Concetti Chiave
- In Lombardia, sotto gli Asburgo, furono aboliti i privilegi feudali e fu promossa l'istruzione obbligatoria, con iniziative infrastrutturali per agricoltura e industria.
- Nel Granducato di Toscana, Pietro Leopoldo abolì tortura e pena di morte, eliminò esenzioni fiscali per nobili e clero, e migliorò l'amministrazione della giustizia.
- Il Granducato di Toscana vide lo sviluppo dell'istruzione e la soppressione del tribunale dell'Inquisizione, con un focus sulla divisione del latifondo.
- Nel Regno di Napoli, Carlo III limitò i privilegi nobiliari, sviluppò il commercio portuale e combatté il banditismo, continuando con Ferdinando IV sotto un'ottica riformista.
- Napoli divenne un centro culturale dell'illuminismo sotto Ferdinando IV, continuando le politiche di riforma avviate da Carlo III.
1) situazione della Lombardia -> sotto il controllo degli Asburgo e con l’imperatrice Maria Teresa:
- Attività legislativa, eliminazione dei diritti e dei privilegi feudali;
- Realizzazione di opere pubbliche, per incoraggiare l’agricoltura e favorire lo sviluppo delle industrie e dei commerci;
- Iscrizione obbligatoria alla scuola elementare dai sei ai tredici anni;
- Formazione del catasto.
2) situazione del Granducato di Toscana -> sotto il controllo della dinastia degli Asburgo-Lorena e con il granduca Pietro Leopoldo:
- Abolì la tortura e la pena di morte anche per i reati di genocidio (codice penale leopoldino del 1786) -> la pena di morte continuò ad essere applicata in tutti gli altri stati e la tortura solo fino alla rivoluzione francese;
- Soppresse il tribunale dell’Inquisizione;
- Migliorò l’amministrazione della giustizia;
- Eliminò le esenzioni delle imposte godute dai nobili e dal clero;
- Divise il latifondo;
- Sviluppò l’istruzione.
3) situazione del Regno di Napoli -> sotto il controllo dei Borboni e con il re Carlo III:
- Limita i privilegi dei nobili e del clero;
- Sviluppa l’attività commerciale del porto di Napoli;
- Intraprese la lotta contro il banditismo.
Il successore Ferdinando IV seguì la sua politica riformistica e fece di Napoli un importante centro culturale dell’illuminismo.