Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Nel XV secolo a Venezia, Jacopo Foscari fu accusato ingiustamente dell'omicidio di Ermolao Donato e condannato all'esilio e prigionia a Creta, basandosi su accuse di corruzione internazionale.
  • Nonostante la confessione di Nicolò Erizzo come vero assassino di Donato, Jacopo morì in prigionia nel 1457, prima che potesse essere graziato.
  • Francesco Foscari, doge di Venezia, fu costretto ad abdicare nel 1457 dopo il rifiuto di partecipare alle riunioni del Consiglio, seguito dalla confisca del suo copricapo ducale e anello.
  • L'abdicazione di Foscari portò a manifestazioni popolari contro il Consiglio dei Dieci e culminò con la sua morte il giorno dell'elezione del successore Pasqual Malipiero.
  • La storia dei Foscari ispirò opere artistiche e letterarie, tra cui il dramma di Lord Byron e l'opera di Verdi, oltre a dipinti di Hayez e Delacroix; la Ca’ Foscari, residenza di famiglia, è oggi un importante palazzo gotico e sede dell'Università di Venezia.

Indice

  1. L'assassinio di Ermolao Donato
  2. La condanna di Jacopo Foscari
  3. La confessione di Nicolò Erizzo
  4. La caduta di Francesco Foscari
  5. La morte di Francesco Foscari
  6. L'eredità di Francesco Foscari
  7. La Ca' Foscari oggi

L'assassinio di Ermolao Donato

Siamo a Venezia del XV secolo. Il 5 novembre 1450, il capo dei Decemviri, Ermolao Donato, viene assassinato. L'unico figlio sopravvissuto del doge Francesco Foscari, Jacopo, è accusato dell'omicidio, nonostante la mancanza di prove: qualche tempo prima, Donato lo aveva condannato all'esilio per aver accettato somme di denaro (oggi si direbbe “bustarelle”) da capi di Stato stranieri (fra cui, pare, anche il sultano Maometto II).

Jacopo fu torturato ed esiliato a Creta.

La condanna di Jacopo Foscari

Nel 1455, Jacopo scrisse a Francesco Sforza, duca di Milano, chiedendogli di intercedere in suo favore presso il governo veneziano. La lettera finì nelle mani del Consiglio dei Dieci; riportato a Venezia, Jacopo ammise di esserne l'autore, ma solo per il suo desiderio di rivedere il suo paese.

Fu condannato all'esilio perpetuo a Creta e ad essere imprigionato per il primo anno. Inoltre, fu stato minacciato di morte se avesse scritto altre lettere dello stesso tipo.

La confessione di Nicolò Erizzo

Fu a questo punto che un nobile veneziano, Nicolò Erizzo, rivelò, sul letto di morte, di essere il vero assassino di Donato; diversi senatori decisero allora di chiedere la grazia per Jacopo Foscari ma il giovane morì (1457) durante la prigionia a Creta, a 41 anni, lasciando la moglie Lucrezia Contarini e tre figli in tenera età.

La caduta di Francesco Foscari

Francesco Foscari perse gradualmente interesse per gli affari di Stato, rifiutandosi di partecipare alle riunioni del Consiglio (gli altri tre figli avevano perso la vita nelle guerre contro i Turchi). Con l'accusa di non essersi presentato ad una riunione, nel 1457, tre nobili del Consiglio dei Dieci si recarono a casa sua, gli tolsero il copricapo ducale e ruppero l'anello ordinandogli di abdicare sotto pena di confisca di tutti i suoi beni. Il vecchio doge, prima tentennante, alla fine accettò.

La morte di Francesco Foscari

Il 31 ottobre 1457, il suono delle campane della Basilica di San Marco che annunciavano l'elezione del suo successore, Pasqual Malipiero, fu per lui un colpo al cuore, talmente forte che morì.

