Concetti Chiave
- La Penisola Italiana del XVII e XVIII secolo è dominata da tre potenze: il Regno di Sardegna (Savoia), lo Stato di Milano e il Granducato di Toscana (Austria), e il Regno di Napoli e il Ducato di Parma (Spagna).
- Il Regno di Sardegna espande i suoi territori e implementa riforme fiscali e amministrative, tra cui la riduzione dei privilegi di nobili e clero e la creazione di una rete scolastica statale.
- Lo Stato di Milano, sotto il governo austriaco, aumenta le imposte per incrementare le entrate fiscali, con l'introduzione di un nuovo catasto e una tassazione uniforme per i proprietari immobiliari.
- Il Granducato di Toscana rafforza il potere sovrano e limita i privilegi ecclesiastici, richiedendo l'approvazione del Consiglio di Reggenza per le donazioni e rivedendo i titoli di nobiltà.
- Nel Regno di Napoli, governato da Carlo VII di Borbone, vengono ridotti i privilegi ecclesiastici e tentato un ridimensionamento dei privilegi fiscali nobiliari, sebbene con scarsi risultati.
Indice
Importanza delle aree italiane
Al termine delle Guerre di Successione, terminate con la Pace di Aquisgrana del 1748, nella Penisola Italiana vi sono tre aree di grande importanza: il Regno di Sardegna, controllato dai Savoia, lo Stato di Milano e il Granducato di Toscana, entrambi controllati dall’Austria, ed infine il Regno di Napoli e il Ducato di Parma, controllati dalla Spagna.
-Il Regno di Sardegna-
Riforme nel regno di Sardegna
• Vengono conquistati territori a danno dello Stato di Milano nel Nord-Ovest della Penisola, oltre all’acquisizione della Sardegna, avvenuta nel 1720;
Politiche fiscali e legali
• Avviene un incremento delle Imposte Fiscali per poter mantenere l’Esercito;
• L’imposizione di nuove Imposte comporta la limitazione e l’eliminazione di molti privilegi riconosciuti ai Nobili e al Clero;
• Viene introdotta la figura degli Intendenti, che erano Funzionari spesso di origine Borghese;
• Tra il 1697 e il 1731 avviene una Catastazione, ossia un’opera di censimento, descrizione e valutazione di proprietà terriere e immobiliari, che ha come risultati una riduzione delle Esenzioni Fiscali riconosciute ai Nobili e al Clero e anche un incremento delle Entrate per lo Stato;
• Attraverso le “Regie Costituzioni” del 1723 e 1729 viene riorganizzato l’insieme delle Leggi e vengono anche eliminati quei Tribunali che non dipendono dal Sovrano;
Riorganizzazione ecclesiastica
• Vengono riorganizzati i rapporti con le Autorità Ecclesiastiche attraverso dei Concordati stipulati col Papa nel 1226-1727, i quali affermavano come Religione di Stato quella Cattolica, limitavano i vari privilegi di cui godeva il Clero e vietavano agli Ordini Religiosi di gestire Scuole e tutti i beni che erano usati per finanziare tali attività furono espropriati; viene inoltre deciso che il Tribunale dell’Inquisizione è subordinato alle autorità del Regno;
• Viene avviata l’organizzazione di una rete di Scuole controllate dallo Stato.
-Stato di Milano-
Entrate fiscali nello stato di Milano
• Per mezzo dello Stato di Milano, il Governo Austriaco vuole ricavare cospicue Entrate Fiscali e quindi, per far ciò, opera un’importante aumento delle Imposte alla popolazione;
Catasto e tassazione
• Nel 1718 viene avviata la preparazione di un Catasto (inventario generale delle proprietà immobiliari), cosa che suscita inizialmente resistenze, tanto che viene interrotta nel 1733, per poi riprendere nel 1749 e alla fine entra in vigore nel 1760;
• Viene introdotta una Tassazione uguale per tutti i proprietari di immobili, escluse le proprietà ecclesiastiche, che grazie al Concordato del 1757 gode di privilegi ed esenzioni dal punto di vista fiscale.
-Granducato di Toscana-
Politiche del granducato di Toscana
• È governato da un Consiglio di membri nominati da Francesco Stefano di Lorena;
• Viene attuata una politica di rafforzamento del Potere Sovrano;
• Vengono limitati i Diritti e Privilegi delle autorità ecclesiastiche: inizialmente viene limitata l’azione dell’Inquisizione, poi viene stabilito che ogni donazione verso enti ecclesiastici deve essere approvata dal Consiglio di Reggenza, così che fosse possibile limitare i patrimoni di questi enti ecclesiastici;
• Viene attuata una politica di rimodellamento della Nobiltà, infatti vengono verificati tutti i Titoli di Nobiltà.
-Regno di Napoli-
Riforme nel regno di Napoli
• Il Regno di Napoli è governato da Carlo VII di Borbone;
• Vengono ridimensionati i vari privilegi Ecclesiastici, infatti nel 1742 viene firmato un Concordato col Papa Benedetto XIV, che aboliva il potere del Tribunale del Sant’Uffizio nel Regno;
• Viene effettuato un attacco ai privilegi Fiscali della Nobiltà, che però fallisce viste le molte resistenze ;
• Nel 1742 viene iniziato un Catasto riguardo i Fondi, operazione che però si rivelò inutile, poiché venne svolta in malo modo;
• Restano presenti Feudi Nobiliari sia a Napoli che in Sicilia, visto che erano un’istituzione molto forte e anche diffusa.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali aree di importanza nella Penisola Italiana dopo la Pace di Aquisgrana del 1748?
- Quali cambiamenti fiscali sono stati introdotti nel Regno di Sardegna?
- Come ha cercato il Governo Austriaco di aumentare le entrate fiscali nello Stato di Milano?
- Quali misure sono state adottate nel Granducato di Toscana per limitare i privilegi ecclesiastici?
- Quali difficoltà ha incontrato il Regno di Napoli nel ridimensionare i privilegi fiscali della nobiltà?
Le principali aree di importanza sono il Regno di Sardegna, lo Stato di Milano, il Granducato di Toscana, il Regno di Napoli e il Ducato di Parma.
Nel Regno di Sardegna, c'è stato un incremento delle imposte fiscali per mantenere l'esercito e una riduzione delle esenzioni fiscali per nobili e clero attraverso la catastazione.
Il Governo Austriaco ha aumentato le imposte alla popolazione e ha introdotto una tassazione uguale per tutti i proprietari di immobili, escludendo le proprietà ecclesiastiche.
Nel Granducato di Toscana, sono stati limitati i diritti e privilegi delle autorità ecclesiastiche, e ogni donazione verso enti ecclesiastici doveva essere approvata dal Consiglio di Reggenza.
Il Regno di Napoli ha incontrato molte resistenze nel ridimensionare i privilegi fiscali della nobiltà, e il tentativo di attacco ai privilegi fiscali è fallito.