Concetti Chiave
- La Camera dei Comuni viene riformata per riflettere meglio il progresso del paese, mentre la Camera dei Lords continua a rappresentare privilegi.
- Il rapporto tra Parlamento e Governo diventa più stretto, con il Primo Ministro espressione del partito di maggioranza.
- I Lords perdono rilevanza, non partecipano alle elezioni e non influenzano più la formazione dell'esecutivo.
- Nel 1911, il Parliament Act limita il potere della Camera dei Lords, impedendo loro di bloccare il bilancio a oltranza.
- Dal 1949, il potere di veto dei Lords viene completamente eliminato, modificando i poteri delle due Camere.
Indice
Riforma delle camere
Si modificano anche i rapporti tra le camere, dato che quella dei Comuni è riformata, adeguata quindi al paese reale e al suo progresso; mentre quella dei Lords più che mai esprime privilegio (nonostante avesse comunque subito modifiche nel corso del tempo, per esempio un rapporto via via più favorevole ai Lord Temporali).
Ruolo del primo ministro
Il rapporto tra Parlamento e Governo è sempre più stretto: il Primo ministro è espressione della maggiora partitica. Quindi c’è omogeneità politica tra legislativo e esecutivo, con un Governo che non è altro che il derivato di quella che è la Camera dei Comuni eletta.
Declino dei Lords
I Lords perdono spessore, non centrando nulla in questo processo. Non hanno più legittimazione, sono inutili, non partecipano alle elezioni e nemmeno al momento decisivo della formazione dell’esecutivo.
Crisi del 1911
Nel 1911 si arriva infatti ad un punto di saturazione. Per quasi due anni i Lords si erano opposti ad una tassa sulla terra, bloccando il bilancio. Edoardo VII prende atto di questo grave blocco, che non è altro se non la difesa di un privilegio. Salito al trono Giorgio V, minaccia i Lords di modificare i rapporti maggioranza/opposizione. Ancora una volta la minaccia è sufficiente, e il bilancio viene approvato.
Parliament Act e conseguenze
Ma per l’opinione pubblica lo scandalo è enorme, quindi si fa passare il Parliament Act, con il quale il bicameralismo non è più paritario. La Camera dei Lords non può più bloccare a oltranza la legge di bilancio dello Stato, ma solo con voto sospensivo. Inoltre, può opporsi a tutte le altri leggi al massimo per due anni. Il potere di veto va a perdersi del tutto nel 1949. I poteri delle due Camere vengono modificati.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i cambiamenti principali nella struttura delle camere parlamentari?
- Qual è stato l'impatto della crisi del 1911 sui rapporti tra le due camere?
- Come è cambiato il ruolo del primo ministro nel contesto parlamentare?
La Camera dei Comuni è stata riformata per riflettere meglio il progresso del paese, mentre la Camera dei Lords ha continuato a rappresentare il privilegio, perdendo legittimazione e influenza.
La crisi del 1911 ha portato all'approvazione del Parliament Act, che ha ridotto il potere della Camera dei Lords, impedendo loro di bloccare indefinitamente la legge di bilancio e limitando la loro opposizione alle altre leggi a un massimo di due anni.
Il primo ministro è diventato l'espressione della maggioranza partitica, creando un'omogeneità politica tra il legislativo e l'esecutivo, con il governo derivato dalla Camera dei Comuni eletta.