La maggior parte dei senatori venne informata della morte durante la messa domenicale. L'imbarazzo dovuto all'umiliazione inflitta al doge fu generale, ci furono imponenti manifestazioni popolari contro il Consiglio dei Dieci e contro chi era ritenuto responsabile dei fatti. A causa dell'agitazione delle famiglie fedeli al Doge, il consiglio impose un funerale di stato in cui Malipiero dovette indossare un semplice abito da senatore; la sera del funerale, Loredano scrisse nel suo libro contabile "i Foscari mi hanno pagato.»

L'eredità di Francesco Foscari

Foscari è sepolto nella chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari, la sua tomba è nel presbiterio opposto a quello di Niccolò Tron.

La storia di Francesco Foscari ispirò il dramma omonimo a Lord Byron, I due Foscari, da cui Verdi trasse l'azione della sua opera I due Foscari. Anche Francesco Hayez e Eugène Delacroix hanno dipinto una tela avente lo stesso soggetto.

L'opera di Giuseppe Verdi, I due Foscari (libretto di Francesco Maria Piave basato sul dramma di Byron), termina con queste parole:

Loredano: "Pagato ora sono! (scrivendo sopra un portafogli che trae dal seno)

Tutti: "D'angoscia spirò!».

La Ca' Foscari oggi

Ancora oggi, a Venezia, esiste la residenza di famiglia, la Ca’ Foscari, completata per il doge nel 1542, e oggi sede dell'Università di Venezia. Si tratta di uno dei più imponenti palazzi gotici della città. uno dei più

Ampiamente aperto sul Canal Grande da numerose finestre a sesto acuto, è anche notevole per la sua porta principale che si affaccia anche sul canale, che adotta la stessa forma ad arco acuto. Al centro della facciata, le finestre ravvicinate e più numerose sono caratteristiche dei palazzi veneziani e favoriscono un'ampia illuminazione delle aree di accoglienza. Su entrambi i lati sono posizionate finestre più distanziate.

Domande da interrogazione

  1. Chi era accusato dell'omicidio di Ermolao Donato e quali erano le accuse contro di lui?
  2. Jacopo Foscari, l'unico figlio sopravvissuto del doge Francesco Foscari, era accusato dell'omicidio di Ermolao Donato, nonostante la mancanza di prove. Le accuse contro di lui includevano anche l'accettazione di somme di denaro da capi di Stato stranieri.

  3. Quali furono le conseguenze per Jacopo Foscari dopo la sua accusa e condanna?
  4. Jacopo Foscari fu torturato, esiliato a Creta, e successivamente condannato all'esilio perpetuo e alla prigionia per il primo anno. Fu anche minacciato di morte se avesse scritto altre lettere simili a quella inviata a Francesco Sforza.

  5. Come si concluse la vicenda di Jacopo Foscari?
  6. La vicenda di Jacopo Foscari si concluse con la sua morte durante la prigionia a Creta nel 1457, a 41 anni, dopo che Nicolò Erizzo rivelò di essere il vero assassino di Donato. Nonostante alcuni senatori chiedessero la grazia per lui, Jacopo morì prima che potesse essere liberato.

  7. Quali furono le circostanze dell'abdicazione di Francesco Foscari come doge di Venezia?
  8. Francesco Foscari fu costretto ad abdicare nel 1457 dopo essere stato accusato di non essersi presentato ad una riunione del Consiglio. Tre nobili del Consiglio dei Dieci gli tolsero il copricapo ducale e gli ordinarono di abdicare sotto pena di confisca di tutti i suoi beni.

  9. Qual è l'eredità culturale lasciata dalla storia di Francesco Foscari e suo figlio Jacopo?
  10. La storia di Francesco Foscari e suo figlio Jacopo ha ispirato il dramma "I due Foscari" di Lord Byron, che a sua volta ha ispirato l'opera omonima di Giuseppe Verdi. Inoltre, artisti come Francesco Hayez e Eugène Delacroix hanno dipinto tele sullo stesso soggetto. La residenza di famiglia, la Ca’ Foscari, è oggi sede dell'Università di Venezia, rappresentando un importante patrimonio culturale e storico della città.

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