Moretta1990
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Concetti Chiave

  • I portoghesi sfruttavano il commercio degli schiavi africani per le piantagioni di canna da zucchero, nonostante le difficoltà di adattamento degli africani in alcune regioni americane.
  • I rapporti tra i portoghesi e il regno del Mani-Congo furono inizialmente positivi, culminando con il battesimo del re e l'adozione del cristianesimo come parte di una strategia di costruzione statale.
  • L'impero etiope fu salvato dalla pressione ottomana grazie all'intervento militare portoghese, nonostante le continue tensioni con i principati islamici.
  • L'impero Songhai crollò dopo un attacco militare marocchino, motivato da interessi economici come il controllo delle saline di Taghaza e l'oro del Niger.
  • I portoghesi tentarono di instaurare relazioni commerciali con l'Etiopia e Monopotama, ma incontrarono ostacoli significativi, tra cui l'ostilità ambientale e politica.

Indice

  1. Commercio degli schiavi e piantagioni
  2. Relazioni tra portoghesi e congolesi
  3. Esplorazioni portoghesi e Monopotama
  4. Conflitti in Etiopia e Songhai

Commercio degli schiavi e piantagioni

L'oro non era l'unico bene africano che interessava ai portoghesi, importante era il commercio degli schiavi. Questo commercio degli schiavi si venne a inserire in una realtà sociale africana che praticava comunemente la schiavitù data ai prigionieri di guerra come pena. Diversa era la tratta dei mercanti musulmani forza lavoro delle saline sahariane, quella portoghese indirizzata alle piantagioni di canna da zucchero. Comparsa una seconda direzione americana della tratta dei neri: le isole antillane per le piantagioni di canna da zucchero, le regioni minerarie del Messico e del Perù che fu presto interrotto dal fatto che gli africani non riuscivano ad adattarsi al clima degli altopiani. Dopo il 1550 la tratta degli schiavi fu verso il Brasile dove si sviluppò, con più successo, la canna da zucchero.

Relazioni tra portoghesi e congolesi

I portoghesi entrarono in contatto con diversi sovrani della Costa d'oro, e in particolare con il re del Mani-Congo. I rapporti con i congolesi si dimostrarono molto positivi e condussero al battesimo del re, che prese il nome di Giovanni.

Il figlio di questi, battezzatosi col nome di Alfonso e divenuto fervente cristiano

si interessò ai sacerdoti e agli insegnanti portoghesi, che gli servivano per creare una piccola élite colta con la quale avviare la costruzione di una struttura statale: egli riuscì a far prevalere il principio dinastico su quello elettivo. Il sovrano congolese si rese conto dei pericoli che comportava la tratta degli schiavi nelle sue terre e fece di tutto per espellere i mercanti. Solo un suo successore riuscì a cacciare i negrieri.

Esplorazioni portoghesi e Monopotama

I portoghesi dall'Africa facevano provenire dall'Africa: avorio, pelli dei grandi felini ed oro. Il paese produttore di oro era conosciuto con il nome di Monopotama, verso il quale furono dirette numerose spedizioni portoghesi, fallite di fronte l'ostilità dell'ambiente.

Conflitti in Etiopia e Songhai

I portoghesi tentarono di stabilire rapporti con l'impero cristiano d'Etiopia, che tuttavia non si mostrò particolarmente interessato, fin quando cominciò a sentire la pressione dell'impero ottomano. Uno dei principati islamici l'Adal nel 1527 scatenò la guerra santa contro gli infedeli etiopi, affinché si convertissero alla vera fede. Il disfacimento dell'impero etiope fu impedito dall'arrivo dei portoghesi, che inflissero numerose sconfitte ai musulmani. Sia gli etiopi, che i musulmani, indeboliti dalla guerra, non seppero contrastare gli attacchi delle tribù del sud.

Pochi decenni dopo un altro impero africano crollò, quello del Songhai. Dopo aver conquistato le saline di Tagheza, fu attaccato dal Marocco.

Contro i sovrani songhai pagani, il sultano del Marocco preparò una grande spedizione militare. Formalmente si trattava di una guerra santa, ma fra i suoi obiettivi vi erano il sale di Taghaza e l'oro del Niger. L'esercito songhai era numeroso ma primitivo e la guerra portò all'annientamento dell'impero songhai.

I sultani del Marocco non riuscirono a succedere ai re neri nel dominio della regione nigeriana e tornarono al tribalismo; il dissolversi delle reti dei traffici condusse alla definitiva decadenza di Gao e Timbuctu.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano i principali beni africani di interesse per i portoghesi tra il XV e il XVI secolo?
  2. I portoghesi erano interessati principalmente all'oro, al commercio degli schiavi, all'avorio e alle pelli dei grandi felini.

  3. Quali furono le conseguenze del contatto tra i portoghesi e il regno del Mani-Congo?
  4. I rapporti furono positivi, portando al battesimo del re e alla creazione di una piccola élite colta. Tuttavia, il sovrano congolese si rese conto dei pericoli della tratta degli schiavi e cercò di espellere i mercanti.

  5. Come influenzarono i portoghesi l'impero etiope durante il conflitto con l'Adal?
  6. I portoghesi aiutarono l'impero etiope infliggendo numerose sconfitte ai musulmani, impedendo il disfacimento dell'impero etiope.

  7. Quali furono le cause del crollo dell'impero Songhai?
  8. L'impero Songhai crollò a causa di una grande spedizione militare del sultano del Marocco, che mirava al controllo delle saline di Taghaza e dell'oro del Niger, portando all'annientamento dell'impero.

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