Concetti Chiave
- La riforma di Lutero inizia come un evento autobiografico, con motivazioni personali prima di evolversi in un movimento storico collettivo.
- Lutero, nato nel 1483 a Eisblen, attraversa un percorso di formazione accademica culminante con l'ingresso nel convento degli Eremiti agostiniani di Erfurt nel 1505, spinto dalla paura della morte.
- Nel 1512 diventa dottore di teologia, e dai suoi studi emerge la convinzione che la salvezza dell'uomo dipenda esclusivamente dalla fede in Dio.
- Le 95 tesi pubblicate nel 1517 segnano l'inizio del conflitto con la Chiesa, promuovendo la dottrina del sacerdozio universale e la giustificazione per sola fede.
- Lutero propone una riforma radicale in cui cadono le gerarchie ecclesiastiche, con ogni individuo che diventa sacerdote di se stesso attraverso un dialogo diretto con Dio.
Lutero e la sua formazione
La riforma di Lutero è prima evento autobiografico, poi storico. In una prima interpretazione l’idea al centro del pensiero di Lutero diventa prima risposta ai problemi soggettivi e solo successivamente a quelli della collettività. Lutero nacque a Eisblen nel 1483 , venne educato secondo le usanze dell’epoca, Frequentò la scuola cattolica di Magdeburgo , poi frequentò l’università di Erfurt e nel 1502 divenne baccelliere e nel 1505 dottore di filosofia.
La vocazione di Lutero
Il 2 luglio 1505 mentre tornava da Mansfield ad Erfurt fu colto da un temporale e promise a Sant’Anna che se si fosse salvato sarebbe diventato monaco. Così fece e il 17 luglio dichiarò pubblicamente la sua volontà di entrare nel convento degli Eremiti agostiniani di Erfurt. Disse ai suoi conoscenti che la paura della morte e di trovarsi impreparato aveva fatto nascere in lui una coscienza e lo aveva fatto illuminare. Lutero appare come Religioso di stampo tardo medievale; il suo sentimento religioso è dato dal timore di morire “impreparato”; s ha quindi una visione precaria dell’esistenza, in bilico tra salvezza e perdizione.
Lutero e la teologia
Nel 1512 Lutero diventa dottore di teologia , nel 1513 tiene dei corsi universitari sul “libro dei santi” all’Università di Wittemberg. Tra il 15115 e il 1516 commenta l’”epistola ai Romani” trovando una soluzione definitiva al dramma della giustificazione per sola fede. Lutero si convince che l’uomo è impregnato del peccato originale e che non è quindi in grado di salvarsi da solo. L’unica via di Salvezza è Dio, che con la misericordia perdona ogni peccatore.
Nel 1517 , con la pubblicazione delle 95 tesi iniziarono le dispute tra Lutero e a Chiesa. Mentre il tema delle indulgenze è trascurabile, è da ribadire che le 95 tesi portino alla dottrina del sacerdozio universale, al quale Lutero trova conferma nel 1519 nella prima Epistola di Pietro, che citava un “regolare sacerdozio”. Ciò , quindi, implica una riforma:
- Se le salvezza si regola attraverso la giustificazione della fede ciò implica la caduta di tutti i “tramite “ fra dio e uomo(gerarchia ecclesiastica, magistero, sacramenti – eccetto battesimo ed eucarestia perché istituiti da cristo – indulgenze, opere buone , carità ecc)
- Cadendo ogni tramite ognuno diventa sacerdote di se stesso , entrando in una prospettiva di dialogo diretto con dio, quindi la parola non deve essere interpretata, poiché prende piede nel cuore degli uomini.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'evento che ha portato Lutero a decidere di diventare monaco?
- Qual è la convinzione centrale di Lutero riguardo alla salvezza?
- Quali sono le implicazioni della dottrina del sacerdozio universale proposta da Lutero?
Lutero decise di diventare monaco dopo essere stato colto da un temporale il 2 luglio 1505, durante il quale promise a Sant'Anna che, se si fosse salvato, avrebbe intrapreso la vita monastica.
Lutero era convinto che l'uomo, impregnato del peccato originale, non potesse salvarsi da solo e che l'unica via di salvezza fosse attraverso la misericordia di Dio, che perdona ogni peccatore.
La dottrina del sacerdozio universale implica che, con la giustificazione per sola fede, cadono tutti i "tramite" tra Dio e l'uomo, rendendo ogni individuo sacerdote di se stesso e promuovendo un dialogo diretto con Dio senza l'intermediazione della gerarchia ecclesiastica.