Concetti Chiave
- Napoleone implementò riforme scolastiche per creare una classe dirigente di ingegneri, giuristi e amministratori, incrementando il ruolo della burocrazia statale.
- La burocrazia napoleonica fu un pilastro dell'accentramento amministrativo, con prefetti che garantivano l'attuazione delle direttive governative nei dipartimenti.
- Le riforme favorirono la mobilità sociale, permettendo a borghesi e popolani di avanzare nella carriera burocratica, non più riservata ai soli nobili.
- Napoleone riconciliò cattolici e laici abolendo la costituzione civile del clero e firmando un concordato con la Santa Sede nel 1801, restaurando le festività religiose.
- Il Codice civile del 1804 consolidò le leggi francesi, mantenendo conquiste rivoluzionarie come l'uguaglianza legale, ma retrocedendo sui diritti delle donne.
Indice
Riforme scolastiche e burocratiche
Napoleone varò un vasto e deciso programma di riforme che ebbe nella scuola uno dei suoi punti di forza. Fu creato un sistema di istruzione superiore gestito dallo stato per formare una classe dirigente fatta di ingegneri, giuristi e amministratori. Scuole specializzate educarono una burocrazia di funzionari competenti e fedeli non più al principe ma allo stato, ossia alla funzione pubblica che erano chiamati a svolgere. La burocrazia divenne in tal modo la struttura portante di un deciso accentramento amministrativo: il ministro degli interni ottenne ampi poteri ed ebbe il pieno controllo dei dipartimenti, le suddivisioni amministrative del territorio, che amministrava attraverso i prefetti, dei funzionari dello stato che garantivano che le direttive del governo fossero attuate rapidamente da tutto l'Impero. Nella Francia napoleonica i prefetti erano i rappresentanti del governo centrale nei dipartimenti ed erano titolari del potere di polizia. La carriera della burocrazia si aprì così non solo ai nobili, come era accaduto in passato, ma anche ai borghesi e ai popolani, e, come nel caso dell'esercito, fu un settore che favorì la mobilità sociale, cioè la possibilità reale per le persone che fanno parte di un determinato ceto, di muoversi da una classe all'altra migliorando la propria condizione economica e sociale.
Concordato con la Santa sede
Napoleone intervenne anche sulla frattura tra cattolici e laici, che era stata profondissima nel periodo rivoluzionario, abolendo la costituzione civile del clero e firmando un concordato con la Santa sede nel 1801, che riconosceva il cattolicesimo come "religione della grande maggioranza dei francesi" e assicurava finanziamenti alla chiesa, ottenendone in cambio la fedeltà al regime. Il calendario della rivoluzione, senza domeniche e senza festività religiose, fu abolito.
Codice civile e sue implicazioni
Il risultato più importante, e destinato a durare, delle riforme napoleoniche fu l'emanazione nel 1804, del Codice civile ("La mia vera gloria", secondo le parole di Napoleone), un insieme di leggi finalizzate a regolare i rapporti tra i cittadini in tema di matrimonio, famiglia, proprietà e lavoro. Il Codice napoleonico diede uniformità alle leggi francesi, mantenendo alcune delle più importanti conquiste della rivoluzione: abolizione dei privilegi feudali, garanzia della proprietà privata, libertà di iniziativa economica, uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, istruzione laica, libertà religiosa, libertà di lavoro.
Su alcuni aspetti, in particolare su quanto concerne la condizione femminile, il Codice napoleonico fece però dei passi indietro rispetto alla legislazione introdotta nel periodo rivoluzionario: la donna, che all'interno della famiglia aveva conquistato una posizione paritaria nei confronti del marito, tornò a essere subordinata all'autorità dell'uomo.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali riforme educative introdotte da Napoleone?
- Come Napoleone affrontò la frattura tra cattolici e laici?
- Qual è stato il risultato più duraturo delle riforme napoleoniche?
- In che modo il Codice napoleonico influenzò la condizione femminile?
Napoleone creò un sistema di istruzione superiore gestito dallo stato per formare una classe dirigente di ingegneri, giuristi e amministratori, e scuole specializzate per una burocrazia competente e fedele allo stato.
Napoleone abolì la costituzione civile del clero e firmò un concordato con la Santa Sede nel 1801, riconoscendo il cattolicesimo come "religione della grande maggioranza dei francesi" e assicurando finanziamenti alla chiesa.
Il risultato più duraturo fu l'emanazione del Codice civile nel 1804, che regolava i rapporti tra i cittadini e manteneva importanti conquiste della rivoluzione come l'uguaglianza di fronte alla legge e la libertà religiosa.
Il Codice napoleonico fece passi indietro rispetto alla legislazione rivoluzionaria, subordinando nuovamente la donna all'autorità dell'uomo all'interno della famiglia.