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Concetti Chiave

  • I Maya si svilupparono nel Messico meridionale a partire dal III secolo, fiorendo nel X secolo prima della sottomissione ai Toltechi e agli Aztechi.
  • La società Maya era organizzata in città-stato con una gerarchia di sacerdoti, nobili, mercanti e schiavi.
  • L'economia Maya si basava principalmente su un'agricoltura primitiva senza aratro, utilizzando il sistema taglia-fuoco per fertilizzare i terreni.
  • I Maya avevano una visione religiosa pessimistica, credendo in tre generazioni di uomini che terminavano tragicamente.
  • Erano politeisti e veneravano principalmente il Dio del cielo, delle acque e dei fulmini, chiamato Itzamina.

Indice

  1. Sviluppo e caduta dei Maya
  2. Organizzazione sociale ed economia
  3. Religione e visione del mondo

Sviluppo e caduta dei Maya

La popolazione Maya si sviluppò nell’attuale territorio del Messico meridionale a partire in particolare dal III° secolo, anche se la vera e genuina fioritura della loro società avvenne attorno al X° secolo, la loro caduta iniziò nel momento in cui vennero successivamente sottomessi da un'altra popolazione, come quella dei Toltechi e poi anche dagli Aztechi fino alla completa sottomissione.

Organizzazione sociale ed economia

Il popolo Maya sembrava fosse organizzato in diverse città stato che venivano suddivise all’interno in una precisa gerarchia composta da sacerdoti, nobili, mercanti e infine schiavi, la loro economia era invece basata essenzialmente sull’agricoltura anche se ancora decisamente primitiva e arretrata, quindi senza strumenti come l’aratro o sistemi come la rotazione e le colture. Utilizzavano infatti il sistema taglia-fuoco che consisteva nella fertilizzazione di un terreno bruciandolo e dissodandolo.

Religione e visione del mondo

Per quanto riguarda la religione invece, avevano una visione essenzialmente pessimistica, infatti a loro parere la storia del mondo veniva susseguita da tre generazioni di uomini:

    1. La creta

    2. Il legno

    3. Il mais

Ognuna terminata tragicamente, ad esempio tramite un diluvio, erano inoltre politeisti e credevano in particolare al Dio del cielo, delle acque e dei fulmini che loro chiamavano “Itzamina”.

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