Concetti Chiave
- Enrico VIII, inizialmente sostenitore del cattolicesimo, separò la Chiesa inglese da Roma dopo che il Papa rifiutò il suo divorzio.
- L'Atto di supremazia del 1534 proclamò Enrico VIII capo della Chiesa d'Inghilterra, svincolandola dall'autorità papale.
- La Chiesa anglicana mantenne inizialmente i riti cattolici, introducendo successivamente influenze luterane come l'abolizione del celibato clericale.
- Sotto Elisabetta I, la Chiesa anglicana ricevette una nuova struttura, con l'arcivescovo di Canterbury alla guida e il monarca come protettore.
- Le riforme portarono a persecuzioni contro cattolici e puritani, spingendo molti di questi ultimi a emigrare in Nord America nel Seicento.
Indice
L'inizio della riforma in Inghilterra
In Inghilterra la riforma ebbe uno sviluppo particolare. Nel 1517, quando Lutero pubblicò le sue tesi, regnava da 8 anni Enrico VIII della dinastia dei Tudor.
Enrico, all’inizio dello scontro fra luterani e cattolici, si era schierato dalla parte dei cattolici; da tempo aspirava ad avere un controllo assoluto sul clero e sui beni della Chiesa e trovò l'occasione di realizzare le sue aspirazioni quando il papa Clemente VII respinse la sua richiesta di divorzio.
Nel 1509 infatti, Enrico VIII aveva sposato Caterina d’Aragona per risanare i rapporti tra l’Inghilterra e la Corona spagnola; ma non avendo ricevuto eredi maschi dalla moglie decise di sposare un’altra donna di corte, Anna Bolena.
Fece dichiarare il suo matrimonio nullo dai vescovi Inglesi ed il papa lo scomunicò.
Scisma anglicano
La nascita della Chiesa anglicana
Il re decise di separare la Chiesa inglese da quella di Roma e di fondarne una di carattere nazionale.
- 1534: Enrico VIII fece approvare dal Parlamento l’Atto di supremazia, in cui il re era proclamato capo della Chiesa d’Inghilterra senza dover obbedire al Papa, considerato solo vescovo di Roma.
Enrico VIII soppresse i conventi, trasformò i vescovi in funzionari di nomina regia (nominati dal re) e rese obbligatorio l’uso della lingua inglese nelle pratiche del culto.
All'inizio la Chiesa anglicana conservò riti, dogmi e strutture gerarchiche della Chiesa cattolica e, in seguito, introdusse atteggiamenti di orientamento luterano (abolizione del celibato dei sacerdoti, dottrina dei sacramenti).
L'arcivescovo di Canterbury
Persecuzioni e migrazioni
A causa di questi cambiamenti, in l’Inghilterra ci furono persecuzioni e condanne per chi non aderiva alle riforme.
La situazione non cambiò quando salì al trono la regina Elisabetta I, figlia di Enrico VIII, che diede alla chiesa anglicana una nuova costituzione: alla direzione della gerarchia ecclesiastica c'era l’arcivescovo di Canterbury mentre il sovrano era protettore della Chiesa che doveva perseguitare cattolici e calvinisti (in Inghilterra chiamati puritani).
Per sfuggire a tali persecuzioni, molti puritani all’inizio del Seicento lasciarono l’Inghilterra per trasferirsi nel Nord America.
Domande da interrogazione
- Quali furono le motivazioni di Enrico VIII per separare la Chiesa inglese da quella di Roma?
- Quali furono le conseguenze immediate dell'Atto di supremazia del 1534?
- Come reagì la popolazione inglese ai cambiamenti introdotti nella Chiesa anglicana?
Enrico VIII desiderava un controllo assoluto sul clero e sui beni della Chiesa e trovò l'occasione di realizzare le sue aspirazioni quando il papa Clemente VII respinse la sua richiesta di divorzio.
L'Atto di supremazia proclamò Enrico VIII capo della Chiesa d’Inghilterra, soppresse i conventi, trasformò i vescovi in funzionari di nomina regia e rese obbligatorio l’uso della lingua inglese nelle pratiche del culto.
Ci furono persecuzioni e condanne per chi non aderiva alle riforme, e molti puritani lasciarono l’Inghilterra per trasferirsi nel Nord America per sfuggire alle persecuzioni.