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Concetti Chiave

  • Alla fine del 200, i mercanti fiorentini accumularono ricchezze enormi con il commercio di lana, rendendo Firenze un'importante piazza finanziaria europea, sebbene in seguito la città dichiarò bancarotta.
  • Nel 16° secolo, Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia unirono i loro regni, conquistando Granada e unificando la Spagna, mentre espulsero Ebrei e Moriscos non convertiti al cristianesimo.
  • I portoghesi del 15° secolo finanziarono esplorazioni per trovare nuove rotte commerciali, culminando con Vasco da Gama che raggiunse le Indie circumnavigando l'Africa.
  • Gli Europei, guidati dai Conquistadores come Hernán Cortés e Francisco Pizarro, conquistarono le civiltà Azteca e Inca, sfruttando la superiorità tecnica e le malattie europee.
  • Cristoforo Colombo, sostenuto dai sovrani spagnoli, attraversò l'Atlantico nel 1492, scoprendo un nuovo continente, anche se inizialmente pensò di aver raggiunto l'Asia.

Indice

  1. L'ascesa e caduta delle banche fiorentine
  2. Il dominio economico di Venezia e Anversa
  3. L'unificazione della Spagna e le sue conseguenze
  4. Le esplorazioni portoghesi e la scoperta delle Indie
  5. La conquista delle civiltà precolombiane
  6. Cristoforo Colombo e la scoperta dell'America
  7. Il trattato di Tordesillas e le sue implicazioni
  8. Il riconoscimento di un nuovo mondo
  9. Amerigo Vespucci e la disputa sulla scoperta

L'ascesa e caduta delle banche fiorentine

Verso la fine del 200 diversi mercanti fiorentini, con i loro commerci di lana e panni accumularono ricchezze enormi che andarono a costituire il capitale base del banco di credito a cui si rivolgeva chi aveva bisogno di denaro.

Nel 300 Firenze divenne la piazza finanziaria più importante d’Europa ma a causa del finanziamento per continue guerre nel 1345 dichiarò bancarotta provocando il fallimento delle banche fiorentine.

Il dominio economico di Venezia e Anversa

Nel 15° secolo Venezia divenne il centro economico di maggior rilevanza, nonché il porto principale per il commercio tra Europa ed Oriente, perciò chiunque volesse acquistare spezie e prodotti orientali avrebbero dovuto rivolgersi al mercato veneziano.

Nel 16° secolo il porto di Anversa divenne un concorrente di quello veneziano grazie all’importazione di spezie dal Portogallo, ma non aveva ancora raggiunto i livelli di Venezia.

L'unificazione della Spagna e le sue conseguenze

La Spagna del 16° secolo era divisa tra il Regno di Granada, che era l’ultimo territorio islamico rimasto e il Regno di Aragona, conteso con quello di Castiglia.

Nel 1469 Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia si sposarono per unire i loro regni e raddoppiando il potere riuscirono a conquistare Granada, unificando ufficialmente la Spagna nel 1492.

Oltre a ciò firmarono un editto di espulsione per cacciare tutti gli Ebrei che non si convertirono al cristianesimo, limitando però di molto la libertà anche dei convertiti, a cui infatti era vietato frequentare le più prestigiose università spagnole.

Oltre agli Ebrei anche i Moriscos tra il 1609 e il 1614 vennero espulsi dal territorio, accusati di aver sollevato delle rivolte perché erano stati obbligati a convertirsi.

Le esplorazioni portoghesi e la scoperta delle Indie

Nel 15° secolo i portoghesi iniziarono a finanziare numerose spedizioni navali per salpare l’Oceano Atlantico per cercare ricchezza, le cause che li spinsero verso le indie erano tre, ossia la chiusura delle vie di commercio dopo che i Turchi presero il controllo di Costantinopoli, togliere ai veneziani il controllo delle spezie dall’Oriente e avere più risorse a causa di un aumento demografico e quindi anche del consumo.

Dopo essere arrivati in Marocco e successivamente in Sud Africa, dove conquistarono le isole Azzorre e di Madeira aprirono una nuova rotta grazie a cui nel 1488 Bartolomeo Diaz arrivò a Capo di Buona Speranza, che aprì la tratta verso le Indie, che vennero raggiunte per la prima volta dal navigatore Vasco da Gama, che superò Capo di Buona Speranza e permise ai portoghesi di insediarsi in Oriente e aprire il commercio con gli Islamici che pur non avendo instaurato un rapporto pacifico erano intimoriti dalle armi e riuscirono quindi a sconfiggerli.

La conquista delle civiltà precolombiane

Le ulteriori esplorazioni degli Europei portarono alla scoperta di popolazioni sconosciute e dei loro ricchi imperi tra cui gli Aztechi e i Maya nell’attuale Messico e gli Inca nell’attuale Perù.

Molto presto però ondate di Conquistadores, ossia soldati avventurieri, agricoltori ma anche sacerdoti che erano bramosi di oro, che erano controllati dalla Spagna con istituzione chiamata “casa de contratacion e las indias” che appunto effettuava delle ricerche sia sui passeggeri e sulle navi sbarcarono del continente, tra cui Herman Cortes, che distrusse la civiltà Azteca, lui era convinto di trovarsi davanti una civiltà selvaggia ma in realtà gli aztechi erano molto acculturati e civili, volle comunque sottomettere l'intera civiltà anche con il loro consenso, perché si volevano ribellare al proprio sovrano Azteco e vedevano Cortes come una sorta di liberatore e si affidarono a lui, che con il suo esercito fornito di armi e cavalli li sottomise e sconfisse.

Un altro famoso conquistatore fu Francisco Pizarro, che saccheggiò gli Inca, nonostante il numero di Conquistadores fosse inferiore rispetto agli Indios ebbero la meglio su di loro,per via della superiorità tecnica degli armamenti e anche per l’indebolimento che portarono alla civiltà a causa delle malattie Europee a cui gli Indios non erano abituati (ad esempio il vaiolo).

Gli Indios sopravvissuti vennero schiavizzati, ma essendo trattati brutalmente, già deboli dalle malattie di cui si erano ammalati per colpa dei colonizzatori vennero sterminati quasi completamente, nonostante alcuni frati domenicani guidati da Bartolomé de Las Casas provarono a proteggerli.

Cristoforo Colombo e la scoperta dell'America

Prima che Vasco da Gama circumnavigasse l'Africa anche un altro navigatore attraversò l'oceano Atlantico e scoprì un nuovo continente, Cristoforo Colombo. Colombo era nato nei pressi di Genova nel 1451, iniziò a navigare a 14 anni, e a 25 entrò in servizio per la marina portoghese che lo obbligò a confrontarsi con il complesso sistema dei venti dell’Atlantico.

Nel 1484 espose il suo progetto di navigazione, in cui spiegava di avere l’intenzione di raggiungere la Cina (che aveva la fama di essere molto ricca) navigando verso Occidente, il suo scopo non era quello di ricerca di spezie bensì di oro, che sarebbe servito per finanziare una crociata, perché l'impresa di Cristoforo Colombo era anche di spirito religioso in quanto lui voleva aprire nuove vie per la diffusione della fede Cristiana e iniziare una nuova crociata per liberare Gerusalemme e il Mediterraneo dai Turchi al Re del Portogallo che dopo un’attenta indagine assieme ad esperti come il matematico Tolomeo lo dichiarò inattuabile perchè a quanto pareva i calcoli di Colombo erano errati, perché egli sosteneva che il Giappone distasse massimo 2400 miglia nautiche dalle Canarie, ma la distanza era 4 volte superiore, e di conseguenza per la commissione portoghese nessuna nave avrebbe sopportato il viaggio senza alcuno scalo essendo in mare aperto.

Colombo allora senza scoraggiarsi si rivolse ai sovrani di Spagna che accettarono, e gli vennero offerte due navi dalla città di Palos, erano due piccole caravelle lunghe 20mt., larghe 7 e alte 3, battezzate Nina e Pinta, lui poi noleggiò una terza nave, più grande, soprannominata Santa Maria.

Vennero reclutati 90 marinai, e le navi lasciarono il porto il 3 agosto del 1942, arrivando alle Canarie il 12 per cambiare le vele e fare rifornimento prima di partire per l’ignoto.

La navigazione in mare aperto durò 33 giorni, un tempo che nessun marinaio aveva trascorso viaggiando senza una meta sicura, infatti l’equipaggio si stava scoraggiando e voleva ammutinarsi.

Il 12 ottobre del 1492 apparve all’orizzonte l’isola di Guanahani che venne in realtà avvistata da Rodrigo de Triana, ribattezzata da Colombo San Salvador, pensando di aver raggiunto la parte più orientale dell’Asia, gli indigeni (indios) del posto accolsero lui e l’equipaggio in maniera pacifica.

Riprendendo la navigazione incontrò altre isole, Cuba e Haiti, ma durante la ricognizione venne perduta la Santa Maria, costringendo Colombo a lasciare 39 uomini ad Haiti e l’intenzione di fare ritorno in Europa e tornare a recuperarli, ma dopo la partenza gli uomini lasciati sull’isola tentarono di violentare le donne locali, e vennero uccisi dagli Indios.

Nel febbraio del 1493 le due navi fecero ritorno in Spagna, e il resoconto di Colombo sulle sue scoperte fece così scalpore che il racconto del suo viaggio venne stampato in castigliano e tradotto in latino, fino ad oggi si conoscono ben 8 edizioni.

Il trattato di Tordesillas e le sue implicazioni

La scoperta di queste nuove Terre creò una faida tra Spagna e Portogallo perché entrambe volevano conquistarle e quindi si decise di dividere le zone con un trattato chiamato trattato di tordesillas firmato da papa Alessandro VI nel 1494 in cui veniva tracciata una linea immaginaria a est della quale quindi verso destra c’era la colonizzazione dei portoghesi che comprendeva l’africa e l’Asia mentre alla sua sinistra quindi verso Ovest la colonizzazione della Spagna quindi il centro-sud del nuovo continente.

Qualche tempo dopo venne allestita una flotta di 20 navi che si recarono nelle terre appena scoperte, e iniziarono ad esserci dubbi sul fatto che quelle non fossero le agognate indie, e che al contrario non avessero alcuna importanza economica, perchè non vi era ne pepe ne cannella, e con l’oro che ricavarono riuscirono a malapena a risarcire le spese della spedizione, e questi sospetti crearono un grande disappunto nei confronti di Cristoforo Colombo, che per questa “inutile” scoperta venne quasi dimenticato.

Il riconoscimento di un nuovo mondo

Colombo era però ignaro di non essere sbarcato nelle Indie, ma bensì di aver scoperto un “nuovo mondo” e infatti quando nel 15° secolo iniziarono le spedizioni verso l’Oriente tutti sottovalutarono la sua possibile scoperta, e molti esploratori oltre a Vasco da Gama scoprirono varie zone del continente, tra cui Giovanni Caboto che scoprì il Canada e Pedro Alvares Cabral il Brasile.

Amerigo Vespucci e la disputa sulla scoperta

Il primo che sospettò che la spedizione di Colombo avesse portato alla scoperta di un nuovo continente fu Amerigo Vespucci a cui venne attribuito il merito della scoperta dell’America da cui appunto deriva il nome che venne deciso da un geografo tedesco.

Nel 1504 fu pubblicata a Venezia con il titolo di Mondus Novus una lettera di Vespucci rivolta a Ferdinando Magellano dove raccontava il suo viaggio alla scoperta di ciò che Colombo aveva già trovato prima, che venne riprodotta per più di 11 edizioni e che insediò la convinzione che fosse stato Vespucci il vero scopritore dell’America. Intanto Magellano nel 1519 partì da Siviglia e compì il primo giro del mondo, e arrivò nel Sud America, dove trovò una distesa d’acque che chiamò Oceano Pacifico perché erano molto tranquille. Arrivò fino alle isole Filippine ma fu ucciso da alcuni indigeni. L’8 settembre del 1522 tornò a Siviglia l’ultima nave superstite che accertò tutte le scoperte sia di Colombo che di Vespucci e anche di Magellano e a questo punto il quadro del mondo era ormai completo, e ne venne affermata anche la sua sfericità.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le origini del capitalismo moderno secondo il testo?
  2. Il capitalismo moderno ebbe origine con i mercanti fiorentini che accumularono ricchezze attraverso il commercio di lana e panni, costituendo il capitale base per le banche di credito. Firenze divenne un importante centro finanziario fino alla bancarotta del 1345.

  3. Come avvenne l'unificazione della Spagna nel 1492?
  4. L'unificazione della Spagna avvenne con il matrimonio tra Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, che riuscirono a conquistare Granada e unificare il paese. Inoltre, firmarono un editto di espulsione per gli Ebrei non convertiti al cristianesimo.

  5. Quali furono le motivazioni dietro le esplorazioni portoghesi nel 15° secolo?
  6. Le esplorazioni portoghesi furono motivate dalla chiusura delle vie di commercio dopo la presa di Costantinopoli da parte dei Turchi, dal desiderio di togliere ai veneziani il controllo delle spezie e dalla necessità di risorse a causa dell'aumento demografico.

  7. Quali furono le conseguenze delle esplorazioni europee nel Nuovo Mondo?
  8. Le esplorazioni portarono alla scoperta di popolazioni come gli Aztechi e gli Inca, che furono sottomesse dai Conquistadores. Gli Indios furono schiavizzati e decimati dalle malattie europee, nonostante alcuni tentativi di protezione da parte di frati domenicani.

  9. Quali furono le scoperte di Cristoforo Colombo e le loro conseguenze?
  10. Cristoforo Colombo scoprì un nuovo continente nel 1492, credendo di aver raggiunto l'Asia. La scoperta portò a una disputa tra Spagna e Portogallo, risolta con il trattato di Tordesillas. Colombo fu quasi dimenticato poiché le terre scoperte non avevano l'importanza economica sperata.

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