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Concetti Chiave

  • Il Terzo stato, in maggioranza nell'Assemblea degli Stati generali, richiese votazioni per testa per applicare principi illuministi di uguaglianza.
  • Dopo il rifiuto del re, il Terzo stato si autoproclamò Assemblea nazionale, giurando di non sciogliersi fino alla stesura di una costituzione.
  • L'atto di autoproclamazione segnò l'inizio della rivoluzione, affermando la sovranità del popolo attraverso i suoi rappresentanti eletti.
  • Il 14 luglio 1789, la presa della Bastiglia rappresentò un simbolo di rivolta contro l'autorità monarchica, segnando una svolta nella Rivoluzione francese.
  • L'assalto alla Bastiglia portò il re a ritirare le truppe, trasformando il 14 luglio nella principale festa nazionale francese.

Indice

  1. La composizione degli Stati generali
  2. La richiesta di voto per testa
  3. L'Assemblea nazionale e la rivoluzione
  4. La reazione del re e la presa della Bastiglia

La composizione degli Stati generali

degli Stati generali si riunì a Versailles il 5 maggio 1789. Dei 1139 eletti all'assemblea, 391 spettarono al clero, 270 alla nobiltà e 578 al Terzo stato, che si trovava quindi in maggioranza. Tra i deputati del Terzo stato, un terzo era costituito da uomini di legge; numerosi erano anche i professionisti e gli intellettuali; meno rappresentate erano le categorie direttamente produttive, con prevalenza dei commercianti e degli imprenditori.

Si trattava dunque di una rappresentanza chiaramente borghese: non vi erano infatti né artigiani né contadini.

La richiesta di voto per testa

Secondo la consuetudine, negli Stati generali si votava per ordine: ogni stato aveva diritto a un voto; nobili e clero disponevano quindi di due voti contro uno solo del Terzo stato. All'avvio dei lavori dell'assemblea, i rappresentanti del Terzo stato chiesero di modificare il regolamento e che le votazioni avvenissero per testa (ogni rappresentante un voto). Non si trattava solo di un espediente politico per far valere la maggioranza numerica di cui disponeva il Terzo stato, ma era piuttosto la coerente applicazione del principio, teorizzato da molti filosofi illuministi, che nella società ogni persona deve avere il diritto di affermare individualmente il proprio pensiero e le proprie scelte.

L'Assemblea nazionale e la rivoluzione

I deputati del Terzo stato, di fronte al rifiuto del re di permettere il voto per testa, si riunirono nella sala della pallacorda (una specie di grande palestra dove si praticava un gioco simile al tennis) e si autoproclamarono Assemblea nazionale (7 luglio 1789), giurando di non sciogliersi sino a che non fosse stata votata una costituzione. Molti nobili, che aspiravano a una riforma dello stato, e anche alcuni rappresentanti del clero si unirono a loro. Con questo atto, essi davano inizio alla rivoluzione, poiché affermavano il principio che la sovranità, cioè il diritto di esercitare il potere e di stabilirne le regole, spettava ai rappresentanti eletti dal popolo.

La reazione del re e la presa della Bastiglia

Nei primi giorni di luglio il re fece affluire ventimila soldati nei dintorni di Versailles e Parigi. Questo fatto allarmò i rappresentanti del Terzo stato, che temevano che il re intendesse attaccare l'assemblea. I lavoratori salariati e artigiani parigini si armarono e formarono un esercito popolare, la Guardia nazionale, comandata dal marchese Marie-Joseph Paul de La Fayette (1757-1834), che aveva combattuto nella guerra d'indipendenza americana. Il 14 luglio 1789 la folla in armi assaltò la Bastiglia. Gli insorti assunsero il controllo della municipalità di Parigi e il re fu costretto a recarsi a Versailles per annunciare il congedo dei ventimila soldati. Il 14 luglio divenne la data simbolo della rivoluzione francese ed è ancora oggi la principale festa nazionale in Francia.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la composizione degli Stati generali riuniti a Versailles nel 1789?
  2. Gli Stati generali erano composti da 1139 eletti: 391 del clero, 270 della nobiltà e 578 del Terzo stato, che era in maggioranza.

  3. Qual era la richiesta principale del Terzo stato riguardo al sistema di voto?
  4. Il Terzo stato chiese che le votazioni avvenissero per testa, cioè un voto per ogni rappresentante, anziché per ordine.

  5. Cosa fece il Terzo stato di fronte al rifiuto del re di modificare il sistema di voto?
  6. Si riunirono nella sala della pallacorda e si autoproclamarono Assemblea nazionale, giurando di non sciogliersi finché non fosse stata votata una costituzione.

  7. Qual è il significato storico del 14 luglio 1789?
  8. Il 14 luglio 1789, la folla in armi assaltò la Bastiglia, evento che divenne il simbolo della rivoluzione francese e la principale festa nazionale in Francia.

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