Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Gli Inca fondarono un vasto impero nelle Ande, con la capitale Cuzco situata a 3500 metri di altezza, che prosperò nel XV e XVI secolo.
  • L'impero Inca crollò a causa dell'invasione spagnola guidata da Francisco Pizarro, sfruttando le lotte interne per il potere.
  • La società Inca era gerarchica, con l'Inca al vertice come imperatore e figura religiosa, seguito da nobiltà maggiore e minore.
  • Non esisteva la proprietà privata della terra, che veniva gestita collettivamente per soddisfare le necessità della comunità.
  • Gli Inca svilupparono una rete stradale avanzata e utilizzavano il quipu per la comunicazione, mentre la loro religione politeista venerava il dio Sole come divinità principale.

Indice

  1. L'impero Inca e la sua capitale
  2. La gerarchia sociale Inca
  3. Tecniche e religione degli Inca

L'impero Inca e la sua capitale

Gli Inca fondarono nella regione delle Ande uno dei più vasti imperi dell’età precolombiana che raggiunse il culmine fra il XV e il XVI secolo, un centinaio di anni prima della conquista spagnola.

La capitale era Cuzco, situata a 3500 m d’altezza, il cuore del vastissimo impero sulle montagne.

Gli Inca subirono l’invasione degli spagnoli guidati da Francisco Pizarro che approfittò di un momento di debolezza dell’impero dovuto alle lotte per la conquista del potere per sconfiggere l’avversario.

La gerarchia sociale Inca

La società Inca era caratterizzata da una rigida gerarchia. Al vertice vi era l’Inca, l’imperatore, figlio del dio Sole, nato da un suo raggio. Egli deteneva tutti i poteri: religioso, politico e militare.

Sotto di lui vi erano: la nobiltà maggiore (capi religiosi, politici e militari) e la nobiltà minore che amministrava le varie regioni dell’Impero. Non esisteva la proprietà privata della terra che veniva divisa secondo le necessità della comunità.

Tecniche e religione degli Inca

Gli Inca non conoscevano la scrittura e usavano la tecnica del quipu, strumenti mnemonici costituiti da cordicelle con nodi e colori diversi per indicare cifre e significati.

Per mantenere i contatti fra le varie parti dell’impero, gli Inca realizzarono una rete stradale molto estesa e avanzata dal punto di vista tecnologico, con gallerie, ponti sospesi e galleggianti, oppure in muratura, scalinate scavate nella roccia.

Gli Inca erano politeisti: adoravano molte divinità che rappresentavano gli elementi della natura.

Quella più importante era il dio Sole.

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