Concetti Chiave
- Elisabetta I ripristina il protestantesimo per mantenere la sovranità inglese, evitando l'influenza cattolica e del papato.
- Il regno di Elisabetta è caratterizzato da una politica religiosa moderata, tollerando diverse confessioni purché non sfidino il suo potere.
- La regina fonda una Chiesa anglicana su base protestante e calvinista, ma si scontra con i Puritani che vogliono una religione più personale.
- Elisabetta rafforza l'economia inglese sviluppando i commerci e l'industria tessile, favorendo l'autonomia commerciale dell'Inghilterra.
- Sotto il suo regno, l'espansione commerciale inglese si estende al Baltico, alle Indie orientali e all'Atlantico, con azioni contro le navi spagnole.
Indice
Elisabetta e il protestantesimo
Strategie dinastiche e religiose
Pur non essendo una fanatica religiosa, educata al protestantesimo, ripristina una Chiesa anglicana su base protestante e calvinista e attraverso la Legge di supremazia vi si pone a capo, mentre con l’Atto di uniformità ripristina il Book of common prayer. Inoltre con i 39 articoli del 1571 ribadisce la scelta calvinista, pur mantenendo una struttura episcopale. Per questo si scontri con quella parte di sostenitori del calvinismo puro, detti appunto Puritani, che non sopportano una Chiesa sottomessa allo Stato e vivono la religione come qualcosa di personale ed interiore. Tuttavia a Elisabetta interessa la pace in seno al Paese, perciò agisce moderatamente e perseguita solo coloro che intendono scontrarsi contro il suo potere, tollerando che siano presenti sotto il suo regno confessioni cattoliche, calviniste e altro, purché non si espongano pubblicamente.
Economia e commercio sotto Elisabetta
Si diffondono nonostante ciò i pouissivant, ossia spie e informatori che indicano gli eretici a fini personali, poiché alla fine dietro la condanna ad eresia vi è la confisca dei beni. Dal punto di vista economico la corona inglese non detiene capacità di imposizione fiscale poiché affiancata da un forte Parlamento, così Elisabetta dà sempre più risalto alla monarchia attirando i nobili a corte; la sovrana sviluppa inoltre i commerci, poiché capisce che questa è la vocazione dell’isola. Infatti nel periodo precedente l’Inghilterra subì il dominio commerciale delle navi genovesi, veneziane o della lega anseatica, ma col passare del tempo, grazie anche all’esportazione di panni, e non più solo di lana grezza, acquisisce una propria autonomia. L’industria tessile si potenziò, facendo concorrenza alla produzione europea ad alto costo, come anche l’industria mineraria. Inoltre a partire dagli anni Ottanta gli esuli francesi che in seguito alle guerre di religione emigravano, crearono in Inghilterra nuove industrie. Negli anni 30 la prima compagnia di avventurieri, i Merchant adventures, promosse i contatti commerciali con i porti dell’Africa settentrionale, poi con Elisabetta viene istituita la compagnia della Moscovia, che si occupa di entrare nei traffici del Baltico e nel 1600 quella delle Indie orientali. Il commercio inglese si estende poi verso l’Atlantico con la tratta degli schiavi e successivamente secondo l’azione di lotta implicita nei confronti delle navi spagnole da parte dei pirati Francis Drake, John Hawkins e Walter Raleigh.
Domande da interrogazione
- Quali furono le motivazioni di Elisabetta I per ripristinare il protestantesimo in Inghilterra?
- Come Elisabetta I riuscì a mantenere il potere nonostante le minacce esterne?
- Quali furono le principali riforme religiose attuate da Elisabetta I?
- In che modo Elisabetta I gestì le tensioni religiose interne al suo regno?
- Quali furono le strategie economiche adottate da Elisabetta I per rafforzare l'Inghilterra?
Elisabetta I ripristinò il protestantesimo per evitare la perdita di sovranità dell'Inghilterra nei confronti del papa e degli Stati cattolici, considerati un pericolo per il paese.
Elisabetta I mantenne il potere grazie a strategie dinastiche che impedirono a Filippo II di contestare la sua ascesa al trono, poiché ciò avrebbe favorito la Francia, nemica della Spagna.
Elisabetta I ripristinò la Chiesa anglicana su base protestante e calvinista, si pose a capo con la Legge di supremazia, ripristinò il Book of common prayer con l’Atto di uniformità e ribadì la scelta calvinista con i 39 articoli del 1571.
Elisabetta I agì moderatamente, perseguendo solo coloro che minacciavano il suo potere e tollerando la presenza di confessioni cattoliche e calviniste, purché non si esponessero pubblicamente.
Elisabetta I sviluppò i commerci, potenziò l'industria tessile e mineraria, e istituì compagnie commerciali come la compagnia della Moscovia e quella delle Indie orientali, estendendo il commercio verso l'Atlantico e promuovendo la tratta degli schiavi.