Concetti Chiave
- I deputati degli Stati generali si riuniscono il 5 maggio per affrontare la crisi finanziaria imminente della Francia.
- I rappresentanti della borghesia, insieme a molti curati e nobili, vogliono cambiare il volto del Paese e sperano nell'appoggio del re.
- Il re Luigi, indeciso, non prende una posizione chiara tra riforma e difesa dei vecchi privilegi, attendendo gli eventi.
- I deputati del terzo stato si proclamano assemblea nazionale, dichiarandosi i veri rappresentanti della Nazione.
- Il 9 luglio, l'assemblea nazionale diventa assemblea costituente, con l'obiettivo di redigere una nuova costituzione per la Francia.
L'inizio degli Stati generali
I deputati degli Stati generali si riuniscono per la prima volta in assemblea il 5 maggio. Chiamati per risolvere la questione, gravissima, dell’imminente fallimento dello Stato, i rappresentanti della borghesia sono arrivati a Versailles con un’idea ben scolpita nella testa: « se si vuole salvare la Francia, tutto deve cambiare ». E confidano che il re li aiuti a mutare il volto del loro Paese. Strano a dirsi, non sono soli a pensar questo. I curati, ossia la maggioranza dei rappresentanti del clero, sono del medesimo avviso. Ed anche tra i nobili, parecchi sembrano disposti a schierarsi dalla stessa parte.
Il dilemma del re Luigi
Che può fare il re? Incoraggiare i partigiani della riforma e, abbandonando i nobili alla loro sorte, cattivarsi il favore della borghesia e del popolo; oppure resistere, difendendo tutti i vecchi privilegi e i vecchi abusi? Ma Luigi non è uomo fatto per le grandi risoluzioni: rimane incerto e preferisce attenda- re gli eventi. Questa politica gli costerà cara.
L'ascesa del terzo stato
Il maggio e gran parte del giugno passano senza chesi decida nulla. Ma i deputati del terzo stato si sono accorti di essere i più forti e a poco a poco aumentano le loro pretese. Pretendono d’essere, essi soli, i veri rappresentanti della Nazione e si proclamano assemblea nazionale, senza aspettare che i deputati degli altri due ordini si siano uniti a loro. E quando finalmente questo avviene, sono gli uomini del terzo stato a imporre la loro volontà, trascinando gli altri a rimorchio. Il 9 luglio l’assemblea nazionale prende il nome di assemblea costituente, ossia destinata a preparare una costituzione. Si vuole dunque che termini l’epoca dell’arbitrio e che una legge scritta, detta costituzione, regoli da allora in poi la vita pubblica della Nazione e l’opera del governo. Sempre più perplesso e indeciso, il re lascia fare.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'obiettivo principale dei deputati degli Stati generali riuniti il 5 maggio?
- Qual era il dilemma affrontato dal re Luigi durante gli Stati generali?
- Come si è evoluta la situazione del terzo stato durante l'assemblea degli Stati generali?
I deputati degli Stati generali si sono riuniti con l'obiettivo di risolvere la questione del fallimento imminente dello Stato e di cambiare il volto della Francia, confidando nell'aiuto del re.
Il re Luigi doveva decidere se incoraggiare le riforme e guadagnarsi il favore della borghesia e del popolo, o resistere difendendo i vecchi privilegi e abusi, ma rimase incerto e preferì attendere gli eventi.
Il terzo stato si è reso conto della sua forza e ha aumentato le sue pretese, proclamandosi assemblea nazionale e imponendo la sua volontà, portando alla formazione dell'assemblea costituente per preparare una costituzione.