Concetti Chiave
- Gli Aztechi erano una popolazione nomade che si stabilì sull'altopiano del Messico nel XIII secolo, fondando la capitale Tenochtilàn.
- L'Impero Azteco era caratterizzato da un forte potere centrale con un re e un consiglio di nobili di origine guerriera, organizzato in una struttura sociale piramidale.
- La religione azteca era politeista e includeva sacrifici umani, con vittime spesso scelte tra i prigionieri di guerra e sacrificate sulle piramidi.
- La conquista degli Aztechi da parte degli Spagnoli fu facilitata dalla superiorità militare e dalle credenze azteche che li portavano a vedere Cortès come una figura divina.
- Montezuma II accolse gli Spagnoli con un misto di amicizia e ostilità, portando alla caduta dell'impero azteco nel 1521.
Indice
Origini e struttura sociale degli Aztechi
Gli Aztechi erano una popolazione nomade che intorno al XIII secolo si stabilì sull’altopiano del Messico, dove prima c’erano i Toltechi. Intorno al 1300 fondarono la capitale Tenochtilàn. L’Impero Azteco era caratterizzato da un forte potere centrale esercitato dal re e da un consiglio di nobili di origine guerriera.
La società era organizzata in modo piramidale: al di sotto del re stavano i sacerdoti, la nobiltà, i liberi, e infine i servi e gli schiavi. Le popolazioni sottomesse agli Aztechi dovevano pagare dei tributi e scegliere fra di loro le vittime da inviare ai sacrifici.
L’ultimo re Montezuma II fu abbattuto da Cortès aiutato dai popoli sottomessi agli Aztechi.
Religione e sacrifici umani
Gli Aztechi erano politeisti: le loro numerose divinità erano identificate con animali o con fenomeni naturali, come il dio Sole. Ogni momento della vita era scandito da cerimonie.
Molto importanti erano i sacrifici umani, le cui vittime venivano ricercate nei prigionieri di guerra.
Le vittime venivano gettate nel fuoco o solitamente sacrificate dai sacerdoti sulle piramide, squarciando il petto, strappandogli il cuore e facendo colare il sangue lungo i gradoni.
La caduta dell'impero azteco
Un impero, quello Azteco, con secoli di vita venne distrutto in pochi anni dagli Spagnoli.
Questo fu possibile non solo per la superiorità militare degli Spagnoli ma anche per le credenze degli Aztechi. Un periodo, quello dell’arrivo degli Spagnoli, caratterizzato da una serie di segni negativi per gli Aztechi. La comparsa inspiegabile di una cometa, gli antichi miti parlavano di un re, Quetzalcoalt (il serpente piumato) divinizzato per le sue importanti riforme. La leggenda lo descrive con la pelle bianca e la barba, tratti insoliti per gli Aztechi. L’arrivo di Cortès, che aveva proprio quell’aspetto, portò gli Aztechi a pensare che fosse tornato.
Di qui l’atteggiamento incerto fra amicizia e ostilità con cui Montezuma II accolse il conquistador e i suoi uomini. Gli Spagnoli nel 1521 sottomisero tutto l’impero azteco.
Domande da interrogazione
- Qual era la struttura sociale dell'Impero Azteco?
- Qual era il ruolo dei sacrifici umani nella religione azteca?
- Come riuscirono gli Spagnoli a conquistare l'Impero Azteco?
L'Impero Azteco aveva una struttura sociale piramidale con il re al vertice, seguito da sacerdoti, nobiltà, liberi cittadini, e infine servi e schiavi.
I sacrifici umani erano fondamentali nella religione azteca, con vittime spesso scelte tra i prigionieri di guerra e sacrificate dai sacerdoti per onorare le divinità.
Gli Spagnoli conquistarono l'Impero Azteco grazie alla loro superiorità militare e alle credenze azteche, che portarono a un'accoglienza incerta di Cortès, visto come il ritorno del dio Quetzalcoatl.