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Concetti Chiave

  • La guerra nei Paesi Bassi fu innescata dalle politiche di Filippo II volte a imporre il cattolicesimo in una regione calvinista.
  • I Paesi Bassi erano una società commerciale e tollerante, composta da diciassette Stati generali con autonomia amministrativa.
  • Le misure repressive spagnole portarono alla rivolta del 1566, con i ribelli calvinisti che chiedevano autonomia dalla Spagna.
  • Guglielmo I di Nassau, principe di Orange, guidò la rivolta, introducendo la guerra marittima per contrastare la Spagna.
  • La guerra si concluse nel 1609 con l'indipendenza dei Paesi Bassi, dopo anni di conflitti iniziati sotto Filippo II.

Indice

  1. La politica di Filippo II
  2. La rivolta del 1566
  3. Guglielmo I e la guerra

La politica di Filippo II

La guerra nei Paesi Bassi fu scatenata dalla politica di Filippo II atta a imporre il cattolicesimo in un’area in cui ormai si era radicato il calvinismo e dove si mirava a una convivenza cementata dalla borghesia commerciale: nessuno era infatti impegnato nel far prevalere la propria religione. I Paesi Bassi, formati da diciasette Stati generali, godevano di una propria autonomia amministrativa ed erano una società dedita al commercio e tollerante dal punto di vista religioso. Filippo invece decise di operare una repressione verso le confessioni anticattoliche, istituendo nuovi episcopati e nominando vescovi che, entrando negli Stati provinciali, avrebbero limitato l’autonomia delle stesse province. Inoltre impose un pesante fiscalismo.

La rivolta del 1566

L’insieme di queste misure condusse alla rivolta del 1566 e la lotta dei ribelli, fomentati dai calvinisti, rivendicò l’autonomia verso la presenza spagnola mal sopportata dalla popolazione dei Paesi Bassi. Filippo fu perciò costretto ad inviare in aiuto alla sorella governante in quel regno, Maria di Parma, il suo miglior generale, il duca d’Alba, ma questo non evitò il delinearsi di una vera e propria guerra dai tratti nazionali. Tutte le province avevano l'intenzione di contrastare la dipendenza da Filippo. I ribelli presero il nome di pezzenti, attribuendosi come emblema il titolo dispregiativo con cui venivano offesi.

Guglielmo I e la guerra

Nel 1572 il nobile Guglielmo I di Nassau, principe di Orange, detto il Taciturno, si unì alla rivolta e ne divenne uno dei principiali leader; vedendo che per terra l’esercito dei ribelli non riesciva a contrastare la Spagna, diede inizio alla guerra per mare, combattuta dalla flottiglia mercantile dei Paesi Bassi che, formata principalmente dalle sette provincie del Nord, all’occorrenza aprì le dighe ed allagò i propri territori per difendersi. Dopo il sacco di Anversa del 1576, da parte di soldati spagnoli senza paga da mesi, anche le provincie del sud, inizialmente cattoliche, si unirono a quelle del Nord in funzione antispagnola nell’Unione di Gand dello stesso anno. Successivamente, però, grazie all’abilità di Alessandro Farnese, la Spagna sarebbe riuscita a recuperare le provincie meridionali. Questa lotta iniziata sotto Filippo II terminò nel 1609 sotto Filippo III, quando i Paesi Bassi riuscirono a diventare uno Stato autonomo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la causa principale della guerra nei Paesi Bassi?
  2. La guerra nei Paesi Bassi fu scatenata dalla politica di Filippo II di imporre il cattolicesimo in un'area dove il calvinismo era radicato e si mirava a una convivenza religiosa.

  3. Chi fu uno dei principali leader della rivolta nei Paesi Bassi?
  4. Guglielmo I di Nassau, principe di Orange, detto il Taciturno, si unì alla rivolta nel 1572 e divenne uno dei principali leader.

  5. Come si concluse la lotta iniziata sotto Filippo II?
  6. La lotta terminò nel 1609 sotto Filippo III, quando i Paesi Bassi riuscirono a diventare uno Stato autonomo.

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