Saretta.94
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Concetti Chiave

  • Napoleone Bonaparte cercò di affermare la forza francese e promuovere il nazionalismo politico, influenzando l'idea moderna di nazione.
  • Implementò il blocco continentale nel 1806 per colpire l'economia britannica, una misura impopolare tra gli alleati.
  • Abolì il Direttorio nel colpo di stato del 1799, instaurando il Consolato e consolidando il suo potere attraverso plebisciti.
  • Nonostante fosse un governante illuminato, mantenne un rigido controllo economico e sociale, contrastando l'emergente capitalismo borghese.
  • L'esercito di Napoleone si basava su iniziativa individuale e merito, ma la sua strategia militare portò alla sconfitta in Russia e Waterloo.

Indice

  1. Napoleone e l'epopea familiare
  2. Rivolte e nazionalismo
  3. Blocco continentale e politica interna
  4. Consolato e plebisciti
  5. Economia e capitalismo borghese
  6. Esercito e strategia militare
  7. Disfatta e esilio

Napoleone e l'epopea familiare

Napoleone Bonaparte non aveva l’intento di scombussolare l’Europa, ma voleva dimostrare e imporre la forza francese e portare all’epopea la sua famiglia.

Era in grado di sollevare l’animo dei soldati al combattimento -> Grande condottiero.

Rivolte e nazionalismo

Incitare l’amore per l’indipendenza e la buona amministrazione ebbe però l’ effetto collaterale di incitare rivolte che contribuirono al suo declino -> rivolte italiane contro la Francia.

Egli fu il primo console a considerare il territorio francese come “nazione”: l’ atteggiamento francese contribuì a far nascere una nuova forma di nazionalismo politico -> un nazionalismo pulito (non razzista come venne inteso nel novecento, e non fondato sull’etnia) che fu il principio creatore della moderna idea di nazione come identità politica e territoriale.

Blocco continentale e politica interna

Per colpire l’economia della Gran Bretagna, vi fu una chiusura delle frontiere di controllo francese alle navi inglesi, non consentendo il libero scambio -> 1806: blocco continentale (misura in realtà invisa a gran parte degli alleati).

L’azione di Napoleone comprese effetti collaterali non previsti: in politica interna ad esempio, l’aver posto al potere membri familiari poteva porre buchi di amministrazione in seguito a beghe familiari.

Consolato e plebisciti

Nel 18-19 brumaio 1799, con un colpo di stato abbatte il direttorio e pone al governo il consolato con 3 rappresentanti: Sieyés, Ducos e Bonaparte -> riforma costituzionale.

Nel 1802 pone un plebiscito e, con il consenso della popolazione francese e degli altri due consoli divenne primo console a vita.

Il plebiscito è una strategia politica -> E' la chiamata alle urne per esprimere l’assenso o il dissenso dell’operato.

In caso di dissenso, il regnante doveva star attento a possibili rivolte (da tener conto, può diffondersi il malcontento e il governo risulta fragile), in caso di assenso la politica in atto poteva essere incrementata.

Nel 1804, in seguto ad un altro plebiscito, Napoleone divenne Imperatore.

L’elite politica e culturale francese era contraria a Napoleone -> Napoleone dimezza il Tribunato.

Economia e capitalismo borghese

Egli non boicottò il capitalismo borghese che si stava affermando, ma volle modificare alcune norme economiche per aver maggior entrate -> Reinvestì le risorse in una forma di economia protetta, contrapponendosi alla borghesia che cominciava ad avere troppo potere economico e si slegava sempre di più dal controllo statale (in seguito, con la prima lega doganale, o Zellverein, fondata nel 1834 in Prussia, l’attività lavorativa e l’economia verranno gestite in modo corporativo -> ebbe la funzione unificante del mantenimento dell’identità nazionale tedesca).

Egli era un governante dispotico illuminato e quindi non permetteva il sottrarsi al controllo economico e sociale, pur concedendo spazio agli ideali moderni -> la dittatura era iniziata in Francia dopo la rivoluzione francese con quella dei termidoriani.

Esercito e strategia militare

Napoleone, oltre ad essere un governante illuminato, era essenzialmente un grande generale, per cui grande importanza aveva nel suo regno l’esercito, al capo del quale si muoveva personalmente.

L’esercito napoleonico non condivideva la precedente impostazione e non prevedeva la vita di caserma, i commilitoni potevano essere elevati di grado sul campo per la partecipazione e il merito.

Tuttavia, le campagne di guerra erano lunghe ed estenuanti, per cui erano frequenti le diserzioni, e Napoleone minacciò ripercussioni (ma si mostrò sempre per lo più magnanime).

Dopo il tramonto dell’ancien regime, l’esercito francese non aveva ricostituito solide fondamenta di ordine militare, ma la strategia si basava sull’improvvisazione e sull’entusiasmo alla guerra -> premiata l’iniziativa individuale.

L’esercito non aveva commilitoni, generali e tecniche standard, la gerarchia non si basava sull’aristocrazia di natali né sul censo -> L’istruzione dei generali era bassa come quella della truppa.

Il fatto che la guerra doveva autosostenersi, portava al fatto che non gravava sulle spalle dei cittadini francesi -> Ma si verificavano razzie e distruzione dei territori occupati (ad esempio, si ricordino le tantissime opere d’arte rubate ottenute durante la campagna di Italia).

Disfatta e esilio

La politica francese era basata sulle forze militari.

Ma la sconfitta durante la campagna di Russia (impreparazione militare e strategica) e contro la Prussia (inferiorità militare) lo portò ad una inevitabile disfatta.

Gli venne comunque concessa la sovranità all’Isola d’Elba dove sarebbe rimasto in esilio, in seguito all’abdicazione imposta dallo zar di Russia.

Approfittando di una crisi per l’inflazione, determinò con un nuovo colpo di stato la fuga di Luigi XVIII. -> Si formò una nuova coalizione antifrancese (Prussia, Austria, Inghilterra e Russia) e nel 1814, a Waterloo, Napoleone venne definitivamente sconfitto e venne esiliato nell’isola di Sant’Elena, dove morì il 5 maggio 1821.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'obiettivo principale di Napoleone Bonaparte nella sua politica?
  2. Napoleone Bonaparte mirava a dimostrare e imporre la forza francese e a portare la sua famiglia all'epopea, senza l'intento di scombussolare l'Europa.

  3. Come influenzò Napoleone il concetto di nazionalismo?
  4. Napoleone fu il primo a considerare il territorio francese come una "nazione", contribuendo alla nascita di un nazionalismo politico non razzista, fondato sull'identità politica e territoriale.

  5. Quali furono le conseguenze del blocco continentale imposto da Napoleone?
  6. Il blocco continentale del 1806, volto a colpire l'economia britannica, fu una misura invisa a molti alleati e contribuì a tensioni politiche ed economiche.

  7. In che modo Napoleone gestì l'economia durante il suo governo?
  8. Napoleone non boicottò il capitalismo borghese ma modificò alcune norme economiche per aumentare le entrate, reinvestendo in un'economia protetta e contrastando l'eccessivo potere economico della borghesia.

  9. Quali furono le cause della sconfitta finale di Napoleone?
  10. La sconfitta di Napoleone fu causata da impreparazione militare e strategica durante la campagna di Russia e l'inferiorità militare contro la Prussia, culminando nella sconfitta a Waterloo e il suo esilio a Sant'Elena.

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