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Concetti Chiave

  • Il viaggio di James Cook del 1768 fu un'impresa scientifica e militare, con l'obiettivo di studiare i transiti di Venere e descrivere nuove specie animali e vegetali.
  • La spedizione mirava anche a dimostrare l'efficacia della dieta di James Lind contro lo scorbuto, promuovendo l'uso di vitamina C.
  • Il viaggio di Cook gettò le basi per la colonizzazione britannica del Pacifico sudoccidentale, Australia, Tasmania e Nuova Zelanda.
  • Nei 100 anni successivi alla spedizione, le terre fertili furono occupate dai coloni europei, portando alla drastica riduzione della popolazione indigena.
  • I nativi della Tasmania furono completamente sterminati entro un secolo dall'arrivo di Cook, segnando la fine della loro esistenza millenaria.

Indice

  1. Il viaggio di James Cook
  2. Conseguenze della spedizione

Il viaggio di James Cook

Il viaggio di James Cook del 1768, finanziato dalla Royal Society di Londra, una delle più prestigiose accademie scientifiche al mondo, non è un viaggio solo militare, di conquista, ma anche scientifico; si cercano di definire in maniera esatta i transiti di Venere in un determinato meridiano, per poter risolvere l’enigmatico calcolo della distanza Sole-Terra; accanto a questo, altri scienziati imbarcati nella compagnia di Cook devono descrivere animali e piante non note. Il viaggio di esplorazione ha quindi una componente scientifica non secondaria; James Cook, in particolare, ha anche l’obiettivo di dimostrare che la dieta di James Lind è l’unica in grado di eliminare la piaga dello scorbuto: essi non assumevano abbastanza vitamina C, contenuta in frutta e verdura, per cui al termine di questi lunghi viaggi l’equipaggio restava spesso decimato. La spedizione di Cook è stata sia una spedizione scientifica protetta da una forza militare, sia una spedizione militare con qualche scienziato al seguito.

Conseguenze della spedizione

Essa pose infatti le basi per l’occupazione britannica dell’Oceano Pacifico sudoccidentale, per la conquista dell’Australia, della Tasmania e della Nuova Zelanda, e per l’insediamento di milioni di europei nelle nuove colonie. Nel giro dei cent’anni che seguirono alla spedizione di Cook, le terre più fertili dell’Australia e della Nuova Zelanda furono sottratte agli abitanti nativi da parte dei coloni europei. La popolazione calò del 90% e i sopravvissuti vennero assoggettati a un duro regime di oppressione razziale. Un destino ancora peggiore capitò ai nativi della Tasmania. Dopo essere vissuti per diecimila anni in uno splendido isolamento, furono completamente spazzati via, fino all'ultimo uomo, donna e bambino, nel giro di un secolo dall'arrivo di Cook.

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