Concetti Chiave
- La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1791 si ispira al modello americano, con aggiunte significative.
- Condorcet, influente nel Comitato per la Costituzione, promuove un sistema monocamerale basato sull'esperienza della Pennsylvania.
- Mirabeau, pur essendo una figura di spicco, ha un'influenza limitata a causa delle sue posizioni ambigue a favore del monarca.
- Il Comitato include membri "monarchici" che vogliono mantenere il Re nella futura organizzazione statale, ma l'Aula si oppone.
- La Dichiarazione viene affidata al Sesto Ufficio, escludendo qualsiasi riferimento al monarca.
Indice
La dichiarazione dei diritti
Dal 20 al 26 agosto del 1791 viene varata dall'Assemblea costituente la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, che guarda al modello americano ma ci aggiunge molto.
Condorcet e il monocameralismo
Condorcet, fondatore della Società dei Trenta e membro del Comitato per la Costituzione, aveva scoperto le costituzioni degli Stati americani commentandole e traducendole, soprattutto quella della Pennsylvania, da cui prende l’idea di un’unica camera elettiva.
Il Comitato si esprime contro il bicameralismo, a favore di un monocameralismo che appunto arriva da un’esperienza americana, ma anche dalla stessa realtà dell’Assemblea costituente.Influenza di Mirabeau
Ci sono altri personaggi, come Mirabeau, nobile disprezzato dal suo ceto che riuscirà invece a farsi eleggere per il terzo stato, che avranno molta meno influenza sul Comitato, dato che era nelle grazie del Re, e come costituente era sempre stato ambiguo, assumendo posizioni favorevoli al mantenimento del monarca e il riconoscimento dei suoi poteri (come il veto assoluto). Nel Comitato sono anche altri i personaggi “monarchici”, che volevano ricomprendere la figura del Re nella futura organizzazione statale.
Il ruolo del Sesto Ufficio
Ma l’Aula non è d’accordo con questo orientamento, quindi sposta il compito di redigere la Dichiarazione al Sesto Ufficio. Infatti in essa mai si parlerà di Monarca.