Concetti Chiave
- L'Impero Ottomano crebbe in importanza in Asia Minore sotto il comando di Osman, approfittando delle difficoltà di Costantinopoli.
- Gli Ottomani erano noti per la loro aggressività e il desiderio di espandere la fede musulmana, simile agli arabi.
- Tra il 1330 e il 1360 conquistarono gli ultimi territori bizantini in Anatolia, culminando con la presa di Costantinopoli nel 1453.
- L'artiglieria fu la chiave per la conquista di Costantinopoli, grazie a tecniche di fusione europee per cannoni avanzati.
- La caduta di Bisanzio fu determinata dal ritardo tecnologico, incapace di competere con l'artiglieria ottomana.
L'ascesa degli Ottomani
Mentre i due stati più ricchi e militarmente potenti dell’Occidente combattevano tra loro, in Asia minore acquisì maggiore importanza il piccolo stato Turco creato da Osman.
Questi Turchi “Ottomani” erano guerrieri aggressivi, pieni di cattiveria, inoltre desiderosi di espandere la fede musulmana come gli arabi.
Gli Ottomani seppero approfittare delle difficoltà e debolezze dell’impero di Costantinopoli; Pertanto tra il 1330 ed il 1360 riuscirono ad impadronirsi degli ultimi possedimenti bizantini, in Anatolia.
La conquista di Costantinopoli
Nel 1453 il sultano Mehemet II (da lì la mahometta che era un cannone gigante non più utilizzato) riuscì a espugnare la città di Costantinopoli, provocando la fine dell’impero Romano d’Oriente. La grande novità tecnica che permise la conquista Turca di Costantinopoli fu l’Artiglieria.
L'importanza dell'artiglieria
La Conquista di Costantinopoli, rappresenta l’episodio più significativo della preistoria dell’Artiglieria.
Di questo episodio si sa per certo che il segreto della fusione dei cannoni fu portato ai turchi da artigiani europei e che furono preparati pezzi di vario calibro e potenza, i cui difensori di Costantinopoli non possedevano l’artiglieria, ma solo frecce o catapulte. Bisanzio cadde, si potrebbe dire, perché era in ritardo di un secolo (senza alcuno sviluppo).