Concetti Chiave
- Carlo V e Paolo III si incontrarono segretamente per sei ore, con l'imperatore che offrì al papa un prezioso diamante, poi montato in un anello da Cellini.
- Nonostante i tentativi di Carlo V di rinnovare la lega del 1532 e offrire favori a Pierluigi e Ottavio, il papa mantenne la sua neutralità.
- Accordi furono raggiunti su alcune controversie e per l'Ungheria, e fu fissata per l'anno successivo a Mantova l'apertura del concilio ecumenico.
- Durante la visita a Roma, Carlo V esplorò chiese e monumenti antichi, partecipando anche a funzioni religiose della settimana santa.
- Carlo V fece un discorso infuocato contro Francesco I, proponendo un duello per risolvere le dispute territoriali, ma l'incidente aumentò le tensioni.
Indice
Colloquio segreto tra Carlo v e Paolo III
Ebbe luogo un colloquio segreto di sei ore tra Carlo v e Paolo III e l'imperatore offrì in dono al papa un diamante del valore di 12.000 scudi che poi sarà montato in un anello dal Cellini.
Tentativi di alleanza e neutralità papale
Senza risultato Carlo v tentò di rinnovare la lega del 1532 anche offrendo larghi favori a Pierluigi e a suo figlio Ottavio poiché il papa fu incrollabile nella sua neutralità.
Tuttavia Paolo in non ottenne che Carlo v si accordasse con Francesco I di Valois sulla questione del ducato di Milano che era stato devoluto all'impero dopo la morte di Francesco II Sforza.Accordi e visite a Roma
Furono conclusi accordi su talune controversie e per l'Ungheria e fu fissata per l'anno seguente a Mantova l'apertura del concilio ecumenico. A Roma Carlo v visitò con il suo seguito chiese e antichi monumenti, concedendosi tra l'altro anche la contemplazione della città dall'alto del Pantheon, fece il pellegrinaggio delle Sette Chiese e assistette alle funzioni della settimana santa e la domenica di Pasqua al pontificale.
Conflitto con Francesco I e discorso di Carlo v
In quei giorni gli giunse la notizia che Francesco II chiesta invano l'investitura del Milanese per il suo secondogenito Enrico, aveva invaso e annesso alla Francia lo Stato sabaudo. Il 17 aprile, lunedì di Pasqua, Carlo v si precipitò inaspettatamente nella sala dei Paramenti dove il papa era in riunione con i cardinali e gli oratori, e pronunciò in spagnolo un violento discorso di un'ora e mezza. Esaltò quanto aveva fatto per la pace e rinfacciò a Francesco i le sue responsabilità per la guerra, propose come alternativa al conflitto un duello con il re a bordo di una nave per dirimere ogni differenza ponendo come posta da parte sua Milano e da parte dell'altro la Borgogna. L'aggressiva requisitoria fu poi moderata nella trascrizione stampata e con un chiarimento verbale dello stesso Carlo v il giorno successivo davanti ai rappresentanti della Francia ma non attenuò la gravità dell'incidente.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'esito del colloquio segreto tra Carlo V e Paolo III?
- Quali accordi sono stati conclusi durante l'incontro tra Carlo V e Paolo III?
- Come ha reagito Carlo V alla notizia dell'invasione dello Stato sabaudo da parte di Francesco I?
Il colloquio non ha portato a un rinnovamento della lega del 1532, nonostante i tentativi di Carlo V e i favori offerti a Pierluigi e Ottavio, poiché Paolo III è rimasto neutrale.
Sono stati conclusi accordi su alcune controversie e per l'Ungheria, e si è fissata l'apertura del concilio ecumenico a Mantova per l'anno seguente.
Carlo V ha reagito con un discorso violento in spagnolo, proponendo un duello con Francesco I per risolvere le differenze, mettendo in gioco Milano e la Borgogna.