Concetti Chiave
- La Controriforma cattolica è la risposta della Chiesa cattolica alla Riforma protestante, caratterizzata da una resistenza decisa.
- Il Concilio di Trento, avviato nel 1545 e concluso nel 1563, rappresenta il fulcro della reazione cattolica.
- Due correnti emersero durante il Concilio: una riformatrice e conciliatoria, e una rigida e intransigente, con quest'ultima prevalente.
- Il Concilio di Trento riorganizza il cattolicesimo a livello dottrinale e disciplinare, riaffermando l'autorità della Chiesa.
- Tra le decisioni, il Concilio nega il libero esame dei testi sacri, riconosce i sette Sacramenti e sottolinea l'importanza delle opere.
Reazione della chiesa cattolica
E' la reazione della Chiesa cattolica alla riforma protestante. La chiesa infatti oppone al moto rivoluzionario anticattolico una resistenza sempre più decisa e tenace via via che acquista coscienza del pericolo e della sua forza interiore.
Concilio di Trento
La sua reazione si esprime nel Concilio di Trento che, iniziatosi nel 1545 e sospeso più volte per diverse cause, si conclude nel 1563. In seno al Concilio, come, del resto, anche prima che esso iniziasse i lavori, si manifestano una tendenza riformatrice, che cerca la conciliazione con i Protestanti, ed una corrente rigida ed intransigente, che condanna in blocco il movimento della Riforma ed esclude qualsiasi possibilità di intesa e di discussione. Questo secondo indirizzo è quello che prevale.
Conclusioni del concilio
Le conclusioni del Concilio di Trento manifestano l'opera di riorganizzazione del cattolicesimo nel campo dottrinale e in quello disciplinare.
Contro la dottrina protestante il Concilio riafferma l'autorità della Chiesa nell'interpretazione dei testi sacri, negando il libero esame del credente; rifiuta il servo arbitrio, ammettendo la libertà dell'umano volere; accanto alla funzione giustificatrice della grazia divina e della fede umana, ribadisce la necessità delle opere; riconosce l'autenticità dei sette Sacramenti, come veicolo della grazia.