Concetti Chiave
- Nonostante le differenze regionali, esisteva una civiltà europea unitaria grazie alla rapida diffusione di conoscenze e stili artistici, con l'Italia come centro principale.
- Nel campo scientifico, l'Italia perse il suo ruolo centrale nel Seicento, con le città dell'Europa centro-settentrionale diventando centri di ricerca, in parte a causa della censura ecclesiastica.
- A partire dal Seicento, la Francia divenne il centro europeo della moda e delle usanze sociali, influenzando le classi superiori in tutta Europa.
- La circolazione delle conoscenze tra gli studiosi europei durante l'età moderna promosse lo sviluppo scientifico e portò alla creazione di importanti accademie scientifiche.
- Accademie come l'Accademia dei Lincei in Italia, l'Accademia Reale di Scienze in Francia e la Royal Society in Inghilterra furono fondamentali per la discussione e la diffusione delle scoperte scientifiche.
I centri della civiltà Europea
In età moderna conoscenze e stili si diffondevano rapidamente da una regione all’altra dell’Europa, per cui si può affermare che esistesse una civiltà europea nonostante le differenze esistenti da regione a regione. Nel campo dell’arte, in particolare nella pittura, nell’architettura e nella musica, l’Italia fu il principale centro di diffusione degli stili, dal risorgimento al barocco. In ogni Paese europeo vennero ripresi gli stili provenienti dall’Italia, adattandoli alla realtà e alle tradizioni locali.
Nelle scienze invece l’Italia perse progressivamente il ruolo centrale che aveva ancora nel Cinquecento sia per la generale decadenza economica, sia per la censura esercitata dalla Chiesa su diverse teorie scientifiche, come apparve evidente con la condanna di Galileo nel 1633. I centri della ricerca scientifica furono perciò soprattutto le città dell’Europa centro-settentrionale.
A partire dal Seicento la Francia costituì per tutta l'Europa il centro di diffusione di usanze proprie e della vita di società e delle mode nell’abbigliamento: le lingue, le mode e le usanze francesi conobbero un ampia diffusione tra le classi superiori di tutta Europa, da Madrid a San Pietroburgo (dal 1715), nuova capitale della Russia, da Stoccolma alle capitali italiane.
Circolazione delle conoscenze
In età moderna scoperte, invenzioni ed esperimenti effettuati in un Paese venivano fatti conoscere e discussi tra gli studiosi di tutta Europa. Questa circolazione delle conoscenze favorì lo sviluppo scientifico.
Nacquero inoltre Accademie e Società Reali che erano associazioni di scienziati protette dal re o dal principe: ad esempio in Italia la prima accademia scientifica fu quella dei Segreti della natura (Napoli, 1560), a cui seguirono tra le più importanti, l’Accademia dei Lincei (Roma, 1603) e l’Accademia del Cimento (1657); in Francia l’Accademia Reale di Scienze fondata dal re Luigi XVI (1666) e in Inghilterra la Royal Society (1662) che fu senza dubbio la più prestigiosa. All’interno di queste accademie si svolgevano dibattiti tra studiosi e si effettuavano esperimenti che venivano poi fatti conoscere attraverso pubblicazioni.
Nelle scienze invece l’Italia perse progressivamente il ruolo centrale che aveva ancora nel Cinquecento sia per la generale decadenza economica, sia per la censura esercitata dalla Chiesa su diverse teorie scientifiche, come apparve evidente con la condanna di Galileo nel 1633. I centri della ricerca scientifica furono perciò soprattutto le città dell’Europa centro-settentrionale.
A partire dal Seicento la Francia costituì per tutta l'Europa il centro di diffusione di usanze proprie e della vita di società e delle mode nell’abbigliamento: le lingue, le mode e le usanze francesi conobbero un ampia diffusione tra le classi superiori di tutta Europa, da Madrid a San Pietroburgo (dal 1715), nuova capitale della Russia, da Stoccolma alle capitali italiane.
Circolazione delle conoscenze
In età moderna scoperte, invenzioni ed esperimenti effettuati in un Paese venivano fatti conoscere e discussi tra gli studiosi di tutta Europa. Questa circolazione delle conoscenze favorì lo sviluppo scientifico.
Nacquero inoltre Accademie e Società Reali che erano associazioni di scienziati protette dal re o dal principe: ad esempio in Italia la prima accademia scientifica fu quella dei Segreti della natura (Napoli, 1560), a cui seguirono tra le più importanti, l’Accademia dei Lincei (Roma, 1603) e l’Accademia del Cimento (1657); in Francia l’Accademia Reale di Scienze fondata dal re Luigi XVI (1666) e in Inghilterra la Royal Society (1662) che fu senza dubbio la più prestigiosa. All’interno di queste accademie si svolgevano dibattiti tra studiosi e si effettuavano esperimenti che venivano poi fatti conoscere attraverso pubblicazioni.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo dell'Italia nella diffusione degli stili artistici in Europa durante l'età moderna?
- Perché l'Italia perse il suo ruolo centrale nelle scienze durante l'età moderna?
- Quali furono le principali istituzioni scientifiche fondate in Europa durante l'età moderna?
L'Italia fu il principale centro di diffusione degli stili artistici, specialmente nella pittura, architettura e musica, influenzando altri Paesi europei che adattavano questi stili alle loro tradizioni locali.
L'Italia perse il suo ruolo centrale nelle scienze a causa della decadenza economica e della censura della Chiesa su teorie scientifiche, come dimostrato dalla condanna di Galileo nel 1633, spostando i centri di ricerca verso l'Europa centro-settentrionale.
Tra le principali istituzioni scientifiche fondate vi furono l'Accademia dei Lincei e l'Accademia del Cimento in Italia, l'Accademia Reale di Scienze in Francia e la Royal Society in Inghilterra, che favorirono il dibattito e la diffusione delle conoscenze scientifiche.