Alessia.pi
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Concetti Chiave

  • Il Concilio di Trento, convocato da Papa Paolo III nel 1542, risponde alla Riforma protestante con il principio della fede e della scrittura.
  • Il concilio contrasta la dottrina luterana, sostenendo che la salvezza deriva da Gesù Cristo e che le opere buone sono essenziali dopo il battesimo.
  • I sacramenti sono riconosciuti come strumenti fondamentali per combattere il male e sostenere la purezza spirituale del cristiano.
  • La Vulgata è confermata come la traduzione ufficiale della Bibbia, con la Chiesa unica interprete autorizzata dei testi sacri.
  • Riforme ecclesiastiche includono l'istituzione di seminari, l'obbligo di celibato, residenza parrocchiale, e la regolamentazione dei benefici ecclesiastici.

Indice

  1. Il concilio di Trento
  2. Le tesi del concilio
  3. I sacramenti e la salvezza
  4. Riforma delle istituzioni ecclesiastiche

Il concilio di Trento

Nel 1542 il papa Paolo III convocò un concilio a Trento, nel quale si formulò una risposta alla Riforma protestante. Gli obiettivi del concilio si protrassero fino al 1563, ma già dal 1545-47 furono stabilite le due decisioni fondamentali: il principio della sola fede e quello della sola scrittura.

Le tesi del concilio

Lutero sostenne che l’uomo arriva alla salvezza solo quando viene giustificato da Dio, quindi afferma che l’uomo è peccatore e quindi la salvezza può derivare solo da u n atto divino, quindi afferma che non sono le opere a salvare l’uomo, bensì la fede in Dio. Il Concilio ecumenico, di risposta, oppose due tesi alla dottrina luterana:

- La prima. È Gesù cristo che salva gli uomini.

- La seconda. Attraverso il battesimo l’uomo cancella il peccato originale, ma dopo di esso il cristiano è chiamato ad impegnarsi attraverso le opere buone .

I sacramenti e la salvezza

Quindi la salvezza non dipende solo da Dio , poiché l’uomo deve collaborare per ottenerla. Queste due tesi fondamentali formulate dal concilio sono di natura sacramentale: attraverso il sacramento del battesimo l’anima acquisisce di nuovo la purezza originaria, mentre gli altri sacramenti rafforzano le energie per vincere le debolezze e i limiti umani. L’uomo cristiano viene dunque presentato come fragile si, ma non disarmato poiché i sacramenti rappresentano le armi per vincere l male e compiere opere buone. Il concilio conferma la tesi sul peccato originale, ma si oppone sulla sola fide, perché l’uomo , attraverso le opere , deve collaborare alla propria salvezza. La grazie viene correlata alle opere, in quanto fondamentale ma non sufficiente.

Riforma delle istituzioni ecclesiastiche

Il concilio riconosce i sacramenti come fondamentali, ponendoli come tramite per recuperare il carattere istituzionale della Chiesa, attraverso la mediazione del clero e la gerarchia tra fedeli e chierici. Viene approvata e confermata la Vulgata, la bibbia tradotta in latino da San Girolamo, mentre la traduzione sia di Erasmo da Rotterdam che di Lutero vengono scartate e si stabilisce che solo la Chiesa possa interpretare i testi sacri.

Alla riforma della dottrina ne segue anche una delle istituzioni ecclesiastiche: vengono istituiti i seminari per la formazione dei preti e viene introdotto l’obbligo di celibato ecclesiastico, di residenza nella parrocchia e il divieto di accumulare benefici e per i vescovi l’obbligo alla vita e alle visite pastorali.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le due decisioni fondamentali stabilite dal Concilio di Trento in risposta alla Riforma protestante?
  2. Le due decisioni fondamentali furono il principio della sola fede e quello della sola scrittura, opponendosi alla dottrina luterana con l'affermazione che la salvezza non dipende solo da Dio, ma richiede anche la collaborazione dell'uomo attraverso le opere buone.

  3. Come il Concilio di Trento ha affrontato la questione dei sacramenti?
  4. Il Concilio di Trento ha riconosciuto i sacramenti come fondamentali per la salvezza, ponendoli come strumenti per recuperare il carattere istituzionale della Chiesa e rafforzare le energie per vincere le debolezze umane, confermando la loro importanza nella mediazione tra clero e fedeli.

  5. Quali riforme istituzionali furono introdotte dal Concilio di Trento?
  6. Il Concilio di Trento introdusse riforme istituzionali come l'istituzione dei seminari per la formazione dei preti, l'obbligo di celibato ecclesiastico, la residenza nella parrocchia, il divieto di accumulare benefici e l'obbligo per i vescovi di condurre una vita pastorale attiva.

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