Concetti Chiave
- Gli Antifederalisti sottolineano la mancanza di chiarezza nella Costituzione riguardo alle competenze esclusive degli Stati, evidenziando il predominio delle istituzioni nazionali.
- Madison concepisce il federalismo non come una divisione di poteri, ma come un sistema accentrato dove lo Stato centrale guida e gli Stati agiscono come agenzie amministrative.
- La proposta di Madison di permettere alle istituzioni centrali di opporsi alle leggi statali viene rifiutata, privilegiando l'autonomia legislativa degli Stati.
- Gli Aliens and Sediction Acts di Adams portano Madison a rivedere la sua visione centralista, sostenendo il diritto delle Assemblee statali di criticare leggi federali.
- La necessità di una proclamazione dei diritti individuali porta all'adozione del Bill of Rights nel 1791, garantendo protezioni costituzionali fondamentali.
Indice
Dibattito sulle competenze statali
Gli Antifederalisti affermano che è sì vera l’esistenza di materie riservate alle istituzioni federali, ma non è però specificato quali fossero le materie di competenza esclusiva statale. Nella Costituzione si ha piuttosto la sensazione che le istituzioni nazionali fossero più forti di quelle statali.
Visione di Madison sul federalismo
Madison pensava però soltanto di proporre una sovrastruttura nazionali in cui gli Stati fossero come delle agenzie amministrative decentrare: Stato centrale che decide politiche e scopi, e poi si serve delle realtà regionali per attuarle. Madison non concepisce il federalismo come divisione dei poteri, ma Stato federale come stato accentrato, dove la principale garanzia contro l’accumulo di potere nell’esecutivo è dato dalla sua triplice separazione, su istituzioni ancora a livello nazionale. L’attuazione della Costituzione portò però a sviluppi differenti. La concezione dei padri costituenti porta alla proposta di Madison che le istituzioni centrali potessero anche opposti alle leggi emanate dagli Stati, ma è un progetto che viene rifiutato a favore dell’autonomia legislativa. Passa invece la proposta di garantirla anche con istituzioni nazionali e federali dove gli Stati avessero la loro voce.
Reazione di Madison agli atti di Adams
Quando Adams emana gli Aliens and Sediction Acts, che danno la possibilità al governo centrale di intervenire repressivamente sulle libertà individuali in ogni Stato, Madison inizia a ricredere il suo progetto centralista. Le Assemblee legislative di Kentucky e Virginia dichiarano queste leggi istituzionali, senza certamente causarne l’annullamento, ma è un fatto che porta lo stesso Madison ad affermare che sarà lecito, in alcuni casi, che le Assemblee legislative potessero avere il diritto di contrastare leggi, con una semplice critica politica, non certo un invalidazione giudiziaria. Si insisterà quindi molto perché si giunga ad una proclamazione di diritti individuali da aggiungere alla Costituzione, che è appunto il Bill of Rights del 1791.
Domande da interrogazione
- Qual era la visione di Madison sul federalismo?
- Come ha reagito Madison agli Aliens and Sediction Acts di Adams?
- Qual era la posizione degli Antifederalisti riguardo alle competenze statali?
Madison vedeva il federalismo come una sovrastruttura nazionale, con gli Stati che fungevano da agenzie amministrative decentrate, e non come una divisione dei poteri. Credeva in uno Stato federale accentrato con una triplice separazione dei poteri a livello nazionale.
Madison ha iniziato a ricredere il suo progetto centralista e ha sostenuto che le Assemblee legislative potessero criticare politicamente le leggi federali, portando alla richiesta di una proclamazione di diritti individuali, culminata nel Bill of Rights del 1791.
Gli Antifederalisti sostenevano che, sebbene esistessero materie riservate alle istituzioni federali, non era specificato quali fossero le competenze esclusive statali, percependo le istituzioni nazionali come più forti di quelle statali.