Concetti Chiave
- I Maya svilupparono una scrittura complessa, testimoniata da iscrizioni su pietra e tre codici geroglifici sopravvissuti.
- Il Popol Vuh, scritto in lingua quiché e tradotto in spagnolo, è considerato la "Bibbia dei Maya" per le sue narrazioni mitiche e storiche.
- La visione cosmologica dei Maya includeva una Terra sostenuta da un rettile nell'oceano, con sfere celesti e infernali sovrastanti e sottostanti.
- Il loro politeismo venerava un dio supremo, Itzam Na, e prevedeva cerimonie con offerte simboliche e automutilazioni.
- I Maya impressionano per i loro templi piramidali e avanzate conoscenze astronomiche, come il calcolo dell'anno solare di 365 giorni.
Indice
La scrittura e i testi maya
Dal IV secolo d.C. i Maya disposero di una scrittura assai ricca, ma anche molto complessa, che ci è giunta sia attraverso numerose iscrizioni su pietra sia grazie a tre codici geroglifici salvati dalla distruzione di centinaia di testi maya intraprese dagli Spagnoli, perché li ritenevano diabolici. Siamo inoltre in possesso di un testo scritto, alla metà del XVI secolo, nella lingua locale denominata quiché e tradotto in spagnolo da un frate domenicano agli inizi del Settecento. Si intitola Popol Vuh (letteralmente "Collezione di foglie scritte") e viene definita "la Bibbia dei Maya" poiché contiene le loro tradizioni ed eventi mitici, ma anche la storia e la cronologia dei re.
La visione del mondo dei Maya
I Maya avevano una visione del mondo pessimistica. La storia del mondo prevedeva la successione di generazioni diverse di uomini: prima di creta, poi di legno, infine dii mais. La generazione attuale sarebbe stata infine travolta da un tremendo diluvio. La Terra, nella loro concezione, posava su un enorme rettile che nuotava nell'oceano: sopra la Terra stavano tredici sfere celesti, sotto di essa nove sfere infernali.
Religione e cerimonie maya
I Maya erano politeisti e credevano in un dio supremo, Itzam Na, il Signore del cielo, delle acque e dei fulmini. Il culto consisteva principalmente in cerimonie propiziatorie, in cui si offrivano agli dei oggetti di valore, cibo e il proprio sangue, mediante automutilazioni.
Conoscenze culturali e scientifiche
Tra le attestazioni della grande raffinatezza culturale dei Maya vanno ricordati i grandiosi templi piramidali e le conoscenze astronomiche e matematiche piuttosto avanzate. Grazie a queste conoscenze, erano riusciti a calcolare in 365 giorni la durata dell'anno solare.