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Concetti Chiave

  • L'Elogio della Pazzia di Erasmo da Rotterdam critica duramente il malcostume di università e chiesa del suo tempo, usando un tono satirico.
  • La pazzia stessa è protagonista dell'opera, mettendo in evidenza le follie di grammatici, poeti, legislatori e filosofi.
  • Erasmo attacca teologi e monaci per la loro interpretazione distorta della fede e l'ignoranza nel praticare la religione.
  • I papi corrotti sono denunciati come nemici della Chiesa per aver accumulato ricchezze, ignorando il vero messaggio evangelico.
  • L'opera esplora la religiosità autentica, esortando a trovare forza spirituale e valori veri nelle Sacre Scritture.

Indice

  1. Erasmo e l'elogio della pazzia
  2. Critica agli intellettuali e filosofi
  3. Denuncia dei teologi e monaci
  4. Religiosità autentica secondo Erasmo

Erasmo e l'elogio della pazzia

Nel 1509 Erasmo da Rotterdam, uno dei più influenti rappresentanti dell'Umanesimo, intraprese la composizione della sua opera più famosa, l'Elogio della Pazzia. In essa, con un pretesto scherzoso, denunciò impietosamente il malcostume imperante, prendendo di mira soprattutto gli ambienti universitari ed ecclesiastici, usando toni molto duri di cui peraltro si sarebbe pentito.

Critica agli intellettuali e filosofi

E' la pazzia stessa che tesse il proprio elogio, descrivendo le forme in cui si manifesta negli uomini.

Sono pazzi i grammatici, "sempre affamati, sempre ripugnanti nelle loro scuole", e i poeti, pieni di amor proprio e sempre pronti ad adulare i potenti per ingraziarsene i favori. Sono pazzi tutti coloro che credono di guadagnarsi fama immortale pubblicando libri, i legislatori, che producono leggi sempre nuove e sempre meno comprensibili, e i filosofi, i quali credono "di esser soli a possedere il sapere e che tutti gli altri mortali non siano che ombre vaganti".

Erasmo da Rotterdam e la critica alla società del suo tempo articolo

Denuncia dei teologi e monaci

Ma più pazzi di tutti appaiono i teologi che, abbandonata la semplicità evangelica, interpretano a loro piacimento i misteri della fede; seguono i monaci, quasi sempre ignoranti, che recitano i salmi senza capirli e sono pronti ad adulare i ricchi per ottenere qualche elemosina. Infine vengono i cattivi papi. Erasmo esclama: "Ma ci son nemici della Chiesa più dannosi degli empi pontefici?", accusandoli di aver accumulato un ingente patrimonio, dimenticando le parole del Vangelo: "Abbiamo abbandonato tutto e abbiamo seguito te".

Religiosità autentica secondo Erasmo

Con questa dura denuncia Erasmo introduce il tema della religiosità autentica, quella di chi è capace di trovare nella propria interiorità la forza di "lasciarsi rapire verso l'esterno, l'invisibile, lo spirituale", la follia di chi comprende che "tutto è vanità" e scopre nelle Sacre Scritture la fonte a cui attingere i veri valori.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale dell'Elogio della Pazzia di Erasmo da Rotterdam?
  2. Il tema principale dell'Elogio della Pazzia è la critica al malcostume della società, in particolare negli ambienti universitari ed ecclesiastici, attraverso un discorso ironico e satirico.

  3. Come Erasmo da Rotterdam descrive i teologi e i monaci nella sua opera?
  4. Erasmo descrive i teologi come coloro che interpretano i misteri della fede a loro piacimento, abbandonando la semplicità evangelica, e i monaci come ignoranti che recitano i salmi senza comprenderli, pronti ad adulare i ricchi per ottenere elemosine.

  5. Qual è la visione di Erasmo sulla religiosità autentica?
  6. Erasmo promuove una religiosità autentica che si basa sulla forza interiore e la scoperta dei veri valori nelle Sacre Scritture, contrapposta alla vanità e all'accumulo di ricchezze da parte dei cattivi papi.

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