Concetti Chiave
- I re erano affiancati da alti funzionari, come consiglieri e ministri, che potevano acquisire potere ma rischiavano sempre la destituzione e la vita.
- La necessità di controllare il territorio portò alla creazione di una burocrazia, offrendo opportunità di carriera e arricchimento ai nobili e borghesi.
- I sovrani cercarono di unificare norme e regolamenti, adottando sistemi monetari e postali nazionali, e regolamenti unici per le corporazioni.
- Il problema centrale delle finanze statali riguardava il finanziamento delle guerre, delle corti e delle infrastrutture, con entrate da miniere, dogane e tasse.
- Spesso le entrate non bastavano e i re ricorrevano a prestiti, che a volte non venivano onorati, causando crisi finanziarie internazionali.
Indice
Amministrazione dello Stato
Il re era affiancato da alti funzionari (consiglieri, segretari, ministri, diplomatici) alcuni dei quali avevano compiti specifici. Talvolta costoro potevano ottenere un grande potere personale, ma correvano sempre il rischio di essere privati della loro carica e talvolta anche delle libertà e della vita, qualora il re non fosse soddisfatto di loro, infatti, li sospettava di tradimento.
La pubblica amministrazione
La necessità di controllare il territorio portò ad uno sviluppo della Pubblica Amministrazione: negli Stati europei nacque una burocrazia, costituita dai diversi dipendenti pubblici, che erano sottoposti agli alti funzionari. Il lavoro alle dipendenze dello Stato offriva possibilità di carriera e di arricchimento per i nobili e i ricchi borghesi, per cui le cariche pubbliche erano molto richieste e spesso venivano vendute dallo Stato.
Unificazione di norme e regolamenti
Per controllare meglio lo Stato i re cercarono anche di unificare norme e regolamenti: i sovrani di Inghilterra, Francia e di diversi Stati tedeschi adottarono un sistema monetario e doganale nazionale, istituirono un unico sistema postale nazionale; in Francia venne anche creato un unico regolamento nazionale per le corporazioni.
Finanze
Un problema centrale per gli Stati era quello delle finanze: occorreva trovare il denaro necessario per le guerre, per la costruzione e la manutenzione delle opere di fortificazione, per il mantenimento della corte e per la paga dei funzionari.
Le entrate statali provenivano dallo sfruttamento delle miniere d’oro e d’argento presenti all’interno dei confini del regno, dalle dogane esistenti alle frontiere, dai possedimenti del re, spesso molto estesi, e dalle tasse. Sovente queste entrate non erano sufficienti e l’imposizione di nuove tasse poteva provocare malcontento e rivolte.
Molto spesso perciò i re ricorrevano a prestiti che non sempre venivano pagati: per esempio tra il 1560 e il 1662 la Spagna sospese o rinviò i pagamenti ben otto volte, provocando più volte il fallimento di una serie di banche e crisi finanziarie internazionali.
Domande da interrogazione
- Quali erano i rischi per gli alti funzionari dello Stato?
- Come si sviluppò la Pubblica Amministrazione negli Stati europei?
- Quali erano le principali fonti di entrate statali e quali problemi finanziari affrontavano i re?
Gli alti funzionari potevano ottenere grande potere personale, ma rischiavano di essere privati della loro carica, libertà e vita se il re non era soddisfatto di loro o li sospettava di tradimento.
La necessità di controllare il territorio portò alla nascita di una burocrazia composta da dipendenti pubblici, che offriva possibilità di carriera e arricchimento per nobili e ricchi borghesi, con cariche pubbliche spesso vendute dallo Stato.
Le entrate provenivano da miniere, dogane, possedimenti del re e tasse, ma spesso non erano sufficienti, portando i re a ricorrere a prestiti che talvolta non venivano pagati, causando fallimenti bancari e crisi finanziarie.