Concetti Chiave
- Il cardinale Mazzarino, di origini italiane, fu scelto da Anna d'Austria per guidare gli affari del regno di Francia durante la reggenza di Luigi XIV, ancora bambino.
- Mazzarino affrontò le rivolte dei funzionari e dei borghesi, scatenate dalla pressione fiscale e dall'intenzione del re di instaurare una monarchia assoluta.
- Nonostante la sommossa popolare e l'opposizione del Parlamento, Mazzarino riuscì a ristabilire l'ordine e consentì il rientro della corte a Parigi.
- Con il trattato dei Pirenei del 1659, Mazzarino concluse le rivalità con la Spagna, ottenendo territori e accordi commerciali, oltre al matrimonio tra Luigi XIV e Maria Teresa d'Austria.
- Alla morte di Mazzarino nel 1661, Luigi XIV decise di governare senza primo ministro, puntando a consolidare il potere assoluto della Francia.
Indice
La successione al trono
Il cardinale Richelieu morì nel 1642 e poco dopo scomparve anche Luigi XIII. Il trono passò al figlio Luigi XIV che però aveva solo 5 anni per cui il regno fu dato in reggenza alla madre Anna d’Austria, la quale affidò la guida degli affari del regno ad uomo politico molto abile, il cardinale Mazzarino, fra l’altro di origini italiane.
Le rivolte e la reggenza
Mazzarino dovette innanzitutto soprattutto fronteggiare le rivolte dei funzionari che ricoprivano incarichi acquistati a cui si univano anche i borghesi più facoltosi e i magistrati.
Scoppiata negli anni 1648-1649, la rivolta affondava le radici nelle cause seguenti:
- la crescente pressione fiscale
- la rimessa dagli incarichi dei funzionari parigini
- l'intenzione del re di governare da solo, instaurando così una monarchia assoluta
Di fronte ad una sommossa popolare e ad una dura opposizione del Parlamento alla monarchia, la corte fu costretta ad abbandonare la capitale. Mazarino, con la forza, riprese tutti i poteri e la famiglia reale poté rientrare trionfalmente a Parigi.
In questo marasma era comunque chiaro che gli interessi della ricca borghesia, dei nobili e delle classi popolari non coincideva e per rimettere ordine tutti erano d’accordo che sarebbe stato necessaria l’autorità accentratrice del re.
Trattato dei Pirenei
All’opera di Mazzarino si devono anche le trattative con la Spagna che, conclusesi con il trattato dei Pirenei del 1659, misero fine alle rivalità fra le due potenze: la Francia annetteva l’Artois, la Cerdagne, il Roussillon e l’ Alsazia e veniva combinato il matrimonio fra Luigi XIV e Maria Teresa d’Austria, figlia di Filippo IV re di Spagna, che rinunciava a qualsiasi diritto sulla corona di Spagna, in cambio di una lauta dote che, tuttavia, non fu mai versata. Il trattato prevedeva anche accordi commerciali fra le due potenze.
Luigi XIV e il potere assoluto
Quando nel 1661 Mazzarino morì, Luigi XIV, che aveva appena 23 anni, dichiarò ufficialmente di voler governare senza alcun primo ministro, in quanto consapevole che per rafforzare il potere della Francia sullo scenario internazionale era necessario un forte potere assoluto, cioè svincolato da ogni forma di controllo.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali sfide affrontate dal cardinale Mazzarino durante la reggenza di Luigi XIV?
- Quali furono i risultati delle trattative di Mazzarino con la Spagna?
- Cosa dichiarò Luigi XIV dopo la morte di Mazzarino nel 1661?
Mazzarino dovette affrontare le rivolte dei funzionari, dei borghesi facoltosi e dei magistrati, causate dalla crescente pressione fiscale, dalla rimozione degli incarichi parigini e dall'intenzione del re di instaurare una monarchia assoluta.
Le trattative portarono al trattato dei Pirenei del 1659, che pose fine alle rivalità tra Francia e Spagna, con l'annessione di territori francesi e il matrimonio tra Luigi XIV e Maria Teresa d'Austria, sebbene la dote promessa non fu mai versata.
Luigi XIV dichiarò di voler governare senza alcun primo ministro, consapevole che un forte potere assoluto era necessario per rafforzare la posizione della Francia a livello internazionale.