Concetti Chiave
- La Controriforma della Chiesa cattolica ha dominato la cultura ufficiale tra Cinquecento e Seicento, riaffermando il principio di autorità sulla creatività rinascimentale.
- Il Concilio di Trento ha sancito il controllo culturale e sociale attraverso l'Inquisizione e l'Indice dei libri proibiti, limitando politica e libertà di pensiero.
- Autori critici del conformismo culturale furono ostacolati e censurati, non riuscendo a sfidare l'influenza della Chiesa cattolica.
- Una letteratura d'opposizione ha preso forma, promuovendo l'autonomia della scienza dalla filosofia e teologia, ispirata dagli studi di Leonardo da Vinci.
- Nuove metodologie e invenzioni tecniche, come il cannocchiale, hanno introdotto una visione dell'universo non basata sull'autorità, sfidando le teorie aristoteliche.
Indice
Il predominio della Chiesa
La Chiesa della Controriforma, nella seconda metà del Cinquecento e nella prima metà del Seicento, esercitò un predominio sulla cultura ufficiale, sancendo la riaffermazione del principio di autorità rispetto alla genialità artistica che aveva contraddistinto la civiltà rinascimentale.
Repressione e censura culturale
Il programma di reazione cattolica alla Riforma protestante, stabilito durante il Concilio di Trento (1545-1563), prevedeva il controllo della società e della produzione culturale mediante le pratiche repressive del Tribunale dell’Inquisizione e dell’Indice dei libri proibiti, nonché un progressivo assoggettamento della politica e della libertà di pensiero ai precetti morali e religiosi.
Opposizione e autonomia scientifica
Contro il conformismo culturale della Controriforma, polemizzarono alcuni autori che però non ebbero la forza, né organizzativa né propositiva, di abbattere la maestosa impalcatura eretta dalla Chiesa cattolica. Alcuni di questi, le cui opere d’argomento filosofico, storico, politico, scientifico, si rivolgevano ad un pubblico non specialistico, furono ostacolati, perseguitati, censurati, anche condannati, dalle autorità istituzionali ed ecclesiastiche. Allo sviluppo di quella che possiamo definire una letteratura d’opposizione alla cultura ufficiale della Controriforma contribuì il concetto di autonomia della scienza dalla filosofia e dalla teologia, che si era fatto largo a fatica nel corso del Cinquecento e, nel Rinascimento, si era affermato grazie agli studi di Leonardo da Vinci. Nuove metodologie di ricerca ed alcune importanti invenzioni tecniche, come ad esempio il cannocchiale, avevano diffuso una nuova concezione dell’uomo e dell’universo, non più basata sul principio d’autorità, né sulle teorie di Aristotele, che la Chiesa, però, aveva fatto derivare direttamente dalla rivelazione cristiana.