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Concetti Chiave

  • Le riforme dei catasti nel Settecento trasformarono la terra in un bene commerciabile e libero da vincoli feudali, favorendo l'ascesa della borghesia.
  • Lo stato assoluto e illuminato si impegnò nella riduzione dei poteri locali di nobili e clero, modernizzando l'economia attraverso nuove tassazioni.
  • Il territorio lombardo fu suddiviso in unità censuarie con valore catastale fisso, stimolando investimenti e modernizzazione agricola.
  • Il sistema di tassazione basato sul reddito medio favorì la proprietà capitalistica a discapito delle grandi proprietà feudali.
  • Napoleone completò il processo requisendo e vendendo beni ecclesiastici, consolidando il diritto di proprietà e criteri ereditari.

Indice

  1. Riforme dei catasti nel Settecento
  2. Effetti della modernizzazione catastale
  3. Suddivisione e tassazione in Lombardia
  4. Napoleone e la proprietà ecclesiastica

Riforme dei catasti nel Settecento

Nel Settecento le riforme dei catasti, stabilendo oneri certi e fissi nelle tassazioni e liberando i terreni da antichi vincoli e diritti feudali, trasformarono la terra in un bene commerciabile e soggetto ai criteri del mercato. Questo cambiamento può essere compreso con un semplice esempio: quando oggi si procede all’acquisto di un terreno si verifica che su questo non gravino diritti o oneri a favore di altri soggetti, perché si vuole poterne disporre in piena proprietà.

Effetti della modernizzazione catastale

La modernizzazione dei catasti ottenne proprio tale obiettivo, poiché abolì vincoli e privilegi che per secoli avevano immobilizzato le terre a vantaggio di nobili, clero e contadini, e al contempo favorì lo spirito imprenditoriale della borghesia, che fece della proprietà terriera un’occasione di investimento e profitto.

La riforma dei catasti fu quindi una battaglia che vide in prima linea lo stato, assoluto e illuminato, per ridurre i poteri locali di nobili e clero.

Suddivisione e tassazione in Lombardia

Il territorio lombardo, soggetto all’autorità di Vienna, fu suddiviso in 2387 unità “censuarie”, su ciascuna delle quali fu fissato il valore catastale in base al quale applicare le imposte. Furono inoltre annullati tutti gli antichi vincoli e privilegi.

La conseguenza fu un forte stimolo alla modernizzazione dell’agricoltura e quindi dell’intera economia lombarda. Le nuove imposte gravavano sul reddito ordinario, ossia su un reddito medio calcolato su un lungo periodo di tempo e in base ai tipi di coltura e di lavorazioni tradizionali; una volta fissato, il reddito catastale rimaneva invariato. Questo sistema di tassazione stimolò gli investimenti e lo sfruttamento intensivo della terra, mentre colpì l’inerzia dei detentori di rendite. La conseguenza fu una drastica riduzione della grande proprietà feudale a favore della proprietà capitalistica.

Napoleone e la proprietà ecclesiastica

Tale processo fu portato a termine da Napoleone Bonaparte: negli anni della sua dominazione in Italia, egli requisì le proprietà della chiesa e le mise in vendita libere da ogni vincolo, riconobbe il pieno diritto di proprietà e fissò criteri certi per ereditare i beni patrimoniali.

L'assegnazione allo stato dei beni ecclesiastici fece passare dalla negligenza delle amministrazioni religiose all'economia di diligenti compratori una quantità di beni il cui valore non fu esattamente calcolato per tutti i dipartimenti. Nei soli sette dipartimenti dell'Adda, Alto Po, Lario, Mincio, Mella, Serio, Olona, le sostanze capitali che esistevano nel 1796 ascendevano alle lire italiane di 200504808.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono gli effetti delle riforme dei catasti nel Settecento?
  2. Le riforme dei catasti nel Settecento trasformarono la terra in un bene commerciabile, abolendo vincoli feudali e favorendo l'imprenditorialità della borghesia, stimolando così la modernizzazione dell'agricoltura e dell'economia.

  3. Come influenzò Napoleone Bonaparte la proprietà terriera in Italia?
  4. Napoleone Bonaparte requisì le proprietà della chiesa, le mise in vendita libere da vincoli, riconobbe il pieno diritto di proprietà e stabilì criteri certi per l'eredità, favorendo la proprietà capitalistica.

  5. Quali furono le conseguenze economiche della suddivisione del territorio lombardo sotto l'autorità di Vienna?
  6. La suddivisione del territorio lombardo in unità censuarie con valore catastale fisso stimolò gli investimenti agricoli e ridusse la grande proprietà feudale, favorendo la modernizzazione economica.

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