Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La Jacquerie fu una rivolta contadina del 1358 contro la nobiltà feudale francese durante la Guerra dei Cento Anni.
  • Scaturì dalle estorsioni dei soldati e dalle sconfitte militari francesi, con i contadini costretti a finanziare la guerra.
  • Guidata da Guillaume Carle, la rivolta si diffuse rapidamente, caratterizzata da incendi e saccheggi contro le proprietà nobiliari.
  • Carlo II di Navarra intervenne per reprimere la sommossa, con una violenta reazione che causò circa 20.000 vittime.
  • Nonostante la repressione, la rivolta contribuì all'emancipazione contadina, migliorando lo status giuridico di molte comunità rurali.

Indice

  1. Origine del termine jacquerie
  2. La prima grande jacquerie
  3. La sommossa e la sua diffusione
  4. Repressione e conseguenze

Origine del termine jacquerie

Il termine “Jacquerie”, in generale, indica una sollevazione dei contadini. Esso deriva dal nome Jacques Bonhonmne, che i nobili francesi utilizzavano per indicare con disprezzo i contadini.

La prima grande jacquerie

La prima grande Jacquerie scoppiò nel 1358, nella campagna francese, durante la Guerra dei Cento Anni. Forma di rivolta contro la nobiltà feudale presa particolarmente di mira, essa durò circa un mese. La scintilla fu determinata dalle estorsioni da parte dei soldati che attraversavano la regione, ma la causa più remota era costituita dalle sconfitte militari e dal ricorso ai contadini per finanziare la guerra. Dopo la battaglia di Poitiers del 1356, in cui il re francese Giovanni il Buono fu sconfitto dagli Inglesi, a Parigi emerse Etienne Marcel che faceva capo ad un movimento della borghesia contro la reggenza (il re era stato fatto prigioniero) e contro la nobiltà. In questo momento di crisi si inserì anche la Jacquerie.

La sommossa e la sua diffusione

Sembra che la scintilla della sommossa sia scoppiata in occasione di uno scontro fra gli armigeri e i contadini, avvenuto nella regione dell’Oise. La sommossa, capeggiata da un valoroso contadino, Guillaume Carle, si diffuse ben presto in tutta la regione e in quelle vicine. Fu così che in pochi giorni esplose la rabbia della classe contadina che non ne poteva più del peso fiscale eccessivo, a cui era sottoposto e dei saccheggi delle truppe, il tutto collocato in un periodo di grave e profonda crisi economica e sociale che stava sconvolgendo l’equilibrio sempre esistente nelle campagne. A questo, devono essere aggiunti anche gli effetti della peste di dieci anni prima, ancora presenti. Ben presto, i saccheggi e gli incendi dei castelli seminarono ovunque il terrore e i ribelli giunsero perfino ad assediare la residenza del re a Meaux. I nobili chiesero aiuto a Carlo II di Navarra, detto il Malvagio, che intervenne con tempestività.

Repressione e conseguenze

Quando però Etienne Marcel su accorse che la rivolta dei contadini stava degenerando e che correva il rischio di mettere in pericolo anche i privilegi della borghesia (che, fra l’altro coincidevano con i suoi) oltre a quello dei nobili, preferì fare marcia indietro. Pertanto, la rivolta fu schiacciata a Clermont da Carlo II di Navarra nel giugno 1358: la repressione fu violenta e le esecuzioni di massa numerose.

La sommossa era durata soltanto due settimane, ma le rovine furono immense e soprattutto fu terribile la reazione che ne seguì. È stato calcolato che vittime della reazione (chiamata contre jacquerie) furono ben 20.000 e lo stesso Etienne Marcel fu ucciso. Le conseguenze nei rapporti tra contadini e signori non sono da sottovalutarsi. I critici storici ne danno interpretazioni diverse che sono suggerite da matrici ideologiche. In ogni caso, anche se tutto rientrò ben presto nell’ordine, la rivolta favorì l’emancipazione della classe contadina perché numerose comunità contadine, indirettamente, beneficiarono dello spavento che essa aveva suscitato, ottenendo così miglioramenti dello status giuridico delle persone e delle terre.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della Jacquerie del 1358?
  2. Le cause principali furono le estorsioni dei soldati, le sconfitte militari, il peso fiscale eccessivo sui contadini e la crisi economica e sociale, aggravata dagli effetti della peste.

  3. Chi fu il leader della rivolta e come si diffuse la sommossa?
  4. La rivolta fu guidata da Guillaume Carle e si diffuse rapidamente nella regione dell’Oise e nelle aree circostanti, con i contadini che attaccavano i castelli e assediavano la residenza reale a Meaux.

  5. Come reagirono i nobili alla rivolta dei contadini?
  6. I nobili chiesero aiuto a Carlo II di Navarra, che intervenne rapidamente per schiacciare la rivolta a Clermont, con una repressione violenta e numerose esecuzioni di massa.

  7. Quali furono le conseguenze a lungo termine della Jacquerie?
  8. Nonostante la repressione, la rivolta favorì l'emancipazione della classe contadina, poiché molte comunità beneficiarono di miglioramenti dello status giuridico delle persone e delle terre, grazie allo spavento suscitato dalla sommossa.

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