Concetti Chiave
- Nel Settecento, i tentativi di riforma economica dei Borbone francesi fallirono a causa delle resistenze di nobili e clero, causando un deficit pubblico allarmante.
- In Italia, il mancato sviluppo manifatturiero fu ostacolato dalla frammentazione del mercato interno e dal potere delle corporazioni.
- L'aristocrazia italiana, laica ed ecclesiastica, preferiva trarre profitti dalle rendite piuttosto che investire, contribuendo alla stagnazione economica.
- La borghesia italiana era debole poiché i capitali venivano investiti in proprietà rurali, considerati investimenti più sicuri rispetto a quelli commerciali.
- L'agricoltura italiana era arretrata, con un predominio di latifondi e colture promiscue che limitavano gli investimenti e l'innovazione.
Indice
La monarchia francese e le riforme mancate
Nel Settecento la monarchia francese dei Borbone si avvalse di ministri delle finanze competenti, che cercarono più volte di riformare il sistema economico e fiscale, ma sia Luigi XV (1715-1774) sia Luigi XVI (1774-1792) cedettero alle resistenze dei ceti privilegiati, ossia nobili e clero, licenziando i ministri riformatori.
Nel corso del secolo le guerre e le spese per mantenere la corte e la mastodontica burocrazia determinarono un allarmante passivo del bilancio pubblico. Per risanare le finanze sarebbe stato necessario ridurre al minimo le spese, abolire i vecchi privilegi fiscali dei nobili e del clero e soprattutto riformare il sistema di riscossione dei tributi, controllando gli appaltatori e riducendo la quantità di uffici, casse e tesorerie che tenevano per sé buona parte delle tasse. Ma Luigi XVI si dimostrò incapace di avviare un serio programma di riforme, con il risultato che la borghesia dei commerci e della nascente industria rimase schiacciata dal peso dei privilegi di cui godevano la nobiltà e il clero. Tutto ciò farà precipitare la Francia nella rivoluzione del 1789. Negli altri domini in cui regnavano i Borbone, cioè la Spagna, il Regno di Napoli e il Ducato di Parma, vi furono dei tentativi di riforma, ma questi fallirono a causa dell'opposizione dell'aristocrazia e del clero, proprietari di estesi latifondi e detentori di privilegi secolari.Il declino economico dell'Italia
In Italia era presente una grande fase di declino, causata da diversi fattori:
- il mancato sviluppo delle manifatture, ostacolato dalla frantumazione del mercato interno e dal potere delle corporazioni;
- la perdita del controllo dei traffici commerciali con l'Oriente da parte delle città marinare, passato sotto la gestione di inglesi e olandesi;
- la decadenza di molti centri cittadini che in precedenza erano stati fiorenti poli commerciali e artigianali;
- il predominio dell'aristocrazia, laica ed ecclesiastica, gelosa dei propri privilegi e orientata a trarre profitti dalle proprie rendite, piuttosto che effettuare investimenti;
- la debolezza della borghesia, in quanto i ricchi mercanti e banchieri cittadini investivano i capitali nell'acquisto di proprietà rurali, considerando la terra la fonte di rendita più sicura dei profitti commerciali e finanziari.
L'arretratezza agricola italiana
Soprattutto, l'Italia soffriva a causa dell'arretratezza dell'agricoltura:
- nel meridione dominavano i latifondi signorili coltivati a grano e il pascolo brado, mentre solo in ristrette zone costiere fiorivano colture specializzate;
- l'area collinare e pedemontana dell'Italia centrale e settentrionale era caratterizzata da colture promiscue e gestita in piccola proprietà o in mezzadria, forme di conduzione agricola che non consentivano ingenti investimenti;
- solo in alcune grandi proprietà della pianura padana erano presenti aziende agricole moderne basate sull'integrazione fra cerealicoltura, foraggio e allevamento.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali cause dell'arretratezza economica dell'Italia nel Settecento?
- Perché i tentativi di riforma nei domini dei Borbone fallirono?
- Quali erano le caratteristiche dell'agricoltura italiana nel Settecento?
- Quali furono le conseguenze della mancanza di riforme economiche in Francia sotto i Borbone?
L'arretratezza economica dell'Italia nel Settecento fu causata dalla frantumazione del mercato interno, il potere delle corporazioni, la perdita del controllo dei traffici commerciali con l'Oriente, la decadenza dei centri commerciali, il predominio dell'aristocrazia e la debolezza della borghesia.
I tentativi di riforma nei domini dei Borbone fallirono a causa dell'opposizione dell'aristocrazia e del clero, che erano proprietari di estesi latifondi e detentori di privilegi secolari.
L'agricoltura italiana nel Settecento era caratterizzata da latifondi signorili nel meridione, colture promiscue in piccola proprietà o mezzadria nell'Italia centrale e settentrionale, e alcune aziende agricole moderne nella pianura padana.
La mancanza di riforme economiche in Francia sotto i Borbone portò a un allarmante passivo del bilancio pubblico e contribuì a far precipitare la Francia nella rivoluzione del 1789.