Concetti Chiave
- Il Concilio di Trento stabilì che solo la Chiesa poteva interpretare le Sacre Scritture, contrastando la visione di Lutero sulla Bibbia come unica fonte di verità.
- Nonostante non fossero esplicitamente menzionati nella Bibbia, il Concilio considerava elementi come il purgatorio e le indulgenze come verità dottrinali.
- Fu imposto ai vescovi e ai preti l'obbligo di residenza nelle rispettive diocesi e parrocchie, vietando il cumulo di benefici.
- Per elevare il livello di istruzione del clero, vennero istituiti i seminari, scuole dedicate alla formazione dei preti.
- Nonostante il celibato imposto, esistevano casi di preti con famiglie nascoste, affrontati da vescovi zelanti come Carlo Borromeo.
Indice
Il ruolo della chiesa
Il concilio assegnava alla chiesa un analogo ruolo di mediazione anche a proposito della relazione tra il fedele e la Bibbia.
Interpretazione delle scritture
Il concilio vietò di interpretare le Sacre Scritture in modo diverso da come le interpretava la chiesa. Lutero riteneva che tutto ciò che era scritto nella Bibbia e nel nuovo testamento era da prendere come unico e vero. Al contrario il concilio, riteneva che altre cose come il purgatorio e le indulgenze, anche se non detto nella Bibbia, erano cose vere, realmente vissute.
Riformatori radicali
Tuttavia però, Lutero e Calvino, decisi a eliminare tutte le credenze e i riti non attestati in modo esplicito dal Nuovo Testamento, furono certamente i riformatori più radicali.
Regole per i preti
In primo luogo venne fissato con estremo vigore, per i vescovi e i preti, l’obbligo di residenza nelle diocesi e nella parrocchia di cui erano responsabili. Però sì vietò di dare ai preti più diocesi da gestire, per il cumulo di beneficio. Per migliorare l’istruzione dei preti, furono istituiti i seminari, cioè scuole che servono per migliorare i preti.
Vita privata dei preti
Il prete non poteva sposarsi e i Vescovi non potevano compiere periodiche visite pastorali. Fino a qui regole dure ma giuste. Però molti preti in casa avevano donne che davano figli. I vescovi più “zelanti” come Carlo Borromeo e Federico (cugino) intervennero allontanandogli le donne da essi.