Concetti Chiave
- Il XVII secolo vide un "ritorno all'ordine" con una stabilizzazione politica e sociale dopo guerre e rivolte.
- Il periodo segnò l'ascesa dell'assolutismo monarchico, con la Francia di Luigi XIV come esempio principale.
- L'assolutismo si diffuse in diversi paesi europei, tra cui Danimarca, Prussia, Russia, Svezia e domini asburgici.
- Nonostante la presenza di monarchie assolute, alcune regioni come la Polonia e le Province Unite mantennero forme di governo differenti.
- Le monarchie assolute non riuscirono a dominare completamente la società a causa di limitazioni amministrative e dei diritti naturali dei sudditi.
Stabilizzazione post-rivolte
Le guerre e le rivolte della prima metà del XVII secolo portarono, paradossalmente, a una generale stabilizzazione, tanto che si può parlare, a partire dal 1660, di un vero e proprio “ritorno all'ordine”. I ceti dominanti finirono con l'essere maggiormente integrati nello Stato; quest'ultimo poteva meglio svolgere la funzione, avendo rafforzato l'apparato burocratico e l'esercito e avendo stabilizzato quei poteri eccezionali che aveva assunto per fronteggiare la guerra e le rivolte.
La società era domata e lo spirito di resistenza al potere cedeva sempre più il passo alle virtù dell'obbedienza e della sottomissione.Ascesa dell'assolutismo monarchico
In Europa si apriva così la fase dell'assolutismo monarchico, un modello di organizzazione statale che avrebbe trovato nella Francia di Luigi XIV la sua più compiuta realizzazione. Il modello assolutistico però si affermò anche in Danimarca, in Prussia, in Russia, in Svezia e nei domini asburgici. In Inghilterra il regime repubblicano aveva praticato i dettami dell'assolutismo molto più di quanto non avesse mai fatto la Corona: qui il ritorno all'ordine fu comunque segnato dalla restaurazione degli Stuart.
L'assolutismo, tuttavia, non giunse mai a esaurire il panorama europeo: in Polonia governava una monarchia elettiva e nelle Province Unite la repubblica era salda.
Limiti dell'assolutismo
Infine non dobbiamo dimenticare che le monarchie assolute non riuscirono mai a dominare la società in modo completo: l'autorità sovrana fu infatti sempre limitata, sotto il profilo pratico, dall'insufficienza degli apparati amministrativi e militari e, sotto il profilo teorico,d alle leggi fondamentali del regno e dai diritti naturali dei sudditi (vita, libertà, proprietà).