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Concetti Chiave

  • La Spagna del Seicento, pur essendo una grande potenza imperiale, affrontò una profonda crisi economica e sociale.
  • L'incapacità di gestire i traffici commerciali con le colonie portò a un depauperamento delle risorse economiche.
  • Le ricchezze provenienti dal Nuovo Mondo venivano dirottate verso altri Stati europei, lasciando la Spagna impoverita.
  • Contrasti religiosi e sociali nacquero tra i moriscos e marranos, convertiti al cristianesimo, e la popolazione nobile.
  • Il disprezzo per il lavoro manuale e il commercio contribuì al declino economico, con la nobiltà che preferiva l'ozio.

Indice

  1. Declino della potenza spagnola
  2. Problemi economici e sociali
  3. Contrasti religiosi e sociali

Declino della potenza spagnola

La Spagna fu tra le prime potenze europee a trovare nuovi sbocchi commerciali e, con essi, nuove ricchezze, ma, nel corso degli anni, non è riuscita ha mantenere il prestigio guadagnato alla fine del XV secolo. Dopo l'exploit dei primi decenni del '500, la potenza iberica cade in un baratro sempre più profondo. La mancanza di un benessere economico fomenta le intolleranze e le lotte di una popolazione che non si attiva per risolvere la disastrosa situazione finanziaria in cui versa.

Problemi economici e sociali

Dal punto di vista economico, la causa prima della decadenza spagnola fu l'incapacità di gestire i traffici commerciali con le colonie. L'alta richiesta di materie prime che proveniva dai colonizzatori metteva subito in moto la borghesia spagnola che, naturalmente, preferiva essere pagata lautamente con oro e argento piuttosto che svendere la propria merce ai poveri contadini locali. Il declino economico e sociale della Spagna nel XVI secolo articoloLa nobiltà, che appoggiava questo tipo di attività, si trovò però a dover sfamare la propria popolazione e si vide quindi costretta ad importare massicce quantità di beni da altri Paesi stranieri. In questo modo le ricchezze che affluivano dal Nuovo Mondo venivano immediatamente dirottate verso i vicini Stati europei, lasciando le casse spagnole perennemente "al verde".

Contrasti religiosi e sociali

Le notevoli difficoltà economiche in cui la Spagna versava, fecero sorgere contrasti religiosi tra persone che, fino ad allora, erano pacificamente convissute. Dopo la Reconquista persisteva la presenza dei moriscos (gruppi di musulmani che per rimanere nel territorio spagnolo si convertirono al cristianesimo) e dei marranos (ebrei convertiti al cristianesimo) che incominciarono a non essere ben visti dalla società spagnola. I moriscos si occupavano prevalentemente di agricoltura e le loro rendite erano piuttosto cospicue, i marranos invece prediligevano il commercio. La tranquillità economica in cui queste due etnie vivevano faceva gola ai nobili, che ormai erano rimasti con ben poca liquidità; sarebbe quindi logico pensare che questi ultimi si attivino in qualche modo per sopperire alla mancanza di denaro. Gli hidalgos incominciarono invece a disprezzare le attività manuali e, in particolare, disdegnarono proprio l'agricoltura e il commercio. I moriscos venivano considerati come sfruttatori delle terre spagnole e gli veniva imputato di sperperare tutte le ricchezze che producevano solo per soddisfare i loro piaceri, non occupandosi del bene dello Stato. Perfino il politico italiano Francesco Guicciardini (1483-1540) durante uno dei suoi frequenti viaggi in Spagna all'inizio del XVI secolo nota un "fatale disprezzo per il lavoro e il commercio" manifestato dalla nobiltà spagnola. Tra i nobili si diffuse sempre più l'idea che svolgere un'attività lucrosa significava perdere l'onore e, per distinguersi dagli infedeli convertiti, nacque il concetto di nobiltà di sangue (pureza de sangre) che identificava i cristiani puri come unici veri nobili. .

È possibile concludere dicendo che la Spagna è stata causa del proprio male. L'inoperosità e il disprezzo verso gli industriosi ha gettato la Spagna in una crisi economica che non si risanerà tanto facilmente.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della decadenza economica della Spagna nel Seicento?
  2. La decadenza economica della Spagna fu causata dall'incapacità di gestire i traffici commerciali con le colonie e dalla preferenza della borghesia per l'oro e l'argento, che portò a un drenaggio delle ricchezze verso altri Paesi europei.

  3. Come influirono i fattori culturali sulla crisi spagnola del Seicento?
  4. I fattori culturali influirono sulla crisi attraverso il disprezzo della nobiltà per il lavoro manuale e il commercio, e l'emergere del concetto di "nobiltà di sangue", che escludeva i convertiti e promuoveva l'inoperosità.

  5. Qual era il ruolo dei moriscos e dei marranos nella società spagnola del Seicento?
  6. I moriscos erano principalmente agricoltori con rendite cospicue, mentre i marranos si dedicavano al commercio. Entrambi erano visti con sospetto dalla nobiltà, che li considerava sfruttatori delle risorse spagnole.

  7. Quali furono le conseguenze sociali della crisi economica in Spagna?
  8. La crisi economica portò a contrasti religiosi e sociali, con un aumento dell'intolleranza verso i moriscos e i marranos, e una crescente divisione tra nobiltà e popolazione attiva.

  9. Come descrive Francesco Guicciardini l'atteggiamento della nobiltà spagnola verso il lavoro?
  10. Francesco Guicciardini osservò un "fatale disprezzo per il lavoro e il commercio" tra la nobiltà spagnola, che considerava le attività lucrative come una perdita d'onore.

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