Concetti Chiave
- La dottrina mercantilista del XVI e XVII secolo vede il commercio come fonte di oro e argento, con merci rare e lontane particolarmente apprezzate.
- Gli Olandesi, ispirati da Spagnoli e Portoghesi, si avventurano in mare per costruire un impero coloniale e accedere a beni esotici richiesti in Europa.
- Nel 1602, viene fondata la Compagnia delle Indie Orientali, ottenendo il monopolio commerciale tra il Capo di Buona Speranza e lo stretto di Magellano.
- La Compagnia ha il diritto di utilizzare forze armate e stipulare accordi, impiegando migliaia di marinai e soldati per il commercio globale.
- Le navi trasportavano spezie, porcellana, tabacco e tessuti, generando profitti significativi per gli azionisti olandesi, con rendimenti annuali fino al 75%.
La dottrina mercantilista
La dottrina mercantilista che, nel XVI e nel XVII secolo sostiene la pratica economica sia dei privati che dello Stato, riconosce che il commercio è l’unico mezzo per far venire nel paese l’oro e l’argento. Pertanto, più le merci proposte sono rare, più esse sono costose. Inoltre, i prodotti provenienti da paesi lontani sono molto ricercati.
Espansione coloniale europea
Imitando gli Spagnoli.
i Portoghesi come pure gli Inglesi, gli Olandesi si lanciano allora sui mari per creare un impero coloniale e trovare le derrate ed i materiali esotici di cui gli Europei sono molto ghiotti. Numerosi scali commerciali sono creati nell’Oceano Indiano e nelle numerose isole che costellano l’oceano fra l’ India e l’Australia (chiamate Insulindia), ricche di spezie che sui mercati europei sono negoziate a prezzo d’oro.La Compagnia delle Indie orientali
Nel 1602, gli Stati Generali delle Province- Unite e Johan van Oldenbarnevelt, Consigliere dei principi di Orange, creano una Compagnia generale unificata delle Indie orientali. Poiché la concessione, valida per ventuno anni, sarà rinnovata per quasi due secoli, la Compagnia diventa così una notevole potenza ed un valido modello di sfruttamento coloniale. Essa riceve il monopolio statale relativo al commercio e alla navigazione ad est del Capo di Buona Speranza e ad ovest dello stretto di Magellano. Possedendo anche numerosi privilegi come il diritto di impiegare delle forze armate e la possibilità di concludere accordi commerciali, essa impiegava migliaia di marinai e di soldati. Le sue navi trasportavano all’andata merci destinate all’uso del personale degli scali commerciali o per essere scambiate con gli indigeni quali tessuti, piombo, utensili, carta, ecc. Al ritorno, erano cariche di spezie di Giava e di Sumatra (, noce moscata, cannella, chiodi di garofano), oltre ad oggetti di porcellana, tabacco, caffè, té e tessuti di cotone. Gli azionisti della Compagnia, borghesi olandesi, realizzavano, in media, un guadagno annuo del 25% per raggiungere, a volte il 50 o il 75%.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale della Compagnia delle Indie Orientali?
- Quali privilegi aveva la Compagnia delle Indie Orientali?
- Quali erano i guadagni medi degli azionisti della Compagnia delle Indie Orientali?
L'obiettivo principale della Compagnia delle Indie Orientali era creare un impero coloniale per trovare derrate e materiali esotici molto richiesti in Europa, come spezie, porcellana, tabacco, caffè, tè e tessuti di cotone.
La Compagnia delle Indie Orientali aveva il monopolio statale sul commercio e la navigazione ad est del Capo di Buona Speranza e ad ovest dello stretto di Magellano, oltre al diritto di impiegare forze armate e concludere accordi commerciali.
Gli azionisti della Compagnia delle Indie Orientali, principalmente borghesi olandesi, realizzavano un guadagno annuo medio del 25%, che poteva raggiungere a volte il 50 o il 75%.