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Concetti Chiave

  • L'assolutismo è un sistema politico in cui il potere è accentrato nelle mani di un unico sovrano, senza limitazioni legali.
  • Luigi XIV di Francia rappresenta l'esempio più noto di uno stato assoluto durante l'età moderna.
  • Gli stati assoluti si avvalgono di un apparato burocratico per gestire funzioni come difesa, fiscalità e giustizia, centralizzate dal sovrano.
  • La teoria dell'origine divina del potere giustifica l'autorità assoluta del sovrano, considerato investito da Dio.
  • Nel 1600, in Europa, nascono chiese nazionali che rispondono ai sovrani invece che al Papa, rafforzando il potere religioso del monarca.

Indice

  1. Definizione di assolutismo
  2. Caratteristiche degli stati assoluti
  3. Teoria dell'origine divina del potere

Definizione di assolutismo

Con il termine assolutismo si intende il modo in cui, dal punto di vista politico, si organizzano gli stati durante l’età moderna. Lo stato francese di Luigi XIV è l’esempio più noto, evidente e consistente di assolutismo.

Con il termine stato intendiamo il modo in cui un territorio più o meno vasto è organizzato dal punto di vista politico e amministrativo.

Caratteristiche degli stati assoluti

Il primo elemento che caratterizza gli stati assoluti (e quindi gli stati moderni) è l’accentramento del potere nelle mani di un’unica persona.

Tale potere viene esercitato mediante una struttura amministrativa e burocratica. Gli stati assoluti si dotano infatti di un proprio apparato burocratico.

La burocrazia è l’insieme dei funzionari pubblici che amministrano e svolgono dei compiti per conto dello stato: la difesa, la fiscalità e la giustizia. Mentre tali compiti durante l’età feudale venivano svolti dai singoli feudatari, adesso sono esercitati dall’apparato burocratico. In un modello assolutistico, il governo del sovrano viene concepito come un potere che non ha limitazioni nel suo esercizio: è cioè un potere autoritario al cui sopra non vi è nessuno. Dunque il sovrano non deve sottostare alla legge, quindi le leggi che governano lo stato valgono per tutti ma non per il sovrano.

Teoria dell'origine divina del potere

Universalmente solo il potere di Dio è assoluto, dunque, per giustificare l’autorità totalitaria del sovrano all’interno degli stati moderni si diffonde la teoria religiosa dell’origine divina del potere già conosciuta durante il medioevo secondo cui il sovrano e l’imperatore sono direttamente investiti del loro potere da DIo.

La teoria dell’origine divina del potere si sviluppa con la nascita delle prime religioni monoteiste e tale concetto viene utilizzato per giustificare il potere assoluto dei sovrani. Così il sovrano diventa sacro e intoccabile perché il suo potere è “grazia di Dio”. I sovrani cercano di accentrare nelle proprie mani anche il potere religioso. È per questo che nel 1600 in Europa, in seguito alla riforma e alla controriforma, nascono le prime chiese nazionali che rispondono non più al Papa, ma esclusivamente al sovrano.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'esempio più noto di assolutismo nell'età moderna?
  2. L'esempio più noto di assolutismo nell'età moderna è lo stato francese di Luigi XIV.

  3. Come si giustifica l'autorità totalitaria del sovrano negli stati moderni?
  4. L'autorità totalitaria del sovrano negli stati moderni si giustifica attraverso la teoria religiosa dell'origine divina del potere, secondo cui il sovrano è investito del suo potere direttamente da Dio.

  5. Qual è il ruolo della burocrazia negli stati assoluti?
  6. Negli stati assoluti, la burocrazia è l'insieme dei funzionari pubblici che amministrano e svolgono compiti per conto dello stato, come la difesa, la fiscalità e la giustizia, centralizzando il potere nelle mani del sovrano.

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