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Concetti Chiave

  • Dopo la morte di Luigi XIII, la Francia affrontò una crisi politica con la reggenza di Anna d'Austria, madre di Luigi XIV.
  • La reggenza di Anna, asburgica e spagnola, avvenne in un contesto di guerra e debolezza politica interna.
  • Il cardinale Giulio Mazarino, successore di Richelieu, fu fondamentale per la stabilità della monarchia francese.
  • La crisi della Fronda (1648-1653) vide il conflitto tra la monarchia centralista e le forze locali come aristocrazia e Parlamenti.
  • In gioco c'era la concezione dello Stato: accentramento monarchico contro autonomie locali e poteri nobiliari.

Indice

  1. Crisi politica dopo Luigi XIII
  2. Reggenza di Anna e conflitti
  3. Mazarino e la Fronda

Crisi politica dopo Luigi XIII

Dopo la morte di Luigi XIII, la Francia si trovò in una crisi politica causata dalla necessità di ricorrere per l'ennesima volta a una reggenza. L'erede al trono, Luigi XIV (1638-1715), era infatti un bambino di soli cinque anni. La reggenza toccò alla madre, Anna, che però era asburgica e spagnola.

Reggenza di Anna e conflitti

La circostanza era simile a quella già vissuta anni prima, ma conl'aggravante che la Francia si trovava in guerra. Come era già prevedibile in una situazione di debolezza e confusione l'aristocrazia francese rialzò la testa tentando di riappropriarsi dei privilegi e di quegli spazi di potere che l'assolutismo aveva limitato.

Mazarino e la Fronda

Fu di nuovo un grande ministro a salvare la monarchia francese e anche questa volta si trattò di un cardinale: Giulizio Mazarino (1602-1661), successore di Richelieu e già da tempo suo stretto collaboratore. Italiano, di modeste origini sociali, il cardinale Mazarino non era amato dai Francesi che lo giudicavano un avventuriero giunto fortunosamente alla carriera politica. Mazarino affrontò una situazione interna difficile, in cui le resistenze alla politica accentratrice della monarchia erano diffuse in tutti gli ordini, dall'opposizione nobiliare alla protesta dei Parlamenti, alle masse dei contadini oppressi dalla fiscalità.

La crisi scoppiò tra il 1648 e il 1653, il cosiddetto periodo della Fronda. Il paese fu sconvolto dalla lotta tra la monarchia e quelle forze periferiche, dotate di potere locale, come l'aristocrazia e i Parlamenti (che in Francia avevano funzioni giudiziarie e di controllo sulle norme regie). In gioco era la concezione stessa dello Stato:

- la monarchia era impegnata nella costruzione di uno Stato accentrato e assoluto in cui tutto il potere era nelle mani del sovrano e del governo da lui nominato;

- Parlamenti e nobiltà, invece, intendevano lo Stato come un insieme di centri di potere autonomi e non subalterni al potere del re.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la situazione politica in Francia dopo la morte di Luigi XIII?
  2. Dopo la morte di Luigi XIII, la Francia si trovò in una crisi politica dovuta alla necessità di una reggenza, poiché l'erede al trono, Luigi XIV, era solo un bambino di cinque anni. La reggenza fu affidata alla madre, Anna, di origine asburgica e spagnola, in un contesto di guerra e debolezza politica.

  3. Chi era Giulio Mazarino e quale ruolo ebbe durante la crisi della Fronda?
  4. Giulio Mazarino era un cardinale italiano di umili origini, successore di Richelieu e suo stretto collaboratore. Nonostante fosse poco amato dai Francesi, Mazarino giocò un ruolo cruciale nel salvare la monarchia francese durante la crisi della Fronda, affrontando le resistenze alla politica accentratrice della monarchia.

  5. Quali erano le principali forze in conflitto durante il periodo della Fronda?
  6. Durante il periodo della Fronda, il conflitto principale era tra la monarchia, che cercava di costruire uno Stato accentrato e assoluto, e le forze periferiche come l'aristocrazia e i Parlamenti, che volevano mantenere centri di potere autonomi e non subalterni al re.

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