Concetti Chiave
- I rapporti tra Europei e Indios erano complessi a causa della percezione degli Indios come "altri" o "alieni".
- Colombo descriveva gli Indios come selvaggi ma generosi, ritenendo che dovessero essere convertiti alla vera religione.
- La visione degli Indios variava, con alcuni Europei che li consideravano sanguinari per i loro sacrifici umani.
- Francisco de Victoria sosteneva che non era giusto fare guerra per motivi religiosi, poiché il papa non aveva potere sugli infedeli.
- Las Casas difendeva gli Indios, descrivendoli come umili e pacifici, e criticava il loro sfruttamento.
Indice
Difficoltà nei rapporti tra europei e indios
Percezione degli indios da parte di Colombo
Colombo descriveva questo popolo come gente selvaggia, gentile e generosa, che apparteneva a una civiltà inferiore. Egli paragonò questo Nuovo Mondo all’Eden e pensava che bisognava far conoscere loro la vera religione. Il pensiero di Colombo favorì la nascita del mito del "buon selvaggio"; si riteneva infatti che, dopo aver conosciuto la vera religione, gli Indios sarabbero stati il popolo più felice della Terra e per questo dovevano convertirsi. Gli indigeni però venivano descritti come un popolo sanguinario e crudele per i sacrifici umani che essi effettuavano. Per questo dovevano essere sfruttati e sottoposti al lavoro.
Opinioni contrastanti sugli indigeni
La conoscenza di questo popolo da parte degli europei ha condotto a opinioni molto diverse. Ad esempio Francisco de Victoria, domenicano spagnolo, ha affermato che non era giusto fare la guerra solo per motivi di diversità religiosa poiché il papa non esercitava il potere temporale su altri infedeli. Anche Las Casas, un altro domenicano spagnolo, si schierò a favore degli Indios dicendo che essi erano umili, pacifici e pazienti.