Concetti Chiave
- Il termine "Rinascimento" è stato popolarizzato nel 1855 dallo storico Jules Michelet, indicando una rinascita delle arti e dell'individualità umana.
- Jacob Burckhardt, nel 1860, ha definito il Rinascimento come l'inizio del mondo moderno, ponendo l'accento sulla sua importanza storica.
- Gli umanisti del XV secolo percepivano una rinascita culturale, contrapposta alla presunta "morte" culturale del Medioevo.
- La storiografia moderna ha rivalutato il Medioevo, evidenziando i suoi contributi innovativi in vari campi, come arte e scienza.
- Oggi si considera il Rinascimento un periodo unico che abbraccia il Quattrocento e il Cinquecento, con una distinzione tra Umanesimo e Rinascimento per specifici settori.
Indice
Origine del concetto di rinascita
Il concetto di Renaissance (Rinascita) apparve nel 1855 nella Storia di Francia dello storico Jules Michelet: "L'amabile parola Rinascita ricorda per l'erudito il giorno in cui cominciò a risplendere la luce sul caos". Con il termine Renaissance lo storico indicava non solo la rinascita delle arti e il recupero dell'antichità, ma anche l'esaltazione della dignità e dell'individualità dell'uomo.
Definizione storiografica del rinascimento
Fu lo storico svizzero Jacob Burckhardt, nel suo saggio del 1860, La civiltà del Rinascimento in Italia, a definire il concetto storiografico di Rinascimento, ponendolo all'origine del mondo moderno.
Percezione medievale e rinascita culturale
Anche se il concetto viene compiutamente definito nell'Ottocento, in realtà i primi a esprimere l'idea di una rinascita furono proprio gli studiosi del XV secolo.
Gli umanisti erano convinti di essere protagonisti di una "rinascita" della civiltà che, a loro avviso, era decaduta nei secoli precedenti. Nell'idea di "rinascita" era implicita quella di "morte", verificatasi nel Medioevo: l'età di mezzo che separava l'antichità dai tempi presenti. Secondo questa visione, quindi, il Medioevo era stata un'epoca di decadenza; ora si entrava in una nuova età, quella del Rinascimento, così chiamato perché la cultura "rinasceva" dopo le tenebre del Medioevo.Rivalutazione del medioevo e distinzione
L'immagine negativa del Medioevo è pesata a lungo sulla cultura. Solo la storiografia contemporanea l'ha modificata mettendo in luce gli aspetti innovativi della cultura medievale in campo artistico, filosofico, scientifico.
Gli studiosi hanno molto discusso anche sulla distinzione tra l'Umanesimo e Rinascimento. Oggi si tende a ritenere che si tratti di un unico periodo, il Rinascimento, che comprende grosso modo due secoli: il Quattrocento e il Cinquecento. Tuttavia nelle storie di settore (per esempio nella storia dell'arte o della letteratura) è ancora frequenta la distinzione tra:
- una prima fase quattrocentesca (l'Umanesimo), nella quale maturarono la concezione della dignità dell'uomo e l'interesse per i classici;
- il Cinquecento (il Rinascimento), quando la nuova cultura raggiunse il suo massimo splendore, attraverso opere letterarie e artistiche di straordinario valore.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del concetto di Rinascimento?
- Come viene percepito il Medioevo nel contesto del Rinascimento?
- Qual è la differenza tra Umanesimo e Rinascimento secondo gli studiosi?
Il concetto di Rinascimento è stato introdotto dallo storico Jules Michelet nel 1855 e ulteriormente definito da Jacob Burckhardt nel 1860, indicando una rinascita delle arti e della dignità umana.
Il Medioevo è stato tradizionalmente visto come un'epoca di decadenza, separando l'antichità dal Rinascimento, ma la storiografia contemporanea ha rivalutato i suoi aspetti innovativi.
Gli studiosi tendono a considerare Umanesimo e Rinascimento come un unico periodo, ma spesso si distingue tra una fase quattrocentesca (Umanesimo) e una cinquecentesca (Rinascimento) per le loro caratteristiche culturali specifiche.
Accedi a tutti gli appunti
Tutor AI: studia meglio e in meno tempo
