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Concetti Chiave

  • Enrico II di Francia succedette al padre Francesco I nel 1547, continuando la sua politica e riprendendo la guerra contro Carlo V.
  • Enrico II formò alleanze con i principi tedeschi protestanti, ottenendo le città di Metz, Toul e Verdun in cambio di protezione.
  • La battaglia di Mühlberg nel 1547 segnò l'uso delle pistole per la prima volta, con Carlo V vincitore contro i principi protestanti.
  • La pace di Augusta del 1555 stabilì la formula "cuius regio eius religio", permettendo ai principi tedeschi di decidere la religione nei loro stati.
  • Carlo V si ritirò nel 1556, dividendo il suo vasto impero tra il figlio Filippo II e il fratello Ferdinando I, segnando la fine del sogno di un impero europeo unitario.

Indice

  1. La successione di Enrico II
  2. La guerra contro Carlo V
  3. La pace di Augusta
  4. Il ritiro di Carlo V
  5. La divisione dell'impero

La successione di Enrico II

Nel 1547 morì Francesco I e gli successe il figlio Enrico II che proseguì la politica del padre.

La guerra contro Carlo V

Così il giovane re riprese la guerra contro Carlo V e trovò come nuovi alleati i principi tedeschi protestanti, che regalarono alla Francia tre città fortificate tedesche, Metz, Toul e Verdun, in cambio di protezione dall’imperatore.

Nel 1547 la battaglia di Mühlberg vide la vittoria di Carlo V contro i principi protestanti tedeschi riuniti nella lega di Smalcalda. In questa battaglia per la prima volta si fece uso di pistole. Ma la guerra con i protestanti durò ancora diversi anni e addirittura Carlo V sfuggì per miracolo a un agguato che i nemici gli avevano teso.

La pace di Augusta

Per risolvere la bollente questione, Carlo V fece la pace con i principi protestanti nel 1555 con la cosiddetta pace di Augusta. L’imperatore prese atto che non era possibile sconfiggere il protestantesimo e stabilì che in ogni stato tedesco la religione ufficiale e unica doveva essere quella decisa dal principe che la governava. La formula latina con cui venne riassunta questa pace è cuius regio eius religio.

Il ritiro di Carlo V

Nel 1556 Carlo V si ritirò a vita privata perché era logorato dai tantissimi anni trascorsi continuamente in guerra senza veder realizzato il proprio sogno. Infatti il suo regno era molto vasto, era diviso in molte parti, aveva diverse lingue e diverse religioni, era temuto da tantissimi nemici che si alleavano continuamente tra di loro e aveva molti altri problemi. Per non scontentare nessuno, infatti, Carlo V aveva imparato a parlare cinque lingue e inoltre la capitale dell’Impero veniva spostata ogni sei mesi, con i relativi problemi che ne derivavano.

La divisione dell'impero

Divise dunque il suo Impero nuovamente in due parti: diede la Spagna, i Paesi Bassi, i territori italiani e i domini americani al proprio figlio Filippo II, mentre al fratello maggiore Ferdinando I consegnò tutto l’Impero tedesco. Svanì dunque il sogno già anacronistico di realizzazione di un grandissimo impero unitario in Europa.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le alleanze di Enrico II di Francia nella guerra contro Carlo V?
  2. Enrico II trovò nuovi alleati nei principi tedeschi protestanti, che offrirono alla Francia le città fortificate di Metz, Toul e Verdun in cambio di protezione dall'imperatore.

  3. Qual è stata la conseguenza della battaglia di Mühlberg del 1547?
  4. La battaglia di Mühlberg vide la vittoria di Carlo V contro i principi protestanti tedeschi, ma la guerra continuò per diversi anni fino alla pace di Augusta nel 1555.

  5. Come fu diviso l'Impero di Carlo V dopo il suo ritiro?
  6. Carlo V divise il suo Impero in due parti: la Spagna, i Paesi Bassi, i territori italiani e i domini americani furono dati al figlio Filippo II, mentre l'Impero tedesco fu consegnato al fratello Ferdinando I.

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