Concetti Chiave
- Carlo I Stuart divenne re di Inghilterra, Scozia e Irlanda nel 1625, affrontando da subito l'ostilità del Parlamento per questioni finanziarie e politiche.
- La tensione con il Parlamento portò Carlo a scioglierlo diverse volte, cercando di governare in modo assoluto e imponendo tassazioni per finanziare guerre.
- Il tentativo di imporre la religione anglicana alla Scozia scatenò una rivolta, spingendo Carlo a convocare il Parlamento, da cui non ottenne i fondi sperati.
- Il Parlamento Lungo del 1640 limitò ulteriormente il potere di Carlo, portando a un conflitto che culminò nella guerra civile tra realisti e parlamentaristi.
- Dopo una serie di sconfitte e tentativi di alleanze, Carlo fu giudicato colpevole e giustiziato nel 1649, portando alla proclamazione della repubblica sotto Oliver Cromwell.
Indice
Ascesa al trono di Carlo I
Carlo I Stuart (Dunfermline, Scozia 1600 - Londra 1649) fu re d’Inghilterra, Scozia e Irlanda (1625-1649). Secondogenito e successore di Giacomo I d’Inghilterra (Giacomo VI di Scozia), della dinastia Stuart, divenne l’erede al trono nel 1612, alla morte del fratello Enrico, e nel 1625 salì al trono. Nello stesso anno sposò la principessa francese Enrichetta Maria di Borbone.
Conflitti con il Parlamento
Appena eletto, Carlo dovette subito affrontare l’ostilità del Parlamento, che gli negò i finanziamenti per rafforzare la flotta militare e condurre una guerra in Europa; nel corso della guerra dei Trent’anni, infatti, i territori che appartenevano alla figlia di Giacomo, Elisabetta di Boemia, sposata con un elettore del Palatinato, erano stati conquistati dall’imperatore del Sacro romano impero, Ferdinando II, e adesso Carlo si proponeva di riscattarli. Per riuscire a ottenere i fondi necessari, il sovrano sciolse più volte il Parlamento e fece arrestare i deputati che gli si opponevano.
Negli anni tra il 1625 e il 1630 l’Inghilterra fu in guerra contro la Spagna e la Francia; l’andamento sfavorevole delle battaglie, però, aumentò il malcontento in patria. Nel 1628 Carlo fu costretto dal Parlamento ad accettare la Petition of Rights, che limitava le prerogative reali e imponeva una riduzione delle tasse.
Governo assoluto e tensioni religiose
Nel 1629 il Parlamento fu nuovamente sciolto e il sovrano diede inizio a undici anni di governo assoluto durante i quali, per riempire le casse dello stato, fece ricorso a ogni forma di tassazione. Il clima di tensione raggiunse il culmine nel 1637, quando Carlo tentò di imporre la religione anglicana alla Scozia presbiteriana: la nobiltà scozzese, i feudatari e i ministri presbiteriani, riuniti nel Covenant, scatenarono una rivolta contro l’Inghilterra.
Carlo, incapace di tenere testa ai ribelli e messo alle strette dalla mancanza di fondi, fu costretto a convocare il cosiddetto Parlamento Corto (Short Parliament, 13 aprile – 5 maggio 1640), dal quale però non riuscì a ottenere gli sperati aiuti economici.
In seguito, nel novembre del 1640, Carlo convocò il cosiddetto Parlamento Lungo (Long Parliament), guidato dal presbiteriano John Pym. Il re dovette accettare pesanti limitazioni al proprio potere e fu costretto a ratificare la condanna a morte dei suoi principali consiglieri, fra cui il conte di Strafford. Nell’ottobre del 1641 i cattolici irlandesi insorsero e Carlo si rivolse al Parlamento al fine di organizzare un esercito con cui sedare la rivolta.
I Lord temettero però che il sovrano volesse usare l’esercito contro di loro e risposero con la Grand Remonstrance, una petizione che concedeva al Parlamento il potere di ratificare le nomine dei ministri. Il re si eresse a difensore del vecchio ordine e riuscì a radunare un esercito, alla testa del quale si presentò in Parlamento con l’intenzione di arrestare Pym.
Guerra civile e disfatta
L’atto scatenò una sollevazione popolare che segnò l’inizio della guerra civile, durante la quale le truppe realiste si scontrarono con l’esercito (i cosiddetti Roundheads, “teste rotonde”) costituito dai parlamentaristi e guidato da Oliver Cromwell. Nel 1643 i parlamentaristi si allearono con gli scozzesi del Covenant; Carlo fu sconfitto una prima volta nella battaglia di Marston Moor e, nel giugno 1645, subì una nuova e clamorosa disfatta nella battaglia di Naseby. Nella primavera del 1646 si arrese agli scozzesi, che lo consegnarono al Parlamento inglese.
Fine di Carlo I e nascita della repubblica
Sebbene fosse stato militarmente sconfitto e non avesse più alcun seguace, il re non si diede per vinto: tentò alleanze e fomentò intrighi con i diversi partiti, optando alla fine per l’offerta di sostegno militare che gli giunse dai realisti scozzesi. Questo accordo segreto portò a una seconda invasione dell’Inghilterra da parte degli Scozzesi. Tuttavia, l’esercito di Cromwell era sufficientemente forte per reprimere l’insurrezione; alla fine della seconda guerra civile, nel 1648, Cromwell istituì un tribunale per sottoporre a giudizio il re, che fu ritenuto colpevole.
Carlo fu giustiziato per decapitazione il 30 gennaio del 1649. In Inghilterra fu proclamata la repubblica, con a capo Oliver Cromwell, il protagonista della rivoluzione inglese.
Domande da interrogazione
- Chi era Carlo I Stuart e quale fu il suo ruolo storico?
- Quali furono le cause principali del conflitto tra Carlo I e il Parlamento?
- Come reagì Carlo I alla rivolta scozzese del 1637?
- Quali furono le conseguenze della guerra civile inglese per Carlo I?
- Quale fu l'esito finale del regno di Carlo I?
Carlo I Stuart fu re d'Inghilterra, Scozia e Irlanda dal 1625 al 1649, noto per il suo conflitto con il Parlamento e la sua esecuzione che portò alla proclamazione della repubblica sotto Oliver Cromwell.
Il conflitto nacque principalmente dalla negazione dei finanziamenti da parte del Parlamento per le guerre europee e dalla resistenza alle sue politiche fiscali e religiose, culminando nella Petition of Rights e nella Grand Remonstrance.
Carlo I tentò di imporre la religione anglicana alla Scozia presbiteriana, provocando una rivolta. Incapace di gestire la situazione e privo di fondi, fu costretto a convocare il Parlamento Corto e successivamente il Parlamento Lungo.
La guerra civile portò alla sconfitta di Carlo I nelle battaglie di Marston Moor e Naseby, alla sua resa agli scozzesi e alla sua consegna al Parlamento inglese, culminando nella sua esecuzione nel 1649.
Carlo I fu giudicato colpevole e giustiziato per decapitazione nel 1649, portando alla fine della monarchia e all'instaurazione della repubblica sotto la guida di Oliver Cromwell.