavano dall’Oriente e che sapevano mettere a frutto le scoperte tecnologiche per migliorare i metodi di lavorazione, acquistò sempre maggiore ricchezza e prestigio. Nel Cinquecento continuò l’ascesa della borghesia cominciata nell’età comunale. La classe più potente e prestigiosa continuò comunque a essere la nobiltà che deteneva la fonte principale della ricchezza: la terra.
Terra che ai contadini costava sempre più cara in termini di aumento degli affitti.