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Concetti Chiave

  • La cultura umanista del Rinascimento rivendicò l'autonomia dalla Chiesa, basandosi su conoscenze oggettive e sperimentali.
  • La laicizzazione portò alla crescita dell'interesse per temi profani nell'arte, con un aumento significativo dei quadri non religiosi.
  • Nel XV e XVI secolo, anche nei dipinti religiosi emersero elementi laici, con una maggiore attenzione ai paesaggi e dettagli terreni.
  • La rappresentazione delle donne cambiò, passando da simboli estremi a raffigurazioni più naturali e terrene.

Indice

  1. La cultura umanista e la laicizzazione
  2. Autonomia della cultura e conoscenza
  3. Temi profani nell'arte rinascimentale
  4. Evoluzione della rappresentazione femminile

La cultura umanista e la laicizzazione

La cultura umanista rivendicò il proprio diritto alla libera ricerca. Uno dei processi più significativi del Rinascimento fu, infatti, la laicizzazione della cultura.

Autonomia della cultura e conoscenza

In primo luogo ciò significò rivendicare l'autonomia della cultura.

La cultura in tutte le sue manifestazioni si pose su un piano di indipendenza soprattutto nei confronti delle verità rivelate e della Chiesa. In passato una conoscenza era vera e accettabile se era coerente con quanto affermato nelle Sacre Scritture; ora invece una conoscenza è vera se è oggettiva, ricavata dall'osservazione della realtà e provata dall'esperienza.

Temi profani nell'arte rinascimentale

In secondo luogo, in particolare in ambito artistico, si scelse di trattare temi profani. Alcuni studi attestano che i quadri italiani di argomento profano, che negli anni Venti del Quattrocento rappresentavano il 5% della produzione artistica, un secolo più tardi giunsero a costituirne il 20%. In questo periodo infatti si svilupparono il ritratto, il paesaggio, la natura morta. Lo storico Peter Burke nota che anche nei quadri di tema religioso vi erano rimandi alla laicità: nei secoli XV e XVI, i quadri che ritraggono i santi allontanano sempre più l'attenzione dagli atti del santo per occuparsi del paesaggio sullo sfondo, e i santi stessi diventano più piccoli.

Evoluzione della rappresentazione femminile

La donna poi, sentita nel Medioevo o come rappresentazione del demonio o come simbolo di virtù celeste, recuperò la propria naturalezza, venendo raffigura nei suoi attributi terreni.

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