Concetti Chiave
- La società nordamericana del Settecento era meno rigida rispetto a quella europea, con una maggiore mobilità sociale e professionale.
- La politica americana coinvolgeva ampi strati sociali, poiché le élite dovevano cercare il consenso per legittimare il loro potere, a differenza delle élite europee.
- Le assemblee coloniali erano organi di autogoverno, con rappresentanti eletti tramite suffragio censitario, ma una maggiore diffusione della proprietà terriera permetteva a una più ampia percentuale di persone di votare rispetto alla Gran Bretagna.
- Il puritanesimo dominava nel New England, con una chiesa di stato rigida e intollerante, mentre nel Sud prevaleva una chiesa anglicana autoritaria.
- Nelle colonie centrali, la diversità etnica e la varietà di confessioni religiose garantivano spazi di maggiore libertà religiosa.
Indice
Controllo sociale e mobilità
I ceti proprietari bianchi, benestanti e istruiti, esercitavano un forte controllo sulle istituzioni; la cultura dominante imponeva rapporti personali di deferenza e subordinazione molto rigidi e precisi. Ma l'assenza di vincoli giuridici alla mobilità sociale e alle professioni, nel quadro di una società in rapida espansione, rendeva comunque le barriere sociali molto meno rigide che in Europa.
Politica e consenso
Ciò caratterizzava diversamente anche la politica, poiché le élite, i ceti dirigenti, non godevano di una legittimazione tradizionale e dovevano dunque fondare il proprio potere sulla ricerca del consenso.
Per questo la vita politica nordamericana fu caratterizzata dal coinvolgimento di ampi strati sociali, piuttosto che dalla loro esclusione, come invece avveniva in Europa.Suffragio e proprietà terriera
I rappresentanti alle assemblee coloniali, che costituivano veri e propri organi di autogoverno delle colonie, spesso in contrasto con i governatori designati da Londra, erano eletti con suffragio censitario (il diritto di voto limitato in base alla ricchezza, ovvero il censo), che escludeva i non proprietari (oltre che i servi e i neri), come nel modello inglese. Ma l'ampia diffusione della proprietà terriera e il buon livello di reddito medio facevano sì che, nelle colonie - almeno nel centro-nord - godesse del diritto di voto una quota della popolazione molto più ampia che in Gran Bretagna. Per esempio, nel New England (la zona di più antica e radicata colonizzazione inglese) circa il 70% dei maschi adulti bianchi poteva votare.
Diversità religiosa nelle colonie
Molto diversificata era la situazione dal punto di vista religioso: nelle colonie del New England dove all'omogeneità etnica (si trattava in prevalenza di inglesi) si accompagnava quella religiosa, dominava il puritanesimo, perseguitato nella patria d'origine ma divenuto qui "chiesa di stato", rigido e intollerante; analoga la situazione nelle colonie meridionali, dove dominava una chiesa anglicana più autoritaria di quella della madrepatria. Invece, nelle colonie del centro, caratterizzata dalla eterogeneità etnica e dalla compresenza di confessioni religiose diversificate e poco istituzionalizzate (presbiteriani, luterani, cattolici, ebrei, battisti, quaccheri), gli spazi di libertà religiosa erano più ampi.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo dei ceti proprietari bianchi nella vita politica e religiosa dell'America del Settecento?
- Come si caratterizzava la vita politica nelle colonie nordamericane rispetto a quella europea?
- Qual era la situazione religiosa nelle diverse colonie americane del Settecento?
I ceti proprietari bianchi, benestanti e istruiti, esercitavano un forte controllo sulle istituzioni e la cultura dominante imponeva rapporti di deferenza e subordinazione. Tuttavia, l'assenza di vincoli giuridici alla mobilità sociale rendeva le barriere meno rigide rispetto all'Europa.
La vita politica nordamericana era caratterizzata dal coinvolgimento di ampi strati sociali, poiché le élite dovevano fondare il proprio potere sulla ricerca del consenso, a differenza dell'esclusione che avveniva in Europa.
Nel New England dominava il puritanesimo, mentre nelle colonie meridionali prevaleva una chiesa anglicana autoritaria. Le colonie centrali, invece, erano caratterizzate da eterogeneità etnica e confessioni religiose diversificate, offrendo maggiori spazi di libertà religiosa.