Concetti Chiave
- La dominazione spagnola in Italia durò dal 1559 al 1713 e coincise con un periodo di stagnazione demografica dovuta a carestie ed epidemie.
- Durante questo periodo, l'Italia subì una grave crisi economica, perdendo il controllo dei commerci internazionali e del Mediterraneo a favore dei Paesi atlantici.
- La concorrenza straniera colpì duramente il settore tessile italiano, con i tessuti inglesi che guadagnarono popolarità grazie al loro costo inferiore e maggiore modernità.
- Le principali città italiane come Firenze, Milano, Venezia e Napoli si impoverirono a causa della crisi nei settori tessile, commerciale ed edilizio.
- Nel Mezzogiorno si affermò un'economia arretrata basata sul latifondo, aggravata dal malgoverno spagnolo, mentre le regioni centro-settentrionali conobbero una ripresa economica.
Indice
Inizio della dominazione spagnola
La dominazione spagnola in Italia iniziò nel 1559, dopo la pace di Cateau-Cambrésis che pose fine alle guerre d'Italia, e durò per più di un secolo, fino al 1713.
Crisi economica e demografica
Questo fu per il nostro paese un periodo pesante dal punto di vista demografico, a causa delle numerose carestie ed epidemie: tra queste, è famosissima la pestilenza milanese del 1630, descritta da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi. Fu questa l'origine della stagnazione demografica che caratterizzò la penisola. Alla fine del Seicento, infatti, l'Italia aveva circa 13 milioni di abitanti: esattamente quanti ne aveva alla fine del Cinquecento.
Declino del commercio e dell'industria
Nell'epoca della dominazione spagnola si verificò anche una grave crisi economica. Le difficoltà derivarono soprattutto dal fatto che gli Italiani non riuscirono a fronteggiare la concorrenza dei paesi atlantici, soprattutto dell'
Olanda e dell'Inghilterra. Gli Stati italiani non persero solo il controllo dei commerci internazionali, persero addirittura il controllo del Mediterraneo. Dalla fine del Cinquecento, infatti, sempre più spesso furono navi olandesi a occuparsi dei trasporti di merci nel Mediterraneo e ciò avvenne perchè la flotta olandese offriva questo servizio a prezzi più bassi di quelli praticati dalle navi italiane. La crisi del commercio fu particolarmente evidente a Venezia, che un tempo aveva costruito la sua fortuna sul controllo dei traffici: nel corso del Seicento, la Repubblica spostò i suoi interessi verso l'agricoltura, ma ciò segnò l'inizio del suo inarrestabile declino. Anche nel settore tessile l'Italia subì la concorrenza della produzione straniera. Nel XVII secolo divennero di moda i tessuti inglesi, di qualità inferiore ma meno costosi e più moderni. I produttori italiani non seppero adeguarsi alle nuove esigenze del mercato e la produzione crollò.
La crisi del settore settile, unita a quella del commercio e dell'edilizia, determinò l'impoverimento delle principali città (Firenze, Milano, Venezia e Napoli).
Ripresa economica e malgoverno
Tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento, l'economia delle regioni centro-settentrionali conobbe una certa ripresa. Nel Mezzogiorno, invece, si affermò definitivamente un'economia arretrata basata sul latifondo. Ciò fu anche determinato dal malgoverno spagnolo di quelle regioni.
Quest'epoca fu dunque la prova della generale decadenza dell'Italia che, ormai priva dell'indipendenza politica,non faceva più gola alle grandi potenze neanche come preda: sia le guerre sia le ricchezze si spostavano verso nord, verso gli Stati atlantici (Francia, Inghilterra, Olanda) che si stavano imponendo sull'Europa.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali cause della stagnazione demografica in Italia durante la dominazione spagnola?
- In che modo la concorrenza dei paesi atlantici influenzò l'economia italiana nel periodo della dominazione spagnola?
- Quali furono le conseguenze della crisi economica sulle città italiane durante la dominazione spagnola?
La stagnazione demografica in Italia durante la dominazione spagnola fu causata da numerose carestie ed epidemie, tra cui la famosa pestilenza milanese del 1630.
La concorrenza dei paesi atlantici, come l'Olanda e l'Inghilterra, portò alla perdita del controllo dei commerci internazionali e del Mediterraneo da parte degli Stati italiani, contribuendo alla crisi economica.
La crisi economica portò all'impoverimento delle principali città italiane come Firenze, Milano, Venezia e Napoli, a causa del crollo dei settori tessile, commerciale ed edilizio